Year: 2005

Piattaforma LAV per i medici sul REACH

La Lega Anti Vivisezione ha preparato un documento che sta cercando di far firmare al numero maggiore di medici possibile.

Si tratta della proposta di direttiva europea sul REACH, che ha lo scopo di testare migliaia di sostanze chimiche già presenti sul mercato, introdotte prima delle norme che attualmente regolano la produzione e la diffusione di nuovi prodotti chimici.

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Piattaforma LAV per il REACH per i medici

Dal testo:

La valutazione di potenziali effetti dannosi delle sostanze chimiche sulla salute umana e sull’ambiente costituisce oggi una priorità assolutamente condivisibile. Nel 2006 l’Unione Europea emanerà una nuova Regolamentazione per la Registrazione, Valutazione, Autorizzazione delle Sostanze Chimiche, da cui l’acronimo REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals) per armonizzare e migliorare la legislazione europea sul controllo delle sostanze chimiche.
Attualmente la legislazione in Italia e in Europa non è adeguata a proteggere efficacemente la salute del Pianeta: la Direttiva 67/548 CEE emendata dalla Direttiva 79/831/CEE, ha richiesto controlli solo per le sostanze immesse in commercio dopo il 1981, anno di introduzione della norma. Sono rimaste quindi escluse quelle sostanze chimiche immesse sul mercato prima del 1981 che fanno già parte dei nostri consumi da oltre venti anni e delle quali sono noti in parte gli effetti sulla salute umana, ma per le quali non è mai stata prevista una verifica.

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Interrogazione parlamentare sul Carcere di Forlì del 28.09.05

Il 28 settembre 2005 è stata depositata la seguente interrogazione al Ministro della Giustizia riguardante il carcere di Forlì, depositata da Sauro Turroni.

Segue il testo dell’atto:

Per sapere, premesso che
nel corso delle visite periodicamente condotte alla casa circondariale di Forlì per valutarne lo stato di efficienza l’interrogante aveva già constato di persona le condizioni critiche in cui versano i detenuti, ma mai come in quella più recente di agosto si era trovato di fronte una situazione di così forte affollamento con la presenza di 199 detenuti in una casa circondariale che ne potrebbe contenere 135 ed eccezionalmente tollerarne 165 ;

dei 199 detenuti, ben 101 sono stranieri, 47 dei quali sono in attesa di giudizio , ed è la prima volta che il numero degli stranieri ospitati nel carcere di Forlì supera quello degli italiani;

per i problemi di sovraffollamento 12 detenuti comuni sono stai inseriti nello stesso reparto dei 25 giovani sottoposti a custodia attenuata e a programmi di recupero col risultato che le celle devono essere aperte alternativamente per le due diverse categorie di reclusi per ovvi motivi di compatibilità, ostacolando e rendondo estremamente difficili le attività di reinserimento;

l’estate è il periodo più critico per la portata della struttura e i disagi maggiori si registrano nella sezione femminile;

le donne detenute sono 31 ammassate in locali che potrebbero ospitarne 18 e sistemate in 6 per ogni cella con letti a castello che comportano la riduzione degli spazi vitali, di quelli dei servizi igienici e della possibilità di rimanere in piedi contemporaneamente costringendole così anche durante le ore giornaliere a lunghe ore di immobilità stese sulle brande;

la sezione femminile dell’edificio la Rocca è l’unica sezione esistente in tutta la Romagna ed è destinata ad accogliere detenute di tre province;

la maggior parte delle detenute, 21 su 31, sono straniere molto giovani e recluse per problemi di droga;

sono ormai esauriti i fondi a disposizione della direzione del carcere per le spese di manutenzione, da tempo del tutto assente, nonostante lo stabile e le strutture interne, usurate anche a causa del costante sovraffollamento, ne avrebbero un urgente bisogno;

inoltre le risorse attualmente a disposizione della casa circondariale non permettono di provvedere al pagamento delle utenze, acqua, gas e elettricità né la messa in atto di progetti, anche modesti, per ridurre i consumi;

alcune categorie di farmaci, indispensabili per alcuni detenuti, non sono più disponibili gratuitamente recando gravi disagi per i più indigenti a cui cercano di sopperire i medici fornendo medicine prelevate direttemante dai loro ambulatori;

