Accanirsi sulle decisioni altrui
Però allo stesso tempo, altre cause maggiori di rischio di mortalità vengono completamente ignorate.
Prendiamo i dati del Ministero della Salute: 15-20% del totale delle morti in Italia sono attribuibili al fumo, il 10% all’obesità, il 5% all’inattività fisica.
Se si volesse davvero tutelare la vita umana si farebbe una crociata contro il fumo, ad esempio.
Ma una crociata contro i fumatori, che sono circa un 21% della popolazione italiana, sarebbe una brutta campagna pubblicitaria e rischierebbe di danneggiare anche molti credenti (quelli un po’ meno coerenti, se vogliamo, perché non rispettano la Bibbia – Corinzi 6:19).
Molto meglio sfruttare quello 0.0052 % di rischio per la salute che deriva dalla RSU486 rispetto alle percentuali di rischio di chi fuma, beve, guida troppo velocemente, mangia troppo o fa sport estremi.
Diciamoci la verità, quelle percentuali sono un po’ troppo sostanziose per prestarsi alla caccia alle streghe, ad additare il peccatore, ad isolare chi non si allinea.
PS: Sia chiaro, l’aborto è sempre una tragedia personale, ma va trattato, e non sfruttato, al pari di tutte le altre.
Giuliano Ferrara alle invasioni barbariche
Daria Bignardi intervista Giuliano Ferrara nella sua trasmissione. Vi consiglio di guardarla, gliele ha suonate veramente :)
Pillola del Giorno dopo: Denunciare i medici che si oppongono
Su
Metilparaben: Denunciateli viene spiegato perché sia contro la normativa vigente opporsi alla prescrizione della pillola del giorno dopo con il pretesto dell’obiezione di coscienza. La pillola del giorno dopo non è un presidio abortivo, e la legge 194/78 prevede la possibilità dell’obiezione di coscienza esclusivamente nel caso di interruzione di gravidanza.
Quindi è possibile denunciare il medico che si rifiuta di fare il suo dovere, e l’autore dell’articolo spiega come.