Mobilità

Sistemi di mobilità e sostenibilità: esperienze a confronto

CONVEGNO Giovedì’ 29 NOVEMBRE 2007 – ore 10 Palazzina AVIS sede Circoscrizione 1 via G. della Torre n 7 (centro storico) – Forlì
II centro studi regionale WWF Forlì, grazie al contributo della Fondazione Carisp Forlì e della ditta Micro-vett, sta sperimentando un sistema di car sharing gratuito a servizio del centro storico basato su veicoli elettrici. Il fine è di proporre ai cittadini ed agli enti pubblici un modello di mobilità sostenibile che sia basato su veicoli a basso impatto ambientale e su sistemi di mobilità pubblica e privata in grado di riqualificare, in particolare, le aree urbane di particolare pregio come i centri storici. Per fare un primo bilancio dell’iniziativa in funzione da un anno e per confrontare diverse opinioni ed esperienze sulla mobilità sostenibile, sono stati invitati Amministratori del territorio provinciale e Tecnici degli Enti competenti sulla Pianificazione del Traffico e Tutela dell’Ambiente.

Programma:
=> Saluto di Oredano Ravaglioli, Presidente della Circoscrizione 1 del Comune di Forlì
=> Introduzione a cura di Claudio Malmesi, Responsabile Centro Studi WWF E.R. Energia Clima
=> Sistemi innovativi in sperimentazione, a cura di Nicola Contrisciani, Resp. Laboratorio Regionale Energia ERG-ENEA
=> Ruolo dei vettori energetici innovativi nella mobilità sostenibile, a cura di Luca Buzzoni Mobility Manager Regione Emilia Romagna
=> Trasporto Pubblico in sede propria (filovie e corsie preferenziali), a cura di Laila Errani, Responsabile Commerciale ATR;
=> Testimonianze dei partecipanti alla sperimentazione del Car Sharing elettico di Forlì
=> Prospettive dei sistemi a propulsione elettrica e finanziamenti dedicati all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, a cura di Micro Vett
=> Tavola rotonda fra Amministratori del territorio ed Esperti intervenuti

Scarica il volantino dell’iniziativa:
Sistemi di mobilità e sostenibilità: esperienze a confronto

Comunicato stampa a favore della mobilità sostenibile

Il dibattito di questi giorni sul piano del traffico ha coinvolto solo la parte della cittadinanza che è contraria alla sua applicazione. Sono invece numerose le associazioni, le forze politiche e le persone che ritengono un grave errore fare un passo indietro su quanto è stato raggiunto finora.

Diciamo no con forza alla gratuità della sosta, soprattutto se vuole passare attraverso una finta sperimentazione, che ha il solo obiettivo di aumentare le auto senza aumentare l’interesse per il nostro centro storico, che è il vero motore delle persone.

Chiediamo quindi al Sindaco ed alla Giunta di non procedere su questa scelta, ed attivare invece altri strumenti a favore della mobilità sostenibile. Siamo disponibili ad un incontro propositivo, per individuare altre modalità per il rilancio del nostro Centro Storico.

Nel frattempo annunciamo una prossima iniziativa pubblica contro lo smog, Sabato 1 Dicembre, che coinvolga tutti i cittadini preoccupati per la tutela della salute, aperta all’adesione di tutti coloro che vorranno condividere questa posizione.

Nota bene: chi condivide questa posizione aderisca alla piattaforma commentando questo articolo!

Nel frattempo annunciamo una prossima iniziativa pubblica contro lo smog, Sabato 1 Dicembre, che coinvolga tutti i cittadini preoccupati per la tutela della salute.

Firmato
WWF, FIAB, Meetup Amici Di Beppe Grillo, Il Passatore.it, Coordinatore Comitato di Quartiere Pieve Acquedotto, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani, Verdi, Comitato Roma XX Ottobre 2007
Oredano Ravaglioli (Presidente Circoscrizione 1), Donatello Caroli (Vice Presidente Circoscrizione 1), G.Luigi Potenza, Marco Mindia, Davide Boschini, Leonardo Bacchi, Annalisa Balzoni, Anna Ciona (consiglieri circoscrizione 1), Edgardo Forlai (Italia Nostra), Luca Laghi (Ricercatore Chimica Organica Università di Bologna), Simone Agostini (www.erbamate.net), Romeo Giunchi (inGASati, www.romeogiunchi.net), Lamberto Tedaldi

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Tutelare la salute con provvedimenti rigorosi è necessario

Tornare indietro sul piano del traffico, incentivando l’ingresso delle auto, sarebbe un attentato alla salute. La stima degli anni scorsi di 30 morti l’anno causata dalle polveri sottili quest’anno sarà da rivedere al rialzo, purtroppo, visti i dati della provincia dal 1° Gennaio 2007.
Nonostante il limite di legge che impone al massimo 35 superamenti delle soglie in un anno, oggi a Forlì siamo già a 51.

Non si può pensare, evidentemente, che una volta superato il numero concesso dalla legge non sia più necessario intervenire: ogni peggioramento comporta un aumento delle conseguenze per la salute.

