Bioviva: Giochi in scatola ecologici
Alcuni dei grandi vantaggi dei giochi da tavolo sono il legame che crea tra i giocatori, il diversivo rispetto ai videogiochi ed alla TV, la bellezza di trovarsi con gli amici o con la famiglia, la capacità di far funzionare il cervello.
A queste cose questi giochi uniscono qualcosa in più: sono prodotti riducendo al massimo l’impatto di CO2, utilizzando materiali naturali, certificati, riciclati e riciclabili, con particolare attenzione ai diritti dei lavoratori che li fabbricano ed ai (di solito piccoli) giocatori che li useranno.
Rispetto alla media degli altri giochi, per produrre questi:
- E’ stata emessa 1/12 di CO2
- E’ stata consumata 1/9 di acqua
- E’ stata ridotto di una volta e mezzo l’utilizzo di energia
- Sono state emesse 1 decimo delle sostanze volatili nell’aria.
- Sono state rispettate le raccomandazioni internazionali sul lavoro
Se volete fare un regalo attento all’ambiente, questo Natale, fateci un pensiero.
Se proseguite nella lettura dell’articolo trovate una breve recensione dei prodotti Bioviva che vendiamo sul sito hobbygiochi.com e questo week-end in fiera a Ravenna.
I giocatori dovranno dare prova di destrezza e velocità salvando più specie possibili, posizionando le figure di legno sulla passerella, prima che la trottola smetta di girare! Da 6 anni.
Cambiare Rotta
Dalla promessa di 1 milione di posti di lavoro alla riduzione di 300’000 lavoratori statali, senza nemmeno passare dal via.
Pellegrino Artusi
A differenza di altre volte, mi hanno chiesto il permesso, che ho concesso gratuitamente ed immediatamente.
Così si fa.
Link: lavinium.com
Appunti di Diritto del Lavoro
Condivido qui degli appunti / mappe mentali fatti con il software xMind sul diritto del lavoro. Con XMind si possono consultare, stampare come mappe o esportare in HTML o PDF.
La strada sbagliata
Oggi abbiamo 2 strade.
La prima è quella di tagliare costi e diritti fino a diventare lavoratori cinesi per competere con i lavoratori cinesi sul fronte dei diritti e dei costi.
La seconda è quella di capire che qualcosina, in questi ultimi 20 anni, abbiamo sbagliato.
E’ più difficile, ma in fondo si tratta di capire che non possiamo fare a meno del mare e possiamo fare a meno del petrolio nell’acqua, che non possiamo fare a meno dell’acqua e che possiamo fare a meno delle bottiglie di plastica, che possiamo fare a meno delle tette rifatte ma non possiamo fare a meno di curare le persone malate.
Purtroppo stiamo percorrendo la prima, felici e contenti.