Jobs Santo Subito
Mi spiace per Jobs, ma i commenti di questi giorni mi sembrano un tantino su di giri.
Jobs ha realizzato, tramite la sua azienda, enormi profitti vendendo in passato computer e di recente oggetti di design. Un design che univa una buona progettazione estetica alla semplicità d’uso dei device, più vicini alle persone che ai programmatori.
Però, però.
I suoi prodotti dialogavano quasi esclusivamente con gli altri prodotti della stessa azienda. Fosse stato per lui, la tecnologia personal sarebbe stata monomarca.
I suoi prodotti erano diventati uno status symbol a tal punto che troppe persone si sono spesso private di necessità maggiori per riuscire a sfoggiare l’ultima versione di un iQualcosa, spesso per utilizzarlo solo come ostentazione di lusso.
Come dice Stallman, la prigione per gli utenti di Jobs era “cool“, a differenza di quella passata di moda creata da Microsoft.
Per mettere un altro mattoncino di questa prigione in troppi hanno fatto la fila fuori dai negozi per precedere gli altri futuri felici possessori.
Jobs non ha inventato l’mp3, ha utilizzato questa invenzione a fini commerciali, e del resto non sembra nemmeno così importante: nessuno, parlando di diffusione digitale dei media, sa chi sono i veri inventori delle tecnologie che ci hanno aiutato in questo.
Jobs non ha inventato i personal computer, o gli smartphone.
Era certamente un formidabile uomo brand, capace di far crescere o calare i profitti di un gruppo multinazionale semplicemente presentandosi al talk di presentazione commerciale di un nuovo prodotto.
Ma non esageriamo, Steve Jobs non ha cambiato il Mondo, e per fortuna non l’ha cambiato come avrebbe voluto lui.
Ci sono elenchi di persone che più di lui hanno cambiato la storia dell’informatica ed hanno permesso quello che abbiamo oggi e quello che verrà domani, ma nessuno al di fuori degli addetti ai lavori li ricorderà mai.
Diamo loro un po’ dello spazio dedicato in questi anni alla pubblicità gratuita che in questi anni abbiamo fatto alla Apple.
Bioviva: Giochi in scatola ecologici
Alcuni dei grandi vantaggi dei giochi da tavolo sono il legame che crea tra i giocatori, il diversivo rispetto ai videogiochi ed alla TV, la bellezza di trovarsi con gli amici o con la famiglia, la capacità di far funzionare il cervello.
A queste cose questi giochi uniscono qualcosa in più: sono prodotti riducendo al massimo l’impatto di CO2, utilizzando materiali naturali, certificati, riciclati e riciclabili, con particolare attenzione ai diritti dei lavoratori che li fabbricano ed ai (di solito piccoli) giocatori che li useranno.
Rispetto alla media degli altri giochi, per produrre questi:
- E’ stata emessa 1/12 di CO2
- E’ stata consumata 1/9 di acqua
- E’ stata ridotto di una volta e mezzo l’utilizzo di energia
- Sono state emesse 1 decimo delle sostanze volatili nell’aria.
- Sono state rispettate le raccomandazioni internazionali sul lavoro
Se volete fare un regalo attento all’ambiente, questo Natale, fateci un pensiero.
Se proseguite nella lettura dell’articolo trovate una breve recensione dei prodotti Bioviva che vendiamo sul sito hobbygiochi.com e questo week-end in fiera a Ravenna.
I giocatori dovranno dare prova di destrezza e velocità salvando più specie possibili, posizionando le figure di legno sulla passerella, prima che la trottola smetta di girare! Da 6 anni.
Pellegrino Artusi
A differenza di altre volte, mi hanno chiesto il permesso, che ho concesso gratuitamente ed immediatamente.
Così si fa.
Link: lavinium.com
Procurato Allarme
Una scena mediaticamente impressionante: uno scippatore aggredisce una mamma in sella a una bicicletta col suo bambino piccolo legato sul seggiolino. Li fa cadere entrambi, il bebè cade col viso sul selciato, riportando un trauma in pieno volto. Tutti particolari riferiti con dovizia da Corradi, che precisa che il bambino è “in tenerissima età”, che nella caduta mamma e figlio hanno riportato entrambi lesioni, che il bimbo è caduto faccia a terra, immaginiamo con quali gravi conseguenze.
Tutto mostruoso. Solo che non è vero.
Fonte: ciwati.
Una persona più uguale degli altri
Il progetto mediatico di distruzione di Fini è quantomeno interessante, nella sua volgarità.
Portato avanti dai suoi colleghi di partito ed attuale maggioranza, cosa vogliono dimostrare?
Che una delle più alte cariche dello Stato ed il secondo dirigente del PDL non è una persona onesta?
E se fosse vero, vorrebbero farci credere che ha perso la sua verginità, precedentemente intatta, solamente dopo i disaccordi con Berlusconi?
E tutti questi scoop non dovevano comunque venire fuori prima, invece che rimanere chiusi in un cassetto, pronti ad essere minacciati e pubblicati una volta rotto il rapporto politico?
Il messaggio che vogliono trasmettere è uno solo, sempre lo stesso, dalla presa facile: “sono tutti uguali”.
Purtroppo abbiamo ormai assimilato che esiste una persona più uguale degli altri, che mette tutto il suo impegno politico per annullare con la legge i propri processi in corso. L’abbiamo talmente metabolizzato che non è più una notizia, non è più uno scandalo e non interessa quasi più.
Però l’inseguimento dei suoi alfieri mediatici risulta, in questo contesto, piuttosto patetico.
Farebbe ridere, se fosse un film.