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Corso: Il web marketing e i suoi segreti

Martedì 28 aprile, h. 9-13, terrò un corso per Illustrare i meccanismi di comunicazione di Internet, i vantaggi e gli svantaggi del mezzo. In particolare verranno presentati i possibili utilizzi del proprio sito Internet come mezzo promozionale dalle notevoli potenzialità e le trappole in cui non bisogna cadere per essere efficaci nel diffondere il proprio messaggio.

* Promuoversi sul web: siti e motori di ricerca (SEO)
* Mercati e conversazioni: la reputazione online
* Accessibilità: le regole per essere visibili e “a norma”
* E-mail marketing: trucchi e trappole della posta
* Social network: le regole, da Facebook a Flickr

Per informazioni ed iscrizioni: Sapim – Web Markenting ed i suoi segreti

Approvato in consiglio il nuovo regolamento ed il nuovo statuto comunale

Il consiglio oggi ha approvato il nuovo statuto ed il nuovo regolamento comunale. Chi ha seguito la vicenda sa che sono stato fortemente critico sulla decisione di modificarlo a poche settimane dallo scioglimento dell’attuale amministrazione. Ero contrario, inoltre, a diverse modifiche che erano state presentate. Però grazie anche ad un impegno importante, ed a fronte di intere giornate spese in commissione per discutere dei vari punti (alle quali gran parte dei consiglieri ha ritenuto poco importante partecipare), sono state fatte numerose modifiche positive ed il mio voto è stato infine favorevole.

Con questo articolo voglio elencare le conquiste che, anche grazie al nostro lavoro, sono state ottenute:
– L’abbassamento del numero di firme necessarie per presentare un referendum, dalle precedenti 5000 a 3000, favorendo così la reale partecipazione dei cittadini.
– Il mantenimento delle sedute delle commissioni pubbliche, che era stato minacciato dalle prime versioni
– La possibilità per chiunque di riprendere il consiglio e l’impegno da parte dell’amministrazione per pubblicare le riprese video complete di tutte le sedute sul sito del Comune.
– Il mantenimento dei gruppi consiliari composti da un solo consigliere, per garantire la scelta dei cittadini che hanno votato la lista che elegge un solo candidato.
– La presenza dei consiglieri comunali verrà conteggiata attraverso il calcolo del tempo e non dei voti (cosa che avrebbe creato diverse storture, visto che molte giornate di perdono su un solo punto ed i rimanenti vengono votati in pochi minuti
– Il mantenimento della presenza dei rappresentanti della consulta degli stranieri

Aeroporto di Forlì: altri 6 milioni di euro di debiti

Ogni anno il debito dell’aeroporto Ridolfi di Forlì aumenta. In Consiglio verrà portata la richiesta di un ripiano di 6 milioni di euro, ai quali seguiranno 9 milioni che in teoria dovrebbero mettere i privati. In Commissione, oltre a ribadire la mia contrarietà al continuo aumento della spesa, ho chiesto chi metterà quella quota se i privati non decideranno di investire, e non ho ricevuto risposta.

Data l’impossibilità di un guadagno per un aeroporto, i privati potrebbero essere interessati solo in un quadro che li veda protagonisti nella trasformazione urbanistica di tutto il territorio adiacente, ora quasi tutto privo di costruzioni. Vale la pena continuare con questo sfruttamento del territorio, senza pensare alle costruzioni invendute e sfitte che già prendono polvere nella nostra città?

Il business plan prevede nei prossimi anni 40 milioni di investimenti, fino ad arrivare a 100 milioni per i prossimi 40 anni.
Il tutto senza un accordo regionale con gli aeroporti di Bologna e Rimini, che continuano a fare la gara tra loro per rubarsi passeggeri (a danno della collettività, visto che sono tutti pubblici), prevedendo l’esternalizzazione ai privati degli utili e l’assunzione di tutti i debiti da parte del pubblico.

Ogni anno questo debito aumenta, nel 2008 erano 4 milioni, nel 2007 3,5 milioni, nel 2005 un milione.

Al contrario di quanto veniva detto, come denunciavamo anni fa con l’aumentare dei passeggeri aumentano anche i debiti, fino ad arrivare ad una situazione insostenibile per il Comune, rimasto isolato anche rispetto ai comuni limitrofi che beneficiano della struttura senza accollarsene le spese.

