Java, il mio linguaggio di programmazione preferito, è ora anche il più utilizzato su SourceForge.net, il noto portale che ospita migliaia di progetti open source e non.
Ha superato, da poco, il C++ per numero di progetti ospitati, ed è certamente la scelta più adatta in diversi ambiti.
Se più applicazioni fossero scritte in java, non avremmo problemi nel cambiare sistema operativo: per il C/C++ servono i sorgenti, purtroppo non sempre disponibili. Per questo motivo spero che la sua diffusione cresca con ancora maggior vigore rispetto ad oggi.
Aiuterebbero, certamente, la disponibilità di una Java Virtual Machine e di un compilatore completo liberi (su questo siamo vicini, ormai).
2 commenti su “Java è il linguaggio di programmazione più usato”
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Immagino che tu lo abbia già letto ma ti rimando ad un articolo di Richard Stallman, intitolato “the java trap”, all’ indirizzo http://www.gnu.org/philosophy/java-trap.html . Forse siamo vicini ad un java libero, ma a me ancora non sembra. Nel frattempo, uso python…
Io parlo di applicativi d’ufficio, quelli che sono caricari in memoria 8 ore al giorno. Quelli che sono perlopiù scritti in Visual Basic oppure in C.
Quelli che sono scritti ad hoc per un cliente o una classe di utenti specifica, e che impediscono alla PA ed alle imprese di utilizzare Linux anche sui desktop.
Python non è la stessa cosa: non ha la stessa diffusione, le stesse librerie, gli stessi tool di sviluppo. Certo è un ottimo linguaggio, ma questo non basta.
Java libero è una necessità: la possibilità anche solo di compilare i programmi java darebbe la spinta necessaria per renderlo ancora più competitivo, anche dal punto di vista delle prestazioni. Ad ogni modo per la classe di programmi che dico io (certamente non kernel o programmi del sistema operativo), questo già non è un problema.
Per questo tipo di cose serve velocità di sviluppo, stabilità, portabilità, scalabilità ed usabilità delle interfacce, cosa che java ha già da tempo, a differenza di molti dei suoi concorrenti.