spesa pubblica

Contro l’ora di religione islamica

La proposta di istituire l’ora di religione islamica nelle scuole non mi trova d’accordo. L’ora di religione non dovrebbe essere un catechismo o una occasione per separare le classi. Così come non dovrebbe esserci quella cattolica, che costringe i non credenti alla scelta di partecipare assieme al resto della classe e dei compagni o non partecipare, affrontando il problema delle possibili discriminazioni.

Sono quindi completamente d’accordo con il mio Sindaco, quando dice “Io abolirei anche quella cattolica, si insegni nelle parrocchie” .

In uno stato Laico la libertà di culto è ovviamente garantita, ma la diffusione delle varie religioni avviene al di fuori della scuola dell’obbligo ed al di fuori della spesa pubblica.

Abbassare la cultura media per guadagnare voti

Perché diminuire i fondi per l’istruzione? Non diciamo ogni maledetto giorno che il nostro vantaggio rispetto ai paesi con la manodopera a basso costo è la qualità e l’innovazione tecnologica?
Non può essere solo una questione di bilancio, altrimenti la riforma sarebbe stata meno drastica e distribuita su più settori della spesa pubblica.
Una possibile risposta la può dare una analisi dell’elettorato suddiviso per titolo di studio.
Ecco, appunto. :-)

PS: purtroppo il sondaggio più recente che ho trovato era precedente alle elezioni, oggi i dati sarebbero ancora più interessanti.

MOZIONE RISPARMIO ENERGETICO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FORLÌ

PREMESSO

* che l’energia è un bene prezioso che non può essere sprecato e la questione energetica è uno dei temi su cui si gioca il futuro del nostro pianeta;
* che la prima fonte di energia è il risparmio energetico, inteso non come rinuncia ma come mantenimento del benessere con minore approvvigionamento da fonti energetiche;
* che il risparmio energetico attiva un sistema virtuoso che, nel rispetto dell’ambiente, produce anche benefici per la diminuzione della spesa pubblica e, assieme allo sfruttamento delle fonti rinnovabili, può già essere una valida alternativa alla costruzione di nuove centrali;
* che un valido strumento per utilizzare meno e meglio risorse e beni consiste negli Acquisti Verdi (Green Public Procurement), recentemente introdotti dall’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena e già adottati anche dal nostro Comune, con il quali si prevede l’introduzione nei bandi pubblici della richiesta di mezzi e tecnologie che favoriscano il risparmio energetico;
* che il 16 Febbraio è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto che impegna anche le amministrazioni locali al rispetto dei vincoli imposti alle emissioni di inquinanti in atmosfera;
* che è da poco stata approvata la Legge Regionale sull’Energia, che agli articoli 4 e 5 prevede gli ambiti di intervento dei Comuni per la riduzione dei consumi energetici;

IMPEGNA LA GIUNTA COMUNALE

* a farsi promotrice, presso le sedi idonee, di iniziative che abbiano lo scopo di incentivare il risparmio energetico all’interno della pubblica amministrazione, nelle aziende locali e nelle abitazioni private, anche sfruttando gli ambiti di intervento previsti dalla Legge Regionale sull’Energia per la riduzione dei consumi energetici;

* a sfruttare l’introduzione e l’uso degli “Acquisti Verdi” per incentivare il risparmio energetico;

* a ridurre sprechi, inefficienze ed usi impropri dell’energia nelle proprie sedi anche attraverso le società private ESCO (Energy Service Company), che realizzano a proprie spese le ristrutturazioni energetiche richiedendo in cambio, per un numero di anni fissato contrattualmente, i risparmi energetici che riescono ad ottenere;

14/03/2005

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