Inceneritori

Relazione dello studio Enhance Health su Coriano

Pubblico qui il report finale dello studio Enhance Health, progetto europeo che aveva lo scopo di studiare le ricadute delle emissioni nell’area industriale di Coriano sulla salute dei cittadini, dove vengono mostrate tra le altre cose le zone più inquinate di quella porzione di città:

Relazione Finale Enhance Health

Questa invece è la documentazione del progetto:
enhance_health_coriano
enhance_health_linee_guida
enhance_health_presentazione
enh_relazione_finale
enhance_health_sintesi

enhance_health_2004-2007 (in inglese)

Aggiornamento:Gentilini_2009_MD_enhance_health_incinerator_distortion

Lo studio su Coriano ci preoccupa

«Lo studio su Coriano ci preoccupa»
Corriere di Romagna del 28/03/2007 , articolo di Alfredo Corallo

Dopo la presentazione di dati che attestano la crescita di sarcomi

FORLÌ. «Se su 600 campioni sono già stati rintracciati 3 casi di sarcoma dei tessuti molli per cause derivanti dagli inceneritori, figuriamoci quanti ne ritroveremmo se indagassimo su 40, 50 mila residenti nell’area». In qualità di segretario del comitato scientifico dell’Associazione romagnola ricerca tumori di Forlì-Cesena, Pier Antonio Marongiu, uno tra i più fervidi oppositori agli impianti di smaltimento – «non vogliamo la Romagna dei camini» è il suo slogan – giudica preoccupanti i dati emersi dal recente studio presentato dall’Ausl su Coriano.

«La distanza rappresenta un elemento trascurabile spiega Marongiu – le polveri fini e ultrafini, infatti, contribuiscono all’inquinamento delle città dopo essere state trasportate dal vento per centinaia di chilometri, come dimostra il fatto che a Cesena, dove non c’è il termovalorizzatore, l’incidenza di patologie tumorali è molto alta, specie nelle donne. Il rischio più pericoloso, tuttavia, oggi riguarda i bambini, meno protetti dalle difese immunitarie, fragili, e anche perché sottoposti a dei danni potenziali ancor prima di nascere, attraverso le cellule germinali dei genitori: una mamma “contaminata” che allatta, assicura al neonato una quantità di diossina 15mila volte superiore a quella emessa dall’inceneritore». In perfetta sintonia con Marongiu l’onco-ematologa Patrizia Gentilini, referente per il nord Italia dell’a ssociazione “Medici per l’a mbiente”, di ritorno da Napoli, dove ha partecipato ad un convegno promosso dal Comitato allarme rifiuti tossici, che ha anche organizzato un viaggio-inchiesta (l’hanno soprannominato il “tour della monnezza”) per i giornalisti tedeschi, olandesi e americani giunti in Campania. «Sono rimasti colpiti da quella situazione riferisce la Gentilini – ma dobbiamo dire che anche noi a Forlì non ci facciamo mancare niente, come ho spiegato nell’incontro. La ricerca compiuta da Enahnce Health (quella su Coriano ndr.) è molto seria e avvalora senza ombra di dubbio tutti i nostri timori. Ormai la letteratura scientifica non accetta più smentite sui danni che i metalli pesanti, le diossine, procurano alla salute, provocando leucemie e tumori come i sarcomi. Ma invece di utilizzare metodologie alternative, come la raccolta differenziata e il porta a porta, prendendo esempio da Forlimpopoli, si continua ad incenerire. Quando la medicina si stancherà di contare i morti e i feriti? Non sappiamo davvero fare altro?»

Cosa sono i cip6? Pubblicato un dossier

Per chi non ha seguito da vicino i fatti relativi agli incentivi pubblici destinati alle energie rinnovabili e dirottati immoralmente agli inceneritori di rifiuti ed ai residui più sporchi del petrolio, la federazione nazionale dei Verdi ha pubblicato un dossier sul caso:
Dossier Cip6

I Verdi intanto hanno ottenuto che gli impianti non ancora autorizzati, dal 1° Gennaio 2007 non godano di questi benefici. Centinaia di inceneritori futuri, quindi, sono stati bloccati grazie al nostro impegno, ed anche gli impianti non ancora realizzati sarebbero fuori da questi vantaggi se il resto della maggioranza al Governo avesse rispettato gli accordi sulla finanziaria. Non è ancora finita, perché si sta lavorando per evitare il finanziamento anche agli impianti autorizzati ma non ancora realizzati (l’inceneritore di Hera è tra questi).

Scrivete lettere ai parlamentari che sono contrari a questa proposta per sollecitarli a cambiare rotta!

Il Tavolo delle associazioni con Alfonso Pecoraro Scanio all’AGROFER

Ho registrato l’intervento di Michela Nanni, in rappresentanza del tavolo delle associazioni, che ha consegnato durante la fiera per le fonti di Energia Rinnovabili AGROFER un documento al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio con un riassunto di quanto è stato fatto a Forlì sull’inceneritore ed una serie di richieste importanti. Tra queste richiesta c’è quella di continuare il difficile lavoro per l’eliminazione dei contributi Cip6 per le energie non rinnovabili, l’uso dell’autosufficienza territoriale e quindi il divieto di importare rifiuti dalle altre regioni, in particolare quelli ospedalieri per i quali smaltiamo a Forlì circa il 40% della produzione nazionale, e la richiesta di fare il possibile per bloccare il nuovo inceneritore di Hera.
E’ intervenuto successivamente anche un rappresentante dell’associazione ISDE Medici per l’ambiente, e poi in conclusione Pecoraro ha risposto in maniera molto chiara e netta alle richieste delle associazioni. Aggiungo anche che analoghe considerazioni sono state riportate anche in una intervista del TG3, andata in onda oggi all’ora di pranzo.

Aggiornamento: questo è il file della lettera consegnata al Ministro:ministro-dellambiente-pecoraro-scanio.pdf

Pecoraro a Cesena alla Fiera Agrofer

Il Ministro dell’Ambiente e Presidente Nazionale dei Verdi sarà a Cesena all’Agrofer, la fiera delle agroenergie, del risparmio energetico e della bioedilizia, alla fine della mattinata di Giovedì 29.

Io sfrutterò l’occasione per visitare anche la fiera, ed invito tutti i lettori a partecipare, sarà una bella occasione per sostenere il risparmio energetico e le fonti di energia veramente rinnovabili, e rilanciare con forza la necessità di eliminare anche gli impianti di incenerimento non ancora realizzati (compreso quello di Forlì) dall’elenco di quelli che godranno dei contributi per le energie pulite.

Accorrete numerosi e passate parola!

Per approfondimenti:
Cip6 Verso la soluzione
AGROFER 2007 – Salone delle Agroenergie, Risparmio energetico, Bioedilizia

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