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Sicuramente c’è da fare qualcosa e in fretta… ma penso che usare come campanello d’allarme le temperature di questi giorni sia solo fare del “terrorismo”!
Il fatto che le temperature medie rispetto agli anni scorsi siano incrementate in questo periodo di parecchi gradi è dovuto sicuramente per una quota parte ai cambiamenti climatici provocati dall’uomo, ma tale quota è senza dubbio minima rispetto all’importanza che può avere una qualche condizioni meteorologica temporanea…
Se l’uomo fosse in grado di portare innalzamenti di questo tipo da un anno all’altro, fra cinque o sei anni dovremmo iniziare a pensare di girare con le tute in amianto dei vigili del fuoco.
Hai ragione, ma pensare che questi fenomeni siano indipendenti dall’innalzamento medio delle temperature è altrettanto stupido.
Per le politiche di contrasto del cambiamento del clima serve osservare la temperatura media, rispetto alla quale cambiamenti di anche un solo grado portano conseguenze pesanti.
Non penso assolutamente che questi fenomeni siano indipendenti dall’innalzamento medio dovuto all’opera dell’uomo.
Penso che possa capitare però una stagione mediamente più calda del solito semplicemente per caso, come è successo già in passato.
Se l’uomo ha contribuito, diciamo, per 1°C, la natura ha contribuito, con i suoi eventi casuali, per i restanti gradi (2°C nei confronti delle minime, 7°C nei confronti delle massime).
A meno delle quantità esatte, che non conosco, penso che questo sarebbe il ragionamento qualitativo giusto da fare, anzichè dire che per questo maggio così caldo dobbiamo preoccuparci.
Una fonte autorevole per queste tematiche è l’IPCC:
http://www.ipcc.ch/index.html
I vari documenti di “Climate change 2007” dimostra il surriscaldamento è reale e dipende per il 90% dalle attività umane,
a questo link c’e’ un riassunto in italiano del “climate change”.
Dicono che l’effetto serra “si puo’ contrastare” senza costi esorbitanti, ma saranno cruciali i prossimi 20-30 anni e le emissioni dei gas responsabili devono cominciare a calare gia’ dal 2015. Quindi direi di muoversi a Dicembre 2014 (i primi del mese però).
Tutti gli studi di questo tipo, che calcolano impatti ambientali e le diminuzioni conseguenti di gas serra da immettere nell’ambiente, non mi informano mai se, in tali studi, è implicito che le popolazioni più povere di Africa, Asia e Sud America restino al loro livello di sottosviluppo oppure no. Ciao.
Quando parliamo di surriscaldamento, parliamo di un aumento di quanti gradi?
Mi auguro non certo di 8 gradi com’è in questi giorni…
L’IPCC propone diversi scenari, a seconda delle emissioni da qui al 2050, si va da un minimo di 1 a un massimo di 6 per lo scenario più pessimista (rispetto all’era preindustriale tra l’altro).
Secondo me qualunque numero lascia il tempo che trova e può essere sottoposto a qualunque critica.
Quello che è sicuro è che il 1900 è stato il secolo più caldo rispetto ai secoli precedenti, gli ultimi 10 anni del 1900 sono stati i più caldi del secolo (fonte: tutti i TG nazionali degli ultimi 15 anni, magari con servizi fatti a livello di curiosità, a 5 minuti dalla fine e dopo i servizi di gossip nazionale).
Non è più un problema credere o no al global warming o al global dimming (il pianeta è pure meno luminoso), il problema è fare un discorso sul livello di dipendenza (addiction) verso il nostro modo di vivere e le nostre abitudini, quale metadone potrà esserci utile per una transizione meno traumatica ad un modo (radicalmente) diverso di vivere?
Ovviamente io in primis sbaglio tutto ci mancherebbe :-)
Appunto, hai confermato che non ha senso considerare le temperature di due giorni fa (sopra la media di diversi gradi) per mettere paura alla gente.
Anche perchè allora in base alla temperatura di oggi starei molto tranquillo… :)
Diciamo che Alessandro ha fatto un post frettoloso, che porge il fianco alle tue critiche e che ci ha fatto “discutere” pur avendo tutti le stesse idee in merito, tu stesso dici nel primo commento “Sicuramente c’è da fare qualcosa e in fretta”.
Per quanto riguarda quell’entità chiamata gente, siamo abbastanza informati riguardo alla questione, tanto che se anni fa dicevamo “maddai…non ti preoccupare” ora diciamo “macché….i nostri figli sono messi male”.
Bisogna guardare alle temperature medie, non ho mai detto il contrario.
Il problema politico è che non si vuole ammettere la necessità di fare qualcosa, e quando lo si fa la responsabilità del cambiamento spetta agli altri.
Non è questione di paura o meno, i dati ci sono. Ho colto l’occasione della giornata oltremodo torrida, non unica in questo periodo, per riprenderlo.
Allo stesso modo va preso l’articolo successivo a questo, dell’aumento del 40% dei tumori presentato nell’inchiesta dell’Espresso.
Immagino nessuno qui si sia spaventato dall’articolo, anche perché immagino sempre che le persone che leggono qui non siano a livello zero su questi temi.
A dire la verità la gente non si spaventa di nulla, nemmeno dei grandi allarmi, per una sorta di rifiuto che abbiamo come strumento di difesa.