Provate a dividere per il numero dei cittadini di Forlì queste spese, e pensare se non sia più conveniente fare altro (investendo magari su qualcosa di più redditizio) o diminuire di queste quote le tariffe comunali.

Ipermercato di Forlì: dibattito in consiglio comunale

Ieri in Consiglio Comunale abbiamo affrontato un lungo dibattito sull’Ipermercato e sulla richiesta di ampliamento, che era stata bloccata con il sequestro a causa degli abusi edilizi .
Nel mio intervento ho fatto presente che la proposta di votare un orientamento su questo argomento era sbagliata nel metodo, oltre che nel merito. A due consigli comunali dal termine del mandato del Sindaco, ho sottolineato che sarebbe stato giusto lasciare alla nuova amministrazione il compito di disegnare la Forlì del futuro, e non mettere un tassello così importante prima delle elezioni.

Ho criticato l’idea dell’abuso degli accordi di programma, che permettono trasformazioni urbanistiche in cambio di opere pubbliche, che però spesso sono necessarie alla realizzazione dell’intervento: si utilizza come compensazione qualcosa che in realtà senza la variante al Piano Regolatore non sarebbe necessario.

Lo stesso avvenne per l’accordo Querzoli-Ferretti, dove tra le opere di compensazione comparivano le rotonde della nuova area industriale ed il collegamento ferroviario, a solo uso e consumo dell’insediamento.

Ho detto che il “contentino” del parcheggio Montegrappa, già previsto nel piano degli investimenti, richiesto come compensazione per il centro storico non sarà d’aiuto al suo rilancio: esistono già diversi parcheggi sottoutilizzati nell’area realizzati da pochi mesi. L’idea che il centro-storico debba e possa competere con gli ipermercati con le stesse armi, a suon di posti auto, prodotti sottocosto e stress è piuttosto antiquata e superata.

L’attuale crisi economica doveva far riflettere sull’opportunità di continuare sulla strada dell’ampliamento della grande distribuzione, che favorisce l’importazione di prodotti a scapito della filiera corta, della giusta misura del commercio.

Ho chiesto inoltre di stralciare dalla proposta di delibera la parte riguardante l’IVO Oliveti, che con l’ipermercato non c’entra nulla e sulla quale potevamo votare a favore di un accordo per la ricostruzione (la struttura attuale è piena di amianto e quindi va bonificata).

Non è stato concesso nemmeno questo.

Statuto Comunale: cambio delle regole ad un minuto dal fischio finale

A meno di un mese dallo scioglimento del Consiglio l’ufficio di presidenza ci chiede una revisione dello Statuto e del Regolamento Comunale.
La proposta portata in commissione dal Presidente e dal Vice, rispettivamente PD e Forza Italia, contiene diversi aspetti controversi, come l’abolizione dei gruppi con un solo consigliere, l’ipotesi di rendere segrete le commissioni, l’eliminazione della quota di membri esperti con pari diritti dei consiglieri eletti dalle commissioni verifiche procedure amministrative e pari opportunità.
In mancanza di tempo per una discussione approfondita i Verdi hanno chiesto un rinvio della discussione a dopo le elezioni, che è stato però rigettato.
Se questo dibattito andrà avanti, quindi, occorrerà eliminare tutte gli aspetti non condivisi unanimemente, e cogliere l’occasione per introdurre novità positive.
Sulla partecipazione dei cittadini, ad esempio, si può fare molto di più.
I referendum comunali oggi si possono indire solo chiedendo la firma del 5% degli aventi diritto al voto, 5 volte maggiore alla percentuale richiesta per i referendum nazionali.
Occorre quindi abbassare questa quota almeno al 3%, per permettere la consultazione dei cittadini sulle questioni più importanti che riguardano la città.
Si possono inoltre fissare nelle regole altri strumenti di partecipazione, che riavvicinino le persone all’attività politica della nostra amministrazione, e rigettare tutte le proposte di riduzione del potere di indirizzo e di controllo degli organi elettivi, che sono uno strumento necessario per il buon governo della città.

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