Fotografia

Lucid Dream II – Johnson Tsang

Johnson Tsang – Museo Internazionale della Ceramica – Faenza

Importare video dalla fotocamera all’iPad o iPhone

Un paio di mesi fa mi sono scontrato con l’assurda complessità dell’operazione di scaricare su iPad un video scattato con la mia fotocamera. Ho impiegato moltissimo tempo e moltissima bile, soprattutto perché non capisco il motivo per il quale Apple non permetta di vedere tutti i file di una chiavetta USB e gestirli come un qualsiasi computer.

Comunque, il percorso più rapido sembra essere composto di 4 passaggi, pubblicati da una anima pia di  LifeHacker:

  1. Comprare un adattatore di carte SD a lightning.  Se lo cercate, qui ne trovate uno non originale Apple.
    Con le foto funziona a meraviglia, ve le mostra e vi permette subito l’importazione, con i video, inspiegabilmente (*) no.
    Probabilmente la procedura funziona anche un adattatore USB – Lightning, ma non ho ancora provato.
  2. Assicuratevi che il file video abbia l’estensione mp4. Se il video non è in questo formato, dovete convertirlo (qui trovate un software gratuito) e rinominarlo. Vi consiglio di usare il codec H.264 e verificare che il vostro modello supporti la qualità che state utilizzando. Per esempio il nuovo iPad permette l’utilizzo di H.264 video fino a 4K, 30 frame al secondo (audio AAC‑LC fino a 160 Kbps, 48kHz),  ma quelli precedenti non arrivano al 4k.
  3. Rinominate il file in modo che abbia esattamente 8 caratteri. Anche questo è inspiegabile, ma se non usate un nome che abbia 8 caratteri più l’estensione mp4 non funziona. Esempio: video001.mp4
  4. Dovete spostare il file nella cartella DCIM della scheda SD. Le fotocamere spesso salvano i video altrove, purtroppo dovrete spostare il file con un dispositivo diverso dall’ipad (o iPhone)
  5. A questo punto, scheda SD nell’adattatore, attaccatelo alla porta lightning (quella del caricabatterie). Potrete vedere nell’elenco il file video ed importarlo tra le foto e video del vostro dispositivo iOS.

Ovviamente, se conoscete un metodo più rapido, fatemelo sapere!

MOSTRA FOTOGRAFICA CARTOLINE DAL SANTARELLI

Questa mia foto è stata selezionata per la

MOSTRA FOTOGRAFICA  CARTOLINE DAL SANTARELLI

Le foto vincitrici del concorso fotografico e 40 scatti selezionati in mostra dal 9 al 19 gennaio 2018 alla Sala XC Pacifici di Forlì

Vi invito a visitarla!

Al concorso avevo presentato anche queste (quella delle palline era la mia preferita):




I ragazzi di Pyongyang – Il Post

Il fotografo cesenate Filippo Venturi ha vinto il concorso Portfolio Italia della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche con il suo progetto Korean Dream. Le foto, scattate in Corea del Nord, hanno dovuto subire il controllo e la censura governative, ma sono comunque eccezionali soprattutto se si pensa che chi le ha verificate le ritiene scene normali di vita quotidiana.

Ad esempio il fotografo che ha seguito Venturi per controllarlo, le recite di bambini con missili militari come sfondo, o i tristissimi palazzoni tutti identici di Pyongyang.

In Korean Dream il fotografo Filippo Venturi ha raccolto le immagini scattate durante una visita in Corea del Nord, uno dei posti più chiusi al mondo (in particolare per i giornalisti): mostrano soprattutto i ragazzi di Pyongyang e gli ambienti istituzionali in cui vengono formati. Il progetto ha vinto il concorso Portfolio Italia organizzato dalla FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche) e fino al 4 febbraio sarà in mostra al CIFA di Bibbiena, in provincia di Arezzo.

Fonte: I ragazzi di Pyongyang – Il Post

Fotografie istantanee

Dopo la morte della fotografia analogica in favore del digitale, da qualche tempo sta tornando la moda delle fotografie instantanee.
Una volta c’erano le Polaroid, oggi le pellicole più diffuse sono le Fuji Instax.
La cosa interessante di questo tipo di fotografia è il processo che porta allo scatto.
Al contrario del rullino, che comunque prevedeva lo sviluppo presso un laboratorio, le fotografie instantanee hanno un due pregi immediatamente percebili.
Le foto compaiono immediatamente e costano molto.
La cosa strana è che a mio parere il costo elevato dei singoli scatti è un pregio, perché obbliga ad un cambiamento di mentalità. Siccome non è gratis, ma richiede uno sforzo economico, ecco che l’atto del fotografare diventa un momento prezioso.
La conseguenza è che si faranno fotografie solo di momenti selezionati: particolarmente belli, da ricordare, da conservare.
Il fatto che poi il risultato sia qualitativamente inferiore alle fotografie digitali non è importante, e per alcuni è un altro spunto creativo.

Pensateci bene: per cosa fotografiamo?
Oggi fotografiamo tutto, mescolando futile ad altro futile.

Il risultato è che non andiamo più a rivedere le nostre foto, non le stampiamo più, non ripercorriamo quasi mai il percorso inverso che dallo scatto ci fa recuperare ricordi.

Invece dovremmo, almeno a volte, fotografare per fissare i ricordi più importanti, tenerceli stretti e poterli ritrovare tra 10 o 20 anni.

Quindi, alla fine, viva la Polaroid!

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