Così, mentre l’assessorato all’ambiente della Provincia del partito democratico Luciana Garbuglia propone di estendere a tutti i comuni a più alto rischio ambientale per le polveri sottili i provvedimenti già in vigore a Forlì e a Cesena, compresi i blocchi del traffico e gli altri provvedimenti di limitazione della circolazione privata, a Forlì si continua a proporre di
regalare la sosta e stendere tappeti rossi per chi sfrutta il mezzo più inquinante di tutti.

L’organizzazione mondiale della sanità dice che ogni aumento di 10 micro grammi al metro cubo di pm10 provoca un aumento della mortalità del 10%, del 29% di bronchiti, ed una diminuzione della funzione polmonare soprattutto nei bambini.

Le legittime preoccupazioni dei commercianti possono trovare risposte anche attraverso
forme alternative e più sostenibili di mobilità, eventi che richiamino gente e non necessariamente automobili, fondi per il miglioramento dell’arredo urbano ed incentivi per gli investimenti nelle attività private.

La salute, invece, non può essere tutelata se non con provvedimenti rigorosi e di prevenzione primaria agendo sulle cause dei rischi.

Sulle Bici contromano – Una considerazione e due sondaggi

Il tema delle biciclette contromano è di estremo interesse sia per l’attualità del dibattito aperto con forza dal quotidiano La Voce di Romagna, sia per la valenza strategica e virtuosa della ciclabilità nelle politiche di mobilità sostenibile che, infine, per il perseguimento del primario obiettivo della sicurezza stradale e prevenzione dell’incidentalità.

Nelle città più moderne e ben organizzate la mobilità “dolce” (biciclette e pedoni) è privilegiata rispetto alle altre modalità di spostamento individuale (auto, “motorini”, ecc..) nonchè agevolata da interventi infrastrutturali che, oltretutto, richiedono risorse modeste: pochi costi e grandi risultati per la collettività di riferimento.

Mobilità dolce e traffico lento.

Un vero e proprio programma di azioni, investimenti, interventi nel tessuto urbano che già di per sé producono riqualificazione delle vie e degli spazi stradali oggi prevalentemente destinati a fungere da immensi garage a cielo aperto.

Particolarmente idonee le città medio-piccole (o medio-grandi?) come Forlì che, per le sue dimensioni, ci offre una formidabile occasione di successo con le politiche di mobilità sostenibile.

Ma Forlì è in Italia e il nostro Paese, in questo settore, è lontanissimo dall’Europa, purtroppo.

Il nostro Codice della Strada (pur “nuovo”) e, in particolare, il Regolamento applicativo sono molto rigidi sul divieto di circolazione delle biciclette contromanto (le biciclette sono considerate “veicoli” a tutti gli effetti) mentre in Germania – ad esempio – si prevedono diverse soluzioni: pannello integrativo “escluso biciclette” sui cartelli di senso unico e di divieto di accesso; strade a senso unico “improprie” in cui le biciclette contromano dispongono di una corsia protetta o addirittura separata; strade riservate alle bici in cui è ammessa la circolazione delle auto in un solo senso di marcia..

Anni luce di distanza che, fortunatamente, alcune città (anche nella nostra Regione) stanno cominciando a recuperare affrontando il problema con un approccio e una visione “europee” nonostante gli ostacoli da superare siano molti e non solo di carattere normativo.

“E’ una sfida non facile da vincere, che richiede politiche complesse e strategie di uso dello spazio urbano tutt’altro che scontate” per dirlo con le efficaci parole di Maria Rosa Vittadini, docente di Tecniche di analisi urbane e territoriali presso la Facoltà di Architettura di Venezia.

“Ne fanno parte la percorribilità pedonale mediante una rete capillare di itinerari di elevata qualità, magari alberati, la continuità e la sicurezza dei percorsi ciclabili e la loro connessione diretta con i poli attrattori delle scena urbana, gli interventi di moderazione del traffico in grado di favorire la convivenza di pedoni, biciclette e automobili, la connessione pedonale ai servizi e alle reti del trasporto pubblico.
Le reti per il traffico lento e la valorizzazione del ruolo del trasporto pubblico sono aspetti diversi di una medesima politica la qualità dello spazio urbano che nelle città di piccola e media dimensione possono trovare un ambito di applicazione particolarmente efficace e ricco”.

Forlì può ben raccogliere questa “sfida” e vincerla se il dibattito sulla mobilità cittadina si sposta dal “non fare” al FARE.

Continuiamo da C.so Garibaldi? Cominciamo a discutere per trasformare lo spazio ora dedicato alla sosta in spazio recuperato agli spostamenti sicuri dei cittadini in bicicletta? Vediamo se può diventare una strada riservata alle biciclette in cui è ammessa la circolazione delle auto in un solo senso di marcia??

Mettiamo sul tavolo del confronto altre proposte…

Forlì, 13 ottobre ’07 Sandra Morelli

Ed ora a voi la parola, cosa ne pensate?
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Approvati i piani particolareggiati sul traffico

Finalmente l’ottima notizia:
La Giunta di oggi ha approvato il progetto esecutivo sul piano del traffico così come presentato in Commissione Consiliare Martedì dall’Assessore alla Mobilità sostenibile Morelli, con il voto contrario dell’assessore Buffadini del PRI motivato dal non accoglimento dei suoi emendamenti. La Giunta ha inoltre deciso di aprire un tavolo tecnico per supportare l’attuazione di questi piani e valutare sotto l’aspetto tecnico eventuali proposte operative.

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