Truffe e scam su Reverb.com

Negli ultimi mesi sono sempre più diffuse i tentativi di truffa su Reverb.com, il sito di vendita di strumenti musicali più diffuso.

In pratica utenti appena registrati, con zero o 1 feedback, mettono in vendita strumenti usati con un 20/30% di sconto rispetto al prezzo medio, concentrandosi soprattutto sugli oggetti che catturano il maggiore interesse.

Poi successivamente all’acquisto ed al pagamento annullano la vendita.

A volte mandano un SMS con un link per un pagamento alternativo, non coperto da rimborso, a volte non lo fanno nemmeno.

A quel punto l’acquirente non può nemmeno lasciare un feedback negativo, ed il truffatore passa alla prossima vittima.

Presumo che lo scopo del tutto sia quello di ottenere qualche pagamento fuori dai canali coperti dal rimborso, oppure raccogliere email e cellulari, o ancora giocare sugli interessi di quei pochi giorni di transazione.

Il consiglio è quello di evitare se possibile utenti privi di feedback, e leggerli nel caso siano meno di 5. Se volete procedere in ogni caso, perché fa gola l’occasione, basta mandare un messaggio preventivo di richiesta informazioni: risponderanno in lingua inglese anche se registrati altrove, o non risponderanno affatto.

Segnalate alla piattaforma tutti questi tentativi di truffa, e speriamo che Reverb cambi politica, rendendo più difficile le registrazioni automatiche di nuovi utenti fake, verificando documenti almeno a campione, e prevedendo feedback negativi anche in caso di annullamento senza ragioni da parte del venditore.

Facebook Papers

Ho deciso di abbonarmi al Post. L’ho fatto principalmente per il podcast “Morning”, ma anche perché voglio sostenere un quotidiano che privilegia l’approfondimento alle bufale che attirano click.

Oggi Morning apre con il problema dei Facebook Papers, documenti interni dell’azienda del noto social network che dimostrano cose che sappiamo già, ma che in questo modo hanno un peso enorme:  dimostrano nero su bianco che “la dirigenza di Facebook abbia spesso messo il profitto e la ricerca dell’engagement (cioè il coinvolgimento degli utenti) davanti alla sicurezza e al benessere degli utenti”.

Dimostrano che l’algoritmo stesso della piattaforma privilegi la diffusione di disinformazione ed incitamento all’odio, e di come dentro a Facebook molti dipendenti e dirigenti ne siano consapevoli: in un rapporto del 2019, un ricercatore scriveva che «ci sono forti prove che le meccaniche fondamentali del prodotto siano una parte importante della ragione per cui questo tipo di discorsi [di disinformazione e incitamento all’odio] prolifera sulla piattaforma».

Oppure sottolineano i disagi psicologici provocati sugli adolescenti da Instagram e che la proprietà non abbia preso nessuna iniziativa per risolvere il problema.

In sostanza Facebook cambia le vite delle persone in peggio, e lo fa per guadagnare di più.

Vi consiglio di approfondire quindi l’articolo, che è fondamentale e molto interessante.

C’è anche un sottotema importante: tutti i principali quotidiani italiani non ne hanno parlato, fatta in parte eccezione per il Corriere. Forse è legato alla enorme quantità di pagine pubblicitarie acquistate da FB in questi giorni?

l’11 Settembre 2001 io ero ad Heathrow

L’#11Settembre2001 ero nell’#aeroporto di #Heathrow, a Londra.

Dovevo rientrare a Milano, in conclusione di una breve vacanza.

Ci trovammo bloccati per ore, senza sapere cosa stesse succedendo.

Ricordo che ci chiedevamo il perché dei continui rinvii delle partenze, ed i televisori interni della struttura erano stati disattivati, per non generare panico.

I cellulari non avevano internet e non erano diffusi, e ricordo ancora come fosse oggi come appresi della notizia. Chiesi ad un vicino cosa stesse accadendo, e lui mi disse con voce abbastanza tranquila: è caduto un aereo negli Stati Uniti, ci sono migliaia di vittime.

La sua tranquillità mi impressionò, lo ricordo ancora oggi.

L’unica fonte di informazioni in quel momento era forse la radio, ed un totem con Internet che restituiva brevi notizie dalla CNN. Fu in quel momento che vidi l’immagine del fumo dalla torre, la prima colpita.

Scoprimmo poi che quel giorno una cellula di Al Qaeda si trovava anche ad Heathrow lo stesso giorno, pronta a imbarcarsi su un aereo con l’intenzione di dirottarlo per poi lanciarlo contro il Parlamento britannico a Westminster. Di questo non se ne è mai parlato molto.

Perdemmo ovviamente ogni coincidenza con il treno per il ritorno, e mio padre venne a prenderci a Milano in auto.

Ricordo come fosse ora il rientro con la radio fissa su programmi che parlavano dell’accaduto.

Era la notte del suo compleanno, il 12 Settembre. Domani infatti avrebbe compiuto 63 anni.

Elezioni al Comune di Bertinoro: Chi votare?

Nel Comune di Bertinoro si terranno le elezioni per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale domenica 3 Ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 Ottobre dalle 7 alle 15.

Per votare si fa una croce sul simbolo che corrisponde al candidato Sindaco prescelto, e si esprimono 2 preferenze scrivendo a mano il cognome dei due candidati di genere diverso per il consiglio comunale.

Se vivete a Bertinoro oppure avete amici ai quali potete dare una indicazione, vi consiglio Gessica Allegni come sindaca, ed i due consiglieri comunali Sara Londrillo e Denis Derni. Serviranno i voti di tutti anche questa volta, per avere il migliore risultato possibile contro la candidata sostenuta da Lega Nord, Forza Italia e seguaci della Meloni. Gessica è una brava persona, ed i due consiglieri che vi ho indicato sono a mio parere la scelta migliore.

Spero vivamente che stravincano e vengano sommersi di preferenze.

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