Barchetta
Foto di una barchetta sul fiume, fatta a Poggio alla Lastra il giorno di Ferragosto con una splendida Olympus E-pl2, lente 45mm f1.8
Facebook ci rende più felici?
Uno studio sul tema pare evidenziare che l’uso di Facebook riduca la nostra felicità.
A difesa degli alberi di Forlì
Stavano per ripetere l’operazione in corso Diaz, ma le proteste dei Verdi, dei cittadini, dei negozianti ed il lavoro della Forestale hanno per fortuna bloccato tutto.
Incredibilmente il WWF locale è stato favorevole all’abbattimento, nonostante anni fa con Claudo Malmesi avesse raccolto firme a difesa delle stesse alberature insieme ai Verdi. Rimpiango Claudio, che è stato il mio esperto in Commissione nei miei anni di consigliere comunale.
Vi allego dei Link per capire meglio cosa è successo:
- ANCHE CON BALZANI PER LE ALBERATURE STRADALI A FORLI’ SOLO TAGLI A RASO E GENERALIZZATI
- BALZANI, BULBI, MASINI, RUSTICALI : DI FRONTE AGLI ALBERI LO STESSO ATTEGGIAMENTO , TAGLIARE SENZA PIETA’
- ANCHE IL SAN DOMENICO ERA UN RUDERE DA ABBATTERE COL TEATRO SACRIPANTI NON UN MONUMENTO DA RESTAURARE
- L’ASSESSORE BELLINI DEVE ANDARSENE: E’ STATO RETICENTE E HA MENTITO AI CITTADINI .
Sulla pagina Facebook dei Verdi di Forlì ci sono molte foto e molti interventi.
Che novità ci sono da Fukushima?
Le news da Fukushima, a due anni dallo Tsunami che ha causato il disastro nucleare peggiore da Černobyl’, sono pessime.
Speriamo solo che serva di lezione, a ricordo di quali danni può causare il nucleare quando accade l’imprevedibile.
Fonte: Il Post
Libero non significa gratis
In realtà più che un pregio, il fatto che uno degli uomini che ha più cambiato il nostro modo di fruire la cultura su internet sia meno ricco di un venditore di automobili è certamente un difetto.
Un difetto nella visione dei collaboratori che offrono il loro tempo gratuitamente, che probabilmente vedrebbero malvolentieri la ricchezza del loro numero uno. Ed un difetto nel sistema della fruizione dei contenuti immateriali, beni comuni che non per forza devono essere gratuiti. Ma c’è ovviamente differenza tra chi offre un’ora del suo tempo e chi spende la propria vita, investendo inizialmente tutto su una idea che poteva ovviamente rivelarsi sbagliata.
Se il sistema funzionasse perfettamente, Wales dovrebbe essere prima di tutto più felice di qualsiasi altro big dell’Internet odierna. Spero davvero che lo sia, perché il suo esempio si spera venga seguito da decine di altri big futuri.
Se la persona che vende i nostri dati è più ricca e più famosa di quella che ci insegna la storia, c’è un problema da sistemare.
Non mi pare che la pubblicità su Wikipedia, se messa con certi criteri, possa danneggiare il progetto. Se serve a pagare i costi almeno dell’hardware e della connettività necessari a portare sapere in tutto il Mondo, non ci vedo nulla di male. Anzi, le donazioni potrebbero essere indirizzate alla creazione di nuovi contenuti, come ad esempio libri di testo open per le scuole, opere più corpose rilasciate con licenza d’uso di widipedia e modificabili online come l’enciclopedia, ed altro ancora.
In fondo molti dei contenuti di Wikipedia contemporanei sono più o meno spinti dall’interesse ad essere presenti sulla piattaforma, che se vogliamo è un atteggiamento ancora più rischioso del finanziamento pubblicitario al progetto.