Month: Marzo 2006

Sapere Libera Tutti! Per un’Innovazione sostenibile, una prospettiva ecologista

Presentazione del programma dei Verdi sull’innovazione tecnologica

mercoledi 22 MARZO – ore 21.00
SALA DEL BARACCANO, Via S. Stefano 119
Sapere Libera Tutti!
Per un’Innovazione sostenibile, una prospettiva ecologista

DIBATTITO CON:
FRANCO BIFO BERARDI – Scrittore
MARCO TROTTA – Bologna Free Software Forum
PAOLO CENTO – Deputato dei Verdi
GIANLUCA BORGHI – Consigliere regionale dei Verdi, Emilia-Romagna
ROBERTO PANZACCHI – Consigliere comunale dei Verdi, Bologna

Scarica il volantino dell’iniziativa:

Sapere Libera Tutti! Per un’Innovazione sostenibile, una prospettiva ecologista

Presentazione libro Come Difendersi dagli ambientalisti

Come difendersi dagli Ambientalisti, Presentazione a Forlì con Ivano Marescotti e Sauro TurroniSABATO 25 MARZO, ORE 16.30 , presso il Salone Comunale In Piazza Saffi a Forlì si terrà la presentazione del Libro “Come difendersi dagli ambientalisti” di Tullio Berlenghi, con illustrazioni di Sergio Staino.

Sarà presente l’autore e faranno una loro interpretazione Ivano Marescotti e Sauro Turroni, Capolista per i Verdi al Senato nella lista “con L’UNIONE “.

Documento Congiunto del Tavolo delle associazioni in merito al PPGR

Pubblico il documento sottoscritto dal tavolo delle associazioni, che comprende:

Isde medici per l’ambiente, Ape confedilizia, WWF sezione di Forlì, Sinistra Ecologista, ARCI nuova associazione, Sinistra Ecologista Forlì, Italia Nostra sezione Forlì, Clan Destino, Comitato Romagnolo Tutela Salute, ARRT (ass.ne Romagnola per la ricerca tumori), AIL (ass.neItaliana contro leucemie linfomie mieloma)sez.provinciale, Assidantcolf, Sezione giovani Confedilizia, Associazione Malattie Rare,
Assocasalinghe

DOCUMENTO CONGIUNTO DEL “TAVOLO DELLE  ASSOCIAZIONI” IN MERITO AL PIANO PROVINCIALE GESTIONE RIFIUTI (PPGR)

Varie Associazioni della Provincia di Forlì – Cesena sensibili alle tematiche ambientali si sono riunite collegialmente, dando vita al “Tavolo delle Associazioni”, per formulare una serie di proposte per una diversa e più coerente politica di gestione dei rifiuti e per manifestare il loro dissenso in seguito all’adozione del PPGR da parte della Amministrazione Provinciale che non ha tenuto in alcuna considerazione né la partecipazione dei cittadini né le proposte da loro avanzate: esempio eclatante è stata l’inaspettata e ingiustificata interruzione del forum di Agenda 21.

Diversamente dalle realtà confinanti – Ravenna, Faenza, Rimini – che hanno detto no agli inceneritori proposti da HERA,  a Forlì sono state avviate, e quasi portate a termine, le procedure per il raddoppio dell’impianto di incenerimento della ditta Mengozzi Srl e la costruzione del nuovo impianto richiesto dalla Società Hera SpA, prima ancora di approvare il PPGR.

Il Piano adottato non considera in alcun modo che una corretta e coerente politica di gestione dei rifiuti va strettamente correlata e subordinata al rispetto dell’ecosistema, alla qualità dell’ambiente con particolare riguardo all’emergenza derivante dall’ inquinamento dell’ aria e alla tutela della salute. Anzi, riguardo a quest’ultimo aspetto, il Piano ignora totalmente le preoccupazioni manifestate a livello locale con l’appello sottoscritto da oltre 400 medici e a livello nazionale con il documento della Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia.

Riguardo la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo, il riciclo e il recupero dei materiali (Politica delle “R”) le azioni previste dal PPGR sono insufficienti per raggiungere obiettivi di qualità e non compare assolutamente alcun progetto di raccolta differenziata  “porta a porta” con applicazione della  tariffa puntuale.

Tale metodo, sostitutivo di quello con cassonetto stradale, è l’ unico in grado di raggiungere in tempi brevi elevate percentuali di raccolta differenziata mediante il coinvolgimento dei cittadini, la loro responsabilizzazione e l’incentivazione ai comportamenti virtuosi .

