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Europee 2004: il voto nel Comune di Forlì

Da Sesto Potere abbiamo una prima riflessione sui dati delle europee, che proiettati in vista dello scrutinio delle comunali fanno ben sperare per il successo di Nadia Masini al primo turno.

(Sesto Potere) – Forlì – 14 giugno 2004- Nel territorio comunale di Forlì per il rinnovo del Parlamento Europeo hanno votato complessivamente 77.020 forlivesi (36.953 maschi e 40.067 femmine) pari all’83,04% degli aventi diritto, che erano 92.755. Il dato (acquisito alle 23.39) emerge nello scrutinio di 104 sezioni su 104.

Esaminando i voti di lista, allineati invece attorno alle 4.51 di questa mattina emerge che:

Nel centrosinistra:
Uniti nell’ulivo raggiunge quota 40,87% pari a 30.003 voti;
Rifondazione 5,61% (4.120 voti);
Pdci 3,16% (2.318 voti);
Verdi 3% (2.202 voti)
Italia dei valori 1,75% (1.286 voti)
e Alleanza Popolare Udeur 0,19% (139 voti).

Nel centrodestra:
Forza Italia 21,04% (con 15.442 voti);
An 9,12% (6.698 voti)
Udc 2,73% (2.005 voti)
Lega Nord 1,88% (1.383 voti)
Nuovo Psi 2,00% (1.471 voti).

Lista Bonino 2,67% (pari a 1.959 voti)

Pri-Liberal Sgarbi 2,57% (1.886 voti)

Msi Fiamma Tricolore 0,64% (473 voti)

Lista Mussolini 1,05% (771 voti).

Sommando i partiti del centro sinistra (compreso il Pri che alle amministrative di Forlì s’è schierato con l’Ulivo) si ottiene una prima indicativa proiezione del voto locale (comunale e provinciale) che dovrebbe portarlo al 57,15%. Contro un potenziale di voti della Casa delle Libertà che non sfiora il 37%. Anche se a questa dote elettorale il candidato Marino Bartoletti dovesse aggiungere le preferenze raccolte dalla sua lista civica e intercettare il voto disgiunto che probabilmente qualche simpatizzante della “destra” del Pri avrà praticato in suo favore appare per lui difficile raggiungere l’obiettivo auspicato del ballottaggio.
Fra le curiosità emerse nella tornata europea, nel comune di Forlì, contrariamente a quanto avvenuto nelle altre circoscrizioni elettorali europee, nella lista Uniti nell’Ulivo per l’Europa l’ex giornalista Lilli Gruber (con il 20,21% delle preferenze) non ha raccolto il pieno di voti e si deve accodare al terzo posto dopo: Giovanni Berlinguer (che vanta il 23,29%) e Mauro Zani (23,12%).(Sesto Potere)

Intervento su “La Voce” in risposta all’articolo di Nicholas Farrell

La Voce di Romagna ha pubblicato un mio intervento in risposta ad un articolo indegno di essere pubblicato, scritto da Nicholas Farrell.

Gli avvoltoi hanno patito la fame

Che strano, mi è sembrato di vedere tanti avvoltoi in ritirata, tutti con la coda fra le gambe, mesti e dispiaciuti.
Il teatro, la città di Roma, l’occasione: la visita di Bush. Ebbene, sul cielo della Capitale, tanti accipitridi in attesa della carogna del nemico, in attesa del “morto di turno”, in attesa dell’evento da strumentalizzare, dell’evento che sarebbe dovuto diventare l’icona del finale di questa campagna elettorale.

Una manifestazione che l’avvoltoio più triste – quello con lifting, ha definito un “flop”, ma che in realtà è stata composta nella sua
fermezza: “NO ALLA GUERRA, NO A BUSH!”. Una risposta convinta, solo marginalmente lordata da uno slogan che dimostra che la mamma dei cretini è proprio poco seria. Sarebbe stato giusto gridare un “MAI PIU’, MAI PIU’, UN’ALTRA NASSIRIYA”.
Dicevo, molta delusione fra gli avvoltoi in quel di Roma, ma anche a Forlì dove erano già in agguato molti uccellacci, uno dei quali – un capovaccaio (avvoltoio di stazza più piccola) di origine inglese di nome Nicholas e senza lifting, probabilmente aveva da tempo pronto il suo articolo per il quotidiano LA VOCE; l’ha dovuto cambiare con quello solito, quello pieno di insulti, di stupidaggini, ma soprattutto di “se” di “ma” con cui è abituato farcire i suoi fastidiosi giudizi, provocatori e di pura propaganda, sulla Resistenza.
Quello del capovaccaio inglese, tuttavia, è un assist per sottolineare come la manifestazione del 4 giugno fosse formata da gente che non ha perso la memoria; 60 anni fa veniva liberata Roma e non l’Italia intera, che festeggia questa ricorrenza il 25 aprile, una data che manca al calendario del Presidente del Consiglio, se è vero che sono tre anni che se la dimentica, non partecipando a qualsivoglia celebrazione ufficiale.
E chi ha buona memoria non dimentica che Roma veniva liberata dal nazifascismo, cioè quel riferimento ideologico per tanta parte di coloro che il 4 giugno, all’arrivo di Bush, si sono manifestati così eccitati, tutti in erezione.
La visita – regalo a Berlusconi, mi è sembrata l’angolo del buonumore di questo periodo preelettorale. Che peccato, esaurite le promesse, qualcuno si accorge che anche le trappole non “pagano” più.

Alessandro Ronchi (Canditato VERDI al Consiglio Comunale di Forlì)

Turroni denuncia il presidente del consiglio

Il Senatore forlivese dei Verdi denuncia Silvio Berlusconi per l’uso illegale di un camion pubblicitario che è stato fatto girare per Forlì. Questo tipo di pubblicità non è lecita, oltre che triste: se qualcosa non manca a Forza Italia non è certo la visibilità, ed il cercare di fare colpo attraverso strumenti non consensiti è indicativo dell’amore per la legalità del nostro premier.

Incentivi per l’acquisto di Prius

Un commento di Alessandro, un ingegnere appassionato di quest’auto ibrida (motore benzina + elettrico), mi ha segnalato che esistono incentivi in Italia per l’acquisto della Prius, da parte dei comuni che aderiscono all’iniziativa.

Non ho ancora trovato notizie di questi incentivi, spero che la notizia sia vera e mi auguro che le venga data l’importanza che merita. Intanto scopro con piacere che la Prius ha vinto il premio come auto dell’anno, che viene consegnato in base a criteri di design, innovazione, sicurezza e guidabilità.

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