Month: Ottobre 2003

Spegnete la luce, vogliamo vedere il cielo

Domani, 25 Ottobre è la giornata contro l’inquinamento luminoso. Come riportato su un lancio ANSA, orientare meglio l’illuminazione esterna fa risparmiare anche dei soldini.

In base ai primi dati sull’applicazione di alcuni provvedimenti nelle amministrazioni locali, la riduzione dei costi dei consumi energetici per l’illuminazione pubblica e’ arrivata al 56% e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso fino al 70%, con un incremento della sicurezza sulle strade, ottenuto con una illuminazione razionale.

Il progetto scuola-online ha fatto i primi passi

Oggi è il giorno delle buone notizie. Il progetto di stesura di un libro di testo libero per le scuole superiori (il primo, si spera, di un’intera collezione che copra tutte le materie) è iniziato ed il primo capitolo è disponibile.
Ecco l’email che è stata spedita a tutti gli interessati.

All’indirizzo http://scuolaonline.supereva.it pubblichiamo, in formato pdf, il capitolo del manuale di Letteratura Italiana relativo al Dolce stil novo. Si tratta del primo traguardo tagliato dal progetto Scuola OnLine. Un traguardo intermedio, niente più, se vogliamo, di una prima tappa. Ma una tappa che dimostra alcune cose importanti.

Punto primo: si può fare. Non stiamo lavorando su un’utopia, ma su un’idea bella e possibile. Quello che potete leggere e stampare è il frutto della collaborazione di tre colleghi dello stesso istituto, che hanno lavorato al manuale nel tempo lasciato libero dalle lezioni e dagli impegni personali. Fino a questo momento, cioè, abbiamo sfruttato solo una minima parte delle risorse disponibili, senza utilizzare l’apporto di nessuna delle 300 e più persone con cui siamo
in contatto. Queste 300 persone, a loro volta, rappresentano solo una parte minima dei potenziali collaboratori di Scuola OnLine. Dobbiamo quindi lavorare per far conoscere ancora di più il progetto e per raccogliere disponibilità e idee utili ad arricchirlo e potenziarlo.

Punto secondo: si può fare meglio. Ai colleghi di Italiano disposti a collaborare chiediamo fin d’ora (come primo passo) di esaminare con cura il capitolo, di esprimere un loro giudizio sulla qualità scientifica e sull’utilizzabilità didattica del nostro lavoro, di sperimentarlo (se vogliono) nella pratica scolastica, di segnalare errori e manchevolezze, di suggerire idee e integrazioni.

Punto terzo: si farà meglio se ci si organizza. Da qui in poi il progetto deve smettere, gradualmente, di essere patrimonio esclusivo dei suoi primi autori. Il piano dell’opera finora pubblicato è a disposizione dei colleghi che vogliano proporre loro analisi di singoli testi. Da parte nostra, per passare a questa seconda fase del lavoro, distribuiremo nelle prossime settimane una griglia operativa e delle norme di editing, strumenti indispensabili per impostare un lavoro serio, ordinato e rigoroso. Pensiamo all’analisi dei testi come a un terreno sul quale ci si possa confrontare, anche con proposte alternative di lettura. Per il momento, preghiamo i colleghi di segnalarci i testi su cui intendono lavorare. I materiali spediti saranno esaminati dalla redazione, che si riserva di inserirli organicamente nel progetto o di inserirli in una apposita area del sito (la “biblioteca on-line”). La redazione non pubblicherà materiali che giudicherà scientificamente o didatticamente inadeguati.
Il materiale attualmente pubblicato in formato pdf potrà essere utilizzato liberamente, discusso e criticato, ma non potrà essere modificato. Come si sarà notato, non sono ancora stati pubblicati i file in formato rtf. Stiamo infatti lavorando all’organizzazione di quella che immaginiamo come la terza fase del nostro lavoro: ai colleghi sarà data la possibilità di intervenire sui testi, con un’apposita licenza, che si proponga l’obiettivo di garantire, al tempo stesso, una stesura collaborativa e una elevata affidabilità scientifica. Anche di questo vi daremo notizia nei prossimi aggiornamenti di Scuola OnLine.

