Month: Maggio 2004

Giulietto Chiesa e Riondino a Forlimpopoli

Barcobaleno in collaborazione con Emegency e Amnesty International organizzano per MERCOLEDI 2 GIUGNO 2004 ore 21,15
nella Sala del Consiglio Comunale Forlimpopoli l’incontro:

Per la pace preventiva contro la “guerra infinita”

Dialogo con Giulietto Chiesa (giornalista e saggista, autore di “Bandiere di pace” e “La guerra infinita”) e David Riondino ( attore )

Art. 11 della Costituzione della Repubblica italiana
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”

Aperitivi, concerti e feste, tutto tranne politica

In questi giorni c’è un gran proliferare di feste, aperitivi, concerti per pubblicizzare candidature politiche.
Se da un lato tutte queste attività rivitalizzano una Forlì insolitamente movimentata, dall’altro credo si debbano valutare attentamente le conseguenze di questo nuovo modo di cercare di pubblicizzare i propri candidati per le elezioni.

Sinceramente spero che poche persone decidano di votare un candidato perché in passato ha organizzato una festa, e soprattutto valutino l’onestà che sta dietro ad una persona che nasconde il vero fine per il quale sta organizzando aperitivi.
Ho visto incontri con persone che non sapevano nemmeno di partecipare ad un aperitivo politico, PR strumentalizzati a megafoni elettorali senza esserne a conoscenza.
Va bene fare festa, ed ancora meglio incontrarsi, ma quando una persona partecipa ad un evento che ha un certo fine, credo debba esserne messa a conoscenza. Sarà lei a decidere se partecipare all’incontro con il candidato, oppure no.

In questo modo si trasforma la positiva abitudine di incontrare le persone che chiedono il nostro voto, in qualcosa da tenere nascosto e da tirare fuori dal cappello all’ultimo momento, all’insaputa degli spettatori.

Tutti questi sforzi di apparire, nei quotidiani e nelle piazze, anche magari con mezzi ben lontani dall’originale scopo di dire quello che pensano (come ad esempio un “vaffanculo” su un voltantino, per attirare l’attenzione), non credo aiutino i politici a riconquistare la fiducia delle persone: una fiducia persa negli anni, e che mai come ora appare più lontana.

Aggiornato il sito dei Verdi di Forlì e Cesena

Il sito dei Verdi di Forlì e Cesena è stato aggiornato. Oltre agli annunci dei prossimi eventi, è stato inserita la relazione programmatica per il mandato che parte dal 2004, il programma del candidato sindaco Nadia Masini (condiviso dalla coalizione di centro-sinistra) ed una presentazione di tutti i candidati per le elezioni comunali di Forlì (ricordo, ancora una volta, le date: 12 e 13 Giugno 2004).

Netstrike?

Su segnalazione di Senzanome, ho appreso la notizia di un nuovo netstrike contro Urbani, il 31 Maggio., organizzato da Mascia dei Girotondi.

Netstrike (Girotondo telematico) contro il sito del Ministro Urbani (www.beniculturali.it)
IL 31 MAGGIO, SE NON VERRA’ MODIFICATO IL DECRETO URBANI

Il sito rimandato dall’annuncio, Bobi2001, subito dopo la notizia del netstrike riporta:

La mia scelta di partecipare
di Gianfranco Mascia
Riusciremo nel nostro impegno solamente se lavoreremo insieme, come in passato, cittadini con cittadini, fianco a fianco

La mia scelta di partecipare a queste elezioni europee come candidato nella lista Società civile-Di Pietro-Occhetto è una logica conseguenza del mio impegno, in questi ultimi anni, all’interno dei movimenti che hanno sollecitato la nostra classe politica al cambiamento.
Dai Girotondi… [continua]

Questo mi porta a diverse considerazioni. La prima è che come metodo di protesta non sia adeguato. Molti lo paragonano ad una manifestazione di piazza, mentre io credo che non lo sia. Una manifestazione di piazza, quando ben riuscita, mostra a tutti che un sacco di persone hanno deciso che il tema trattato valeva la pena di un giorno di sciopero, di scendere in strada, di camminare con altre persone con lo stesso intento. Un netstrike potrebbe essere simile, ma molto meno impegnativo (e quindi di meno valore) se fosse composto da tante persone, ognuno che visita la pagina che si vuole oscurare solo con la forza del proprio browser grafico (alla Mozilla o Explorer, per intenderci).
Invece è facile constatare che in queste occasioni i “manifestanti” sono pochi ed utilizzano degli script per contattare più volte i siti, automaticamente, velocemente, e senza dover perdere del tempo per fare le stesse cose a mano.

Con una semplice console di comandi bash sotto linux (ma si può fare la stessa cosa anche su Windows), tramite un insieme di programmi gratis, liberi ed assolutamente legali, si può partecipare ad un netstrike con la forza di un carrarmato, lasciare il pc acceso mentre lavora e stendersi sul divano a dormire:

#!/bin/bash
while /bin/true
do
curl “http://www.microsoft.com” > /dev/null
done

Quello che è importante capire, però, è che il valore della protesta non risiede nei disagi che essa crea, ma nella quantità di tempo che i cittadini dimostrano di voler dedicare alla causa, segno che il tema è importante e che non dimenticheranno eventuali abusi.

Altra faccenda che secondo me merita attenzione è questo “attivismo pubblicitario”, che viene condotto per cercare di sensibilizzare su alcuni temi al solo scopo di rimandare i “sensibilizzati” su pagine pubblicitarie di candidature europee. Alcune persone sono sempre state attive, anche prima di questo mese, mentre altre si sono improvvisamente trovate interessate solo in questi ultimi tempi. Ai cittadini elettori il compito di scovare per scoprire chi finge interesse: molto probabilmente il 14 Giugno questo attivismo scemerà, e noi ci troveremo ancora nelle solite beghe.

Non credo che parteciperò a questo netstrike, e se lo farò in futuro l’iniziativa dovrà rispettare alcune premesse:
– i risultati non dovranno essere vittoria di un gruppo isolato di persone che possano vantarsi della mobilitazione, ma di tutta la rete
– venga condotto senza l’uso di tecniche per non fare fatica e colpire più duro (cioè ognuno faccia la sua parte, senza script).

Forse la battaglia migliore è proprio l’astensione dall’acquisto dei materiali che si stanno cercando di proteggere, dai film ai cd musicali. Anche un 5% di calo in questo caso potrebbe far tornare indietro i legislatori…

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