Month: Aprile 2005

33 Ettari di Terreno tutelato diventano zona industriale?

Ieri sera, nel consiglio di Circoscrizione n° 4, si è discusso dell’accordo di programma del Comune con le due ditte Querzoli-Ferretti. Questo accordo di programma è in variante al piano regolatore, quindi permette il cambio di destinazione d’uso dell’area in questione, ben 33 ettari di terreno agricolo del Ronco, tra il fiume, la via Emilia e la ferrovia.
Un accordo di programma per il quale è stato indagato per abuso d’ufficio l’ing Talamonti, ex assessore e neo presidente di Hera FC e sul quale i Verdi di Forlì avevano già diramato un comunicato stampa, poco prima della notizia di queste indagini, per attirare l’attenzione dei cittadini su un intervento dall’enorme impatto sul territorio.
Nel frattempo è stata effettuata la procedura di screening ambientale, che afferma che quei terreni, ora indicati come “area di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale e storico culturale“, sono la “naturale espansione dell’attuale zona industriale di Villa Selva …. non interferisce con vincoli di natura ambientale, paesaggistica, storico-architettonica, ostativi alla realizzazione dell’intervento“. Il voto in Consiglio di Circoscrizione si è concluso con 8 favorevoli, 6 contrari (tra i quali anche il presidente Pardolesi), 3 astenuti.

E’ chiaro, come dicevamo già nel precedente comunicato, che le aziende locali devono essere sostenute, ma non crediamo che sia questo il modo. Se alla fine del 2003 il Piano regolatore appena redatto indica la zona come area di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale, non si capisce come all’inizio del 2005 si possa dire che in quella zona non esistono vincoli di natura ambientale e paesaggistica.
Da questo progetto non si riesce ad evincere che l’obiettivo delle due aziende sia unicamente quello di espandersi (avrebbero scelto altre zone del forlivese), ma l’unica cosa che è chiara è l’intento di lucrare sul cambio di destinazione d’uso, che porta ad un guadagno dei proprietari di circa 35-40 miliardi di vecchie lire.

Poco importa, quindi, che il progetto finale abbia dei vincoli di natura ambientale (realizzazione di parte del parco fluviale, cogenerazione, fotovoltaico, etc), perché rimangono un bel contentino rilasciato per compensare tutto il resto dell’operazione.

A questo dobbiamo aggiungere che lo screening è stato fatto in maniera isolata da quello degli altri grossi progetti di quella zona, come la realizzazione della Via Emilia Bis e della Tangenziale Est, per accelerare i tempi e per non mostrare le interferenze di natura ambientale di questi grossi impatti. Si è valutato, infatti, l’impatto di ognuno di essi indipendentemente dagli altri, senza una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Complessiva e senza tenere in considerazione che la realizzazione di uno avverrà a fianco di quella dell’altro. Anche questo è, ovviamente, molto grave.

Lo strumento dell’accordo di programma serve a tutelare l’interesse pubblico di un progetto: in questo caso l’interesse pubblico viene mascherato sotto l’aspetto di un ipotetico aumento dell’occupazione, cosa peraltro fattibile in altre zone di Forlì. Ricordiamoci, inoltre, che la stessa operazione fu fatta a favore della Bartoletti, cosa che non ne ha impedito il fallimento e non ha salvaguardato nemmeno i dipendenti che già lavoravano per l’azienda.

Può essere di interesse pubblico il guadagno di un “unico” privato sullo sfruttamento del territorio? Si può correlare questo “regalo” con una redistribuzione di quei guadagni su una parte della popolazione forlivese?
Io credo proprio di no.

Compleanno di Emergency

Il 6 Maggio 2005 alle ore 20.30 Emergency di Forlì organizza una Cena Solidale, dal costo di 15€, parte del quale verrà devoluto all’associazione.
Il ristorante è “Le Caminate” a Rocca delle Caminate, per info e prenotazioni potete chiamare il 3355869825.