Punto quarto: si deve fare. Se i settimanali Avvenimenti, Sette – Corriere della Sera, Donna – Repubblica hanno parlato di noi, se siti web importanti come Clarence e Punto-Informatico si sono occupati dell’iniziativa, se Radio 24, Il Cammello di RadioDue e il Tg3 nazionale son venuti a vedere cosa bolle in pentola, vuol dire che abbiamo individuato un problema sentito e, forse, anche qualche soluzione. Abbiamo intanto scoperto che i libri in formato digitale,
oltre a salvare portafogli delle famiglie e schiene dei ragazzi, potrebbero aiutare moltissimo (per esempio) gli studenti dislessici o ipovedenti. Non lo sapevamo, non ci avremmo mai pensato da soli e lo abbiamo scoperto, semplicemente, ascoltando chi ne sapeva più di noi:
ascoltando, cioè, le tante persone che ci hanno scritto e fornito stimoli ed idee per migliorare il nostro progetto.

A poco più di un mese dall’inizio delle lezioni non ci sembra poco. C’è parecchio da fare, parecchio da studiare, parecchio da imparare: perciò noi torniamo al lavoro sulle pagine di Libro Aperto. Ma, ne siamo convinti, d’ora in poi non saremo gli unici a lavorare. E il manuale di italiano non rimarrà a lungo il nostro unico progetto.

Grazie a tutti

La redazione di Scuola OnLine

P.S. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno scritto, in queste settimane, per offrirci la loro esperienza e la loro collaborazione.
A moltissimi non siamo riusciti a rispondere: non per mancanza di interesse o di attenzione ma, semplicemente, per mancanza di tempo.
Questo messaggio è stato spedito a 324 indirizzi e gestire tanti contatti è gravoso per un piccolo gruppo basato, come il nostro, sul volontariato. Cercheremo nelle prossime settimane di dedicare più tempo a irrobustire la nostra rete di contatti. Vi preghiamo solo di avere un po’ di pazienza

Finalmente una nuova tv?

Forse in prospettiva abbiamo davvero una informazione diversa. Finalmente una bella notizia, da Sat-Net:

Su Sky, nuovi programmi Jimmy e Planet con Fo e Luttazzi

Curiosa, libera, creativa, intelligente, inquieta e stimolante: complice la vastità di scelta a disposizione con la piattaforma satellitare, sognare un’altra tv oggi è possibile. E’ quanto pensano i creativi di Planet e Jimmy, due canali prodotti da MultiThematiques per Sky, che hanno presentato i nuovi palinsesti sostanzialmente all’insegna dello spirito libero e di un patto di qualità con lo spettatore.

Dentro Planet troverà accoglienza Atlantide tv, un progetto di Jacopo Fo fatto di documentari scomodi, inchieste, teatro (in esclusiva il nuovo ‘Mistero Buffo’ dei genitori Dario Fo e Franca Rame) e tg controcorrente. Jimmy invece al suo interno ospiterà un altro progetto ambizioso, quello di Nessuno, una tv che coltiva il sogno di cambiare il mondo con le idee cominciando perlomeno dal mezzo televisivo.

Giusto Toni, direttore generale di multiThematiques Italia, ha spiegato la linea editoriale dei due canali, fatta di esplorazioni in tutto quello che la tv generalista non può trasmettere. “Puntiamo a prodotti esclusivi, selezionati anche in altri paesi facendo opera di scouting sul meglio nel mondo, evitiamo pubblicità invasiva, in un’ottica di programmazione senza padroni né schemi preconcetti”.

Ecco così dentro Planet trovare documentari di qualità e inchieste di approfondimento, opere spesso vincitrici dei più ambiti premi internazionali come ‘Killer’s dont’t cry’ ambientato nelle carceri sudafricane. E’ il giovedì in prime time nel programma ‘Horizon’ ad offrire allo spettatore di Planet il meglio di reportage e inchieste. Ogni serata è caratterizzata: lunedì con Schi-tech per scoprire i progressi tecnologici; martedì i viaggi di Explora; mercoledì, suoni e visioni sulle espressioni artistiche; venerdì le sfide dello sport; sabato storia e domenica le star di Hollywood raccontate ironicamente dal programma Usa The Actors Studio. Tra le novità musicali ‘Jazz Profiles’, storie, memorie, incontri e contaminazioni sulla musica jazz e una serata con Joe Jackson.

Planet ospita Atlantide tv, “che nasce – ha detto Jacopo Fo – dal forte desiderio dello spettatore di cambiare canale”. Il progetto parla di pace, amore, rispetto, celebrazione della vita. C’é ‘Il mondo visto a testa in giu”, ossia dalla parte scomoda, degli indios, dei newglobal, di Padre Benjamin che racconta i proiettili all’uranio usati nella prima guerra del golfo. Teatro, con i contributi oltre che di Fo-Rame anche di Paolo Rossi, Lella Costa, Stefano Benni, Mario Pirovano. E poi, sublime, l’alba in differita: ogni giorno la visione estatica dell’alba…per chi si è alzato tardi.

