privacy

La bolla 2.0

Sulla puntata di Report di Domenica si è parlato tanto, e questo è già da solo un bene: troppa gente utilizza servizi web senza conoscerne i regolamenti, i limiti ed i pericoli per la propria privacy. Nel mio piccolo parlo da anni del problema della proprietà dei contenuti inseriti in siti di proprietà di terzi, quasi sempre con sedi in altri continenti.

Ma oggi voglio soffermarmi sul presunto valore che viene oggi attribuito a certi portali web 2.0. Le cifre citate da Report parlano di decine di miliardi di dollari, come se fossero noccioline.

E’ indiscutibile che ci siano servizi che possano rendere più di quello che rendono oggi, ma queste cifre ricordano tanto quello che è successo qualche anno fa, quando scoppiò la bolla della new economy. Allora bastava che una company si facesse bella col web per ingigantire l’appetito degli investitori, con sperperi miliardari e speculazioni basate sul nulla, sotto.
In questi casi gli investimenti guardano al lungo termine, ma spesso i progetti web hanno una vita brevissima e non raggiungono quasi mai ricavi che giustifichino le valutazioni.

Non passerà molto tempo prima che scoppi anche la bolla del 2.0. Si spera a piccoli colpi, come è successo con MySpace: da servizio sociale del futuro è diventato, meritatamente, una carcassa del passato in poco tempo, calando a picco.

Ma il Facebook di oggi è molto più grande, in tutti i sensi, del MySpace di ieri. E quando cascano i giganti…

Privacy

L’interessante visione della privacy per il nostro Premier: pubblicare le intercettazioni è male, ma pubblicare le bolle di acquisto di una cucina dell’ex collega di partito proprio mentre questo si sta allontanando (non prima, ovviamente) è bene.

Aggiornata l’applicazione Facebook di Animali Senza Casa

Facebook sta per modificare pesantemente (di nuovo) l’interfaccia dei profili, eliminando i box laterali. L’applicazione di Animali Senza Casa usava questi box per pubblicizzare annunci di adozione casuali (filtrati secondo le preferenze dell’utente).

Abbiamo quindi dovuto riscrivere tutta l’applicazione, cambiando modalità di condivisione degli annunci: ora 1 volta al mese verrà inserito un messaggio in bacheca, visibile agli amici, che pubblicizza 1 annuncio.

Un altro importante cambiamento è che questi annunci ora si vedono con un click dentro facebook, e solo la richiesta di informazioni per l’adozione riporta al sito www.animalisenzacasa.org.

La cosa importante è che tutti quelli che vogliono aggiornare o installare ex novo l’applicazione devono cliccare su questo link: http://apps.facebook.com/animalisenzacasa/ per aggiornare i permessi dell’applicazione.

Per quanto riguarda la privacy, non viene richiesta nè ovviamente memorizzata nessuna informazione privata dell’utente, ma solo il permesso di inserire anche offline 1 annuncio al mese.

Vi preghiamo di dirlo anche agli amici, perché è utile: dalla sua apertura Animali Senza Casa ha fatto adottare quasi 1500 animali ( 1181 cani e 305 gatti per la precisione), ma altri 645 cercano in questo momento un nuovo padrone…

Il rischio per la salute dei body scanner

In questi giorni non si fa altro che parlare della proposta di sostituire i metal detector degli aeroporti con i body scanner, dei dispositivi che sbirciano sotto i vestiti alla ricerca di materiale nascosto e potenzialmente pericoloso. Si è detto tanto sulla privacy, che tutto ad un tratto è meno importante della sicurezza e poco importa, evidentemente, che le stesse voci pochi mesi fa hanno affermato l’esatto contrario sulle intercettazioni telefoniche.

Poco è stato detto, invece, sui potenziali rischi per la salute di queste macchine, e quel poco è quantomeno approssimativo. Dopo aver sentito ad un tg nazionale che sarebbero 10’000 volte meno impattanti di un cellulare, ho chiesto a Gianni, un esperto, nei commenti ad un altro thread.

Le conclusioni sono abbastanza importanti ed ho deciso di farne un articolo, che vi prego di divulgare.

Dal sito di un produttore di body scanner (http://www.xscann.com/xscann_safety.htm) scopro che una scansione sottopone ad una dose pari a 0,0053 mSv (lasciamo perdere che è un dato inverosimilmente basso, teniamocelo…)
ho cercato un po’ di statistica su quante persone viaggiano in aereo tutti i giorni nel mondo. trovato dato pari a 1,5-2 milioni in stati uniti e 4,5 milioni nel mondo. le fonti non sono autorevolissime, ma stiamo sull’idea di un ordine di grandezza di 1 milione di passeggeri al giorno, ipotizzando che i body scanner diventino una prassi mondiale.
Ricordando che il rischio di incidenza patogena letale da esposizione a raggi x è di 5/100.000 per ogni mSv, abbiamo:
0,0053 x 5/100.000 x 1.000.000 = 0,265 morti/giorno (nella vita per patologia radioindotta dalla singola scansione), ovvero (facendo l’inverso) circa un morto ogni quattro giorni, ovvero 97 morti l’anno (di più nei bisestili).

Questo è il conto che va fatto e questo è il dato che va confrontato con la mortalità dovuta a eventi terroristici.

Teniamo conto che:
1. l’ipotesi che tutti i passeggeri del mondo vadano sotto body scanner è descrittiva delle intenzioni, mi auguro non dei fatti
2. quando si parla di morti, si intende numero di persone di cui non si garantisce la sopravvivenza, ovvero il dato è cautelativo, come SI FA sempre in radioprotezione (ex legge)
3. ciò di cui non si parla mai quando si dice che danno pochissima dose è che la si darà a tantissima gente
4. la dose che assorbira un ciccione, uno smilzo, un vecchio, un bimbo o una donna incinta (e quindi il feto) sono mooolto diverse e impossibile da rappresentarsi con quello squallido 0,0053.. ah, per inciso, le radiazioni sono ovviamente impietose nei confronti di bimbi e feti.
per capirsi e per dare autorevolezza a quanto appena scritto, in pratica a questo serve il mio lavoro.

Questo, tra le altre cose, smentisce la dichiarazione che confrontava con i cellulari: se fosse vera, con 3 telefonate al cellulare saremmo tutti temporaneamente sterili.

Considerazione personale: se anche prendessimo per buoni i dati dell’azienda produttrice, cosa ovviamente tutta da verificare, avremmo una incidenza di mortalità di un centinaio di persone l’anno.

Quindi la proposta dei body scanner non vale nemmeno col pretesto della tanto millantata maggiore sicurezza, dal momento che per pareggiare i conti i terroristi dovrebbero far esplodere almeno un aereo tutti gli anni.

Per non parlare, poi, delle patologie meno gravi delle quali non abbiamo nemmeno tentato un rapido calcolo.

Qualsiasi tentativo di diminui…

Qualsiasi tentativo di diminuire spam ed aumentare privacy su Facebook è o impossibile o scomodo o lento.

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