Il mio commento su Fassino a Forlì per il 25 Aprile

Questa mattina ero presente alle celebrazioni del Comune per la giornata della liberazione, ed ho ascoltato con attenzione il comizio dell’Onorevole Fassino. Credo che la scelta di fare intervenire un segretario di partito in una giornata importante come questa, ed in particolare alle celebrazioni organizzate dal Comune e dalla Provincia di Forlì-Cesena sia sbagliata. Il ruolo della politica deve rimanere distinto da quello delle istituzioni, ed un comizio congressuale come quello di oggi non dovrebbe trovare spazio in una giornata che celebra la libertà come valore universale.
E’ chiaro che la liberazione è una festa dai fortissimi tratti politici, ma è altrettanto chiaro che questa festa non sia proprietà di un unico partito della coalizione di centro-sinistra.
Venendo ai contenuti del discorso, invece, non mi è piaciuta la dichiarazione della necessità di un revisionismo costituzionale, argomento assai pericoloso in assenza di un consenso molto ampio e di una informazione ed attenzione adeguata da parte di tutti i cittadini. La dichiarazione della necessità di porre fine ai conflitti armati ed il richiamo all’articolo 11 della costituzione che afferma il ripudio alla guerra sono parole private dai fatti di parte del loro valore, vista la non determinazione con la quale i DS hanno affrontato il discorso dell’intervento in Iraq e la partecipazione alla guerra anche per mano del precedente governo nazionale.
Bene invece i vari richiami all’importanza dell’Europa, del lavoro come principio fondamentale sul quale si fonda la nostra nazione, al tentativo di revisionismo storico che vuole equiparare chi ha lottato per la libertà con chi era al fianco di un dittatore, pur nel rispetto e nella pietà per ogni caduto.

Peccato, avrei voluto che questo discorso venisse fatto in una occasione diversa, slegata dal contesto istituzionale, perché in questo modo è stato inevitabile un assottigliamento dello spessore politico dell’intervento. Allo stesso tempo si è fatto un uso strumentale di un evento che oggi, forse ancora più di ieri, dovrebbe vederci tutti partecipi, in maniera indipendente dai partiti che rappresentiamo.

Ciclo di incronti promossi da ARPA

La Sezione provinciale Arpa di Forlì-Cesena, in collaborazione con la Provincia di Forlì-Cesena, l’Azienda USL di Forlì e il Centro educazione ambientale “la Còcla” promuove una serie di incontri rivolti alle associazioni ambientali, alle istituzioni pubbliche e private, a tutta la cittadinanza, sulle tematiche ambientali di maggiore attualità.

Gli incontri si terranno presso la sala del centro CEA la Còcla in via Fausto Anderlini, 59 (Forlì) alle ore 20,30.

Segue il programma degli incontri.

Mercoledì 27 aprile 2005
Aerobiologico – Spore, pollini e allergie
– La previsione dei pollini allergenici sulla salute
– Il monitoraggio erobiologico
– Le allergie respiratorie

Mercoledì 25 maggio 2005
Animali in città: nemici – amici
– Animali sinantropi (colonie feline, piccioni,ecc): nemici o amici?
– Zanzara tigre: amica della città nemica dei cittadini

Mercoledì 15 giugno 2005
Tutela ambientale e allevamenti zootecnici
– Gli spandimenti agronomici
– Gestione corretta degli allevamenti e misure preventive contro le mosche

Mercoledì 28 settembre 2005
Controllo degli alimenti
– La tutela della salute dei consumatori
– Rischio chimico e microbiologico
– Attività di vigilanza nell’ambito della produzione biologica
– presentazione del “progetto di laboratorio” sui contolli alimentari della classe 5^ indirizzo tecnico Liceo scientifico “F. Paulucci di Calboli” di Forlì

Mercoledì 26 ottobre 2005
CEM – Campi elettromagnetici
– Le ispezioni, i controlli e le autorizzazioni in campo
– Le reti di monitoraggio
– Evidenze di effetti sulla salute da inquinamento elettromagnetico

Mercoledì 23 novembre 2005
Inquinamento atmosferico – Polveri sottili
– Inquinamento atmosferico
– Le reti di monitoraggio
– L’evidenza degli effetti sulla salute provocati dall’inquinamento atmosferico.
(Sesto Potere)

Bettin a Forlì per presentare il suo romanzo

Oggi sabato 23 aprile 2005 – ore 16,30 al Diagonal Loft Club – viale Salinatore 101 – Forlì GIANFRANCO BETTIN legge e presenta “La nebulosa del boomerang”

Tre destini in fuga si incontrano in una notte freddissima: Mila, una prostituta polacca, Giorgia una tassista, Walter un giovane funzionario dello stato. “La nebulosa del boomerang”, il posto più freddo dell’universo, è anche un noir civile che chiede di pensare all’inquito orizzonte dell’Europa di oggi.
Gianfranco Bettin, tra i fondatori dei Verdi italiani, è narratore e saggista. Ha scritto “Sarajevo Maybe”, “Nemmeno il destino”, da cui è stato tratto il premiatissimo film di Daniele Gaglianone, e il recente “La nebulosa del boomerang” (Feltrinelli 2004).

L’iniziativa è promossa da Associazione Cultura Progetto
con patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Forlì
info: tel 0543.35256
info@culturaprogetto.it
www.culturaprogetto.it

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