Jimmy punta dritto alla fiction seriale d’autore e di culto con produzioni inglese come Coupling, una specie di Friends piccante e soprattutto il fenomeno The Office, una serie sullo spietato e cinico mondo aziendale tra rivalità di colleghi e violenze psicologiche con un alto tasso di humor. Ci sono anche la serie integrale di Mr Bean, la quinta stagione del cult Sex and the city e il Luttazzi di fine anno. Anche in Jimmy trovano spazio musica, documentari, intrattenimento.

Con cinque ore al giorno da fine gennaio comincia Nessuno, “destinata – ha detto l’a.d. Bruno Pellegrini – ad un pubblico trasversale, insoddisfatto del sistema tv, di programmi vecchi e tutti uguali e in cui ormai non si vede più rappresentato”. Nessuno punta all’azionariato dello spettatore, “che entrerà così nella gestione editoriale finalmente libera da editori miliardari”. A Roma si sta cercando un luogo, una casa aperta, dove a telecamere accese si ritrovi il pubblico a parlare di cultura, politica, attualità. Una tv insomma che elimini almeno un passaggio tra chi la fa e chi la guarda.

Non c’é un pò di utopia? “Noi crediamo che l’idea sia realizzabile. Del resto credere di cambiare anche un pò le cose non ci sembra un brutto sogno”, risponde Pellegrini che alle produzioni tv conta di affiancare nel progetto Nessuno internet, radio, stampa, home video e telefonia mobile in una sorta di alleanza tra chi condivide il progetto aperto a tutti ma mai di nessuno.

Ansa

REPORT: “NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’- Il caso Ilaria Alpi”

Gentile telespettatore La informiamo che domani sera 21 ottobre andrà in onda su Raitre alle ore 21.00 l’ultima puntata di Report della stagione,
dal titolo:
“NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’- Il caso Ilaria Alpi”
DI SABRINA GIANNINI
www.report.rai.it

A quasi dieci anni dalla morte della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin avvenute in Somalia durante la missione ONU “Restore Hope”, ricostruiamo la tormentata vicenda giudiziaria che, ad oggi, non ha ancora accertato chi furono i mandanti del duplice omicidio. Una ricostruzione che parte dal ritardo con il quale sono state attivate le indagini, la sconcertante dissipazione di indizi (e la mancata persecuzione dei responsabili di tale dissipazione), la quasi inesistente ricerca di collaborazione degli apparati dello Stato (SISMI, SISDE, Governo), tre perizie contrastanti e una riesumazione tardiva del cadavere
di Ilaria. Niente è stato fatto (per volontà o sciatteria) da chi avrebbe dovuto attivarsi subito per trovare il movente, inoltre l’inchiesta svela veri e propri occultamenti operati dai servizi segreti (sia militari che il SISDE) relativi a piste di indagine che gli inquirenti avrebbero potuto seguire per l’accertamento della verità.
E’ risaputo, inoltre, che in Somalia tutti conoscono i nomi dei killer e (come ha dichiarato l’ex Ambasciatore in Somalia Mario Scialoja) li conosce il signore della guerra Ali Madhi (l’omicidio avvenne nella parte di Mogadisico che lui controlla), eppure il governo italiano non ha mai fatto pressioni su Ali Madhi, pur avendo un tradizionale legame diplomatico con il tormentato paese africano. Secondo l’avvocato di Giorgio e Luciana Alpi, gli inquirenti dovrebbero accertare che l’omicidio di Ilaria Alpi non sia stato proprio un omicidio “di Stato”. Infatti Ilaria Alpi stava da mesi indagando su un presuntotraffico di armi e rifiuti tossici (soprattutto scorie nucleari) tra Italia e Somalia. Un traffico di interesse strategico per una nazione che ha bisogno di terreno per insabbiare rifiuti e l’altra (perennemente in guerra civile) che vuole essere pagata soprattutto con armi. Ilaria Alpi aveva lasciato molte tracce in questa direzione, ma non sono
mai state seguite. Se non da uno dei tre magistrati che ha preso in mano l’inchiesta: Giuseppe Pititto, il quale, nel ’97, con una motivazione pretestuosa, è stato esonerato dall’incarico.

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