il personale di polizia penitenziaria del carcere di Forlì è notevolmente sottodimensionato, e ciò nonostante, è chiamato a fronteggiare quotidianamente situazioni straordinarie in condizioni minime di sicurezza;

i problemi cronici di carenza di personale sono ulteriormente aggravati dai numerosi distacchi e dal fatto che, a personale invariato, spetta alla polizia penitenziaria accompagnare, sottraendola così alle normali attività di custodia, i detenuti alle visite mediche di pronto soccorso, nei luoghi delle indagini e nei diversi tribunali ;

quali iniziative e quali provvedimenti, il ministro interrogato, intenda adottare per risolvere i gravi problemi che affliggono il carcere di Forlì , e quindi garantire agli operatori del settore penitenziario in servizio presso l’Istituto nonché agli stessi detenuti, una condizione di lavoro e di vita quantomeno dignitose;

quali iniziative intenda assumere al fine di provvedere all’insostenibile condizione di invivibilità in cui versa la popolazione detenuta femminile in seguito alla forte trascuratezza della sezione femminile del carcere di Forlì diretta conseguenza del sovraffollamento determinato in massima parte dalle presenze maschili e tuttavia subìto anche dalle donne medesime a causa della gestione amministrativa unitaria di prigioni e sezioni maschili e femminili;

se non intenda intervenire per porre fine immediatamente a nuovi ingressi nel carcere in questione e procedere allo sfollamento dei detenuti al fine di garantire allo stesso di poter svolgere il compito rieducativo a cui l’istituzione carceraria è stata preposta evitando di ridurlo ad un semplice contenitore;

se non ritenga, inoltre, necessario valutare l’opportunità di incrementare adeguatamente il personale di Polizia Penitenziaria, almeno coprendo i posti mancanti per distacco, inviando a Forlì il personale uscito dai recentissimi corsi di polizia penitenziaria femminile;

quali siano i motivi dell’inceppamento di quella valvola di sfogo costituita dalle misure alternative, architrave della riforma penitenziaria, da sempre negate ai detenuti immigrati e sempre più dispensate con il contagocce anche nei confronti dei detenuti italiani;

se non ritenga urgente assumere posizioni e prendere impegni precisi al fine di riportare dignità e diritti nelle carceri rafforzando il reinserimento sociale e le opportunità lavorative e ponendo fine ad una consolidata prassi che vede la pena reclusiva come scorciatoia prilvilegiata per ogni problema sociale .

Pubblicato lo studio sulla qualità dell’aria di Coriano

La Provincia di Forlì-Cesena ha pubblicato i risultati dello studio sulla qualità dell’aria di Coriano, sul proprio sito.

Siccome già uno dei tre file non è più disponibile (quello della sintesi), ne ho fatta una copia che pubblico anche qui:

Commissione Consiliare sull’inceneritore

Giovedì 6 ottobre, Ore 15,30
Nella sala del Consiglio Comunale di Forlì ci sarà la
2° commissione con una udienza conoscitiva sull’inceneritore (anche se la convocazione parla in generale del Piano dei Rifiuti).
Saranno presenti il Sindaco, gli assessori con deleghe ambientali di Comune e Provincia, rappresentanti di Arpa ed Hera.

Più gente ci sarà, meglio è, l’udienza è pubblica.

Proroga registrazione dei cittadini stranieri per il voto alle primarie

Accogliendo la richiesta di molti comitati provinciali, l’Ufficio Tecnico delle primarie 2005 dell’Unione ha stabilito una proroga per la registrazione nei seggi speciali dei cittadini stranieri. L’Ultima data utile per potersi registrare negli elenchi delle primarie 2005 è il 12 ottobre 2005.
L’Ufficio tecnico ha altresì stabilito che nei comuni monoseggio, dove ad ogni seggio corrispondono tutte le sezioni elettorali di uno o più comuni, è sufficiente, per esercitare il diritto di voto, esibire un documento in corso di validità, che attesti la effettiva residenza anagrafica in uno dei comuni completamente assegnati a quel seggio.
È stato infine deciso che i presidenti dei seggi devono essere nominati dagli Uffici provinciali tecnico-amministrativo entro sabato 8 Ottobre e che il nominativo del presidente di ciascun seggio dovrà essere comunicato all’Ufficio nazionale, insieme a un suo recapito telefonico, entro lunedì 10 Ottobre.

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