Cultura

Seminar Libri

giovedì 29 dicembre alle ore 17 presso la galleria I Portici di Forlì
IVANO MARESCOTTI INAUGURA SEMINAR LIBRI…NEGLI SCAFFALI COOP

Un’iniziativa promossa da coop Adriatica con il Patrocinio del Comune di Forlì e della Provincia di Forlì- Cesena, organizzata in collaborazione con i Portici e Forum delle Donne.

Digital subdivide, incomunicabilità tra connessi e sconnessi

Questo articolo sul digital subdivide, segnalatomi da Fabio Corgiolu, è senza dubbio interessante.

Non ne condivido alcune parti: io credo che le persone wired non siano semplici immagazzinatori di dati, ma sono dei veri e propri maniaci dell’informazione.

Il data mining mentale dei sempre connessi non viene fatto solo in un secondo tempo, ma in ogni istante, ogni ritaglio di tempo, modificando la vita dei wired a tal punto da soffocarla, a volte.

La validità delle informazioni assimilate diminuisce solo perché ne aumenta la quantità, ma non è vero che chi ne vede passare meno pone più attenzione e riflette tutto il giorno su quelle poche.

Il dato rilevante, a mio parere, che distingue le persone che rimangono connesse ore per lavoro o per ricerca di informazioni è che le seconde non hanno tempo per altro, spesso fanno lavorare continuamente il cervello per il solo gusto di immergersi nella conoscenza e cercare di fermarne un briciolo.

Il problema è il limite dell’assimilabilità del nostro cervello: finché non riusciamo a modificarlo (e ci vorranno generazioni o operazioni tecnologiche), non riusciremo ad immagazzinare ed elaborare più di così.

Per questo motivo i wired cercano nel digitale anche una forma di memorizzazione dei dati, oltre che un mezzo per il loro passaggio, che permetta loro di ritrovare quello che avevano perso di mente e collegarlo ad una nuova informazione per creare una nuova connessione importante.

Una volta c’erano solo le sinapsi, ora i collegamenti sono multimediali (nel senso che coinvolgono più mezzi): link, database, blog, instant messaging sono una estensione naturale del modo di lavorare del nostro cervello, e ne ampliano notevolmente le capacità cognitive.

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