Month: Novembre 2003

La Rai Denuncia Raiot

Dopo lo spettacolo di domenica all’Auditorium, la RAI ha deciso di denunciare i produttori del programma, sostenendo che il contratto stipulato obbliga alla preparazione delle puntate, ma non ne garantisce l’andata in onda. Ecco l’articolo su Repubblica.it

Così la Guzzanti, attraverso Emi.li TV, avrebbe violato il contratto, mandando in onda uno spettacolo per un’altra televisione.

Il portale Articolo 21 ha messo nella sua prima pagina : LA RAI VUOLE DENUNCIARE RAIOT, NOI DENUNCIAMO LA RAI

Sabina dichiara:
La Rai ha reagito alla manifestazione dell’auditorium minacciando azioni legali contro il produttore di RaiOt, che non c’entra niente. Dopo aver censurato la spontanea protesta del pubblico si è scelta un avversario troppo grande.

Ricordo che lo spettacolo si può scaricare tramite emule a questo url .

I video di Emi.li di Sabina Guzzanti

Sembra che i video di ieri sera, di Emi.ly TV, della Guzzanti siano già in rete. Il “sembra” è dovuto al fatto che non sono ancora riuscito a controllare che non sia un video fasullo, rinominato ad hoc per diffondersi nel peer to peer.
Ecco il link per chi possiede emule o edonkey & compatibili (per linux esiste mldonkey che funziona molto bene).

Gli archivi della BBC distribuiti con licenza CC

Su Wired di Novembre c’è un articolo che annuncia che la BBC ha intenzione di pubblicare i suoi archivi video con una licenza che ne permetta la distribuzione. Per questo motivo stanno studiando ad hoc una licenza assieme a Lessig, il padre di Creative Commons, che ne permetta la distribuzione.
Uno dei problemi è la quantità di spazio e banda necessari a sostenere un progetto di questo tipo, e pare che si stia pensando anche al peer to peer.

Sarebbe strabiliante ed innovativo.

Sarebbe utile e positivo sotto tutti i punti di vista.

Sarebbe come dire che le televisioni pubbliche possono veramente fare un servizio pubblico eccellente, senza bisogno di rincorrere i modi ed i contenuti delle televisioni private.

Di chi è il proprio cognome?

Luca Armani pensava fosse di sua proprietà. Ha un’impresa artigiana e diverso tempo fa, quando ancora le grandi imprese non avevano compreso le vere potenzialità di Internet, ha registrato il dominio armani.it, per pubblicizzare la sua attività.
Emporio Armani decide di fargli causa, per la violazione della legge sui marchi.
E la vince, ottenendo il divieto per Luca di utilizzare la parola “armani” per la registrazione di dominio e all’interno del sito.
La sentenza è molto interessante: in pratica nel nome degli interessi di una grande azienda non siamo nemmeno più proprietari del nostro cognome.

Un articolo molto bello sottolinea l’infondatezza della base della sentenza: le due attività non sono concorrenziali, uno produce timbri e l’altro è una casa di moda, quindi non avviene nessun utilizzo improprio di un marchio registrato.

Anche Andrea Monti si è occupato del caso, ponendo attenzione sul fatto che anche Luca aveva un’attività imprenditoriale, e le motivazioni della sentenza non potevano essere applicate nel caso si fosse trattato di un contenzioso tra Emporio Armani ed un cittadino, al di fuori di una attività economica.

Resta da chiarire chi abbia la priorità nei casi di conflitto tra attività imprenditoriali: vince chi si sveglia per primo oppure vince chi possiede l’impresa più grossa?

Sabina in onda comunque: non CensureRAI

Ricevo ed inoltro questo comunicato:

Oggetto: Anche Ravenna si mobilita contro ogni forma di censuraNON CENSURERAI
Anche Ravenna si mobilita contro ogni forma di censuraAnche Ravenna come Firenze, Bologna, Milano, Reggio Emilia e Parma, Napoli,Torino, Marsala, Pescara, Finale Ligure, Trieste, Ancona, Lastra Signa,Velletri, Palermo, Reggio Calabria, Varese parteciperà alla mobilitazione generale contro la censura del programma di Sabina Guzzanti; lo farà domenica sera collegandosi via satellite con l’Auditorium di Roma, dove sisvolgerà lo spettacolo di satira-protesta con Sabina Guzzanti , Daniele Luttazzi, Paolo Rossi, Beppe Grillo, Dario Fo e tanti altri.
L’iniziativa di Ravenna, che risponde all’appello “Non censureRai” lanciato dai Movimenti e Girotondi del coordinamento nazionale, ha il sostegno dell’ARCI, del Comitato Emergenza Legalità, dei Girotondi per la Democrazia e del Comitato Scuola e Costituzione e si svolgerà Domenica 23 novembredalle 20.30 con un megaschermo installato presso la Sala Forum della seconda circoscrizione, Via Berlinguer 11, concessa gratuitamente su richiesta dell’Assessora Lisa Dradi, poichè “il Sindaco di Ravenna”, secondo una dichiarazione dello stesso assessorato, “ritiene importante garantire libertà di informazione, di espressione e di satira in questa città. “Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine di Ravenna a partecipare a questa mobilitazione, poichè riteniamo che sia un modo efficace per dare solidarietà allaGuzzanti, e una civile testimonianza del nostro NO AD OGNI FORMA DI CENSURA e per la piena libertà di espressione, di parola, di informazione.
Una iniziativa analoga si svolgerà anche a Marina di Ravenna, presso il Santana di v.le delle Nazioni.

Gianfranco Mascia

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