L’incenerimento non può essere il perno della politica di gestione dei rifiuti, come invece appare chiaramente nel Piano, ma dovrebbe occupare un ruolo marginale dopo che tutte le opzioni alternative e possibili per il trattamento della frazione indifferenziata siano state studiate e valutate.

Il 27 luglio 2005 l’Unione Europea ha messo sotto procedura di infrazione l’Italia perché concede – unico paese al Mondo – contributi economici agli impianti di incenerimento, avendo equiparato i rifiuti alle fonti energetiche rinnovabili.

D’altra parte l’incenerimento dei rifiuti non può essere considerato una forma di recupero energetico, non solo perché l’aspetto dello smaltimento è nettamente prevalente sull’esigua frazione di energia recuperata (sentenze C228 e C458 della Corte di Giustizia Europea), ma soprattutto perché con una raccolta differenziata spinta ed il conseguente riutilizzo e recupero dei materiali si otterrebbe un risparmio energetico da 2 a  5 volte superiore a parità di rifiuto “termovalorizzato”.

In ogni  caso quindi la quantità di combustibile da rifiuto (CDR) da incenerire non deve superare la potenzialità installata di 45.000 tonn/a (pari al 15% del rifiuto totale previsto, pena il fallimento della Politica delle ”R”) per soddisfare gli impegni del protocollo di Kyoto sulle emissioni dei gas serra e rispettare i nuovi limiti imposti dalle normative della Comunità Europea che entreranno in vigore dopo il 2012.

Inoltre la capienza delle discariche esistenti e le leggi che ne regolano il conferimento consentono di soddisfare, a medio e  lungo termine, le esigenze di autosufficienza della Provincia, anche perché con l’aumento della raccolta differenziata – tramite il sistema “porta a porta” – e della biostabilizzazione si ridurrebbero drasticamente i quantitativi di rifiuti da smaltire.

Le Associazioni appartenenti al “Tavolo delle Associazioni” presenteranno osservazioni puntuali al PPGR, continueranno nell’opera di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini, chiederanno di incontrare l’Assessore Regionale all’ambiente e i Gruppi consiliari regionali e si riservano di utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge per far valere i diritti dei cittadini.

Forlì, 10 marzo 2006

Acqua: bene di tutti o risorsa per pochi?

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA WWF Sezione di Forlì e Associazione LVIA – Forlì Terzo Mondo ORGANIZZANO Mercoledì 22 Marzo 06 – ore 20:45
SALA CONSIGLIO PROVINCIALE – PIAZZA MORGAGNI, 9 – FORLI’
“ACQUA: BENE DI TUTTI O RISORSA PER POCHI?”

LVIA (Associazione Italiana Volontari Laici) si occupa di commercio equo e solidale (gestisce la bottega a Forlì) e di cooperazione con l’Africa (Burkina, Etiopia e Guinea Bissau), con progetti finalizzati soprattutto a garantire l’accesso all’acqua nei villaggi; per questo LVIA ha attivato la
campagna “Acqua è vita”.

GIANFRANCO CATTAI, responsabile nazionale della campagna, ci racconterà delle problematiche di scarsità quali-quantitativa che riguardano l’acqua in Africa, dei conflitti e squilibri ambientali che localmente impediscono standard minimi di qualità di vita e di come LVIA sta agendo concretamente per aiutare le popolazioni locali.

GIOACCHINO PEDRAZZOLI, presidente regionale WWF Emilia Romagna, porterà il punto di vista dell’Associazione sulla situazione italiana (ed emiliano romagnola), con riferimento alle purtroppo numerose inadempienze e male-gestioni, nonché agli accaparramenti da parte dei sistemi produttivi, che stanno minando la disponibilità futura della risorsa e la biodiversità
dei nostri ambienti acquatici.

Cercheremo così di affrontare i nodi del problema acqua, per individuare nuovi modelli virtuosi di utilizzo di questo bene collettivo che tutelino e accrescano la futura disponibilità dell’acqua, per tutte le comunità viventi.

Sauro Turroni: disegno di legge di iniziativa popolare sui rifiuti e le fonti rinnovabili

Riporto la lettera appena pubblicata sul Blog di Sauro Turroni, che credo meriti attenzione e commenti:
ENERGIA: DISEGNO DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE SUI RIFIUTI E LE FONTI RINNOVABILI

Cari Amici,
è stata predisposta dal sottoscritto e dall’ufficio legislativo del gruppo dei Verdi al Senato una bozza di disegno di legge a sostegno delle energie rinnovabili pulite e per eliminare i contributi pubblici a chi produce energia bruciando i rifiuti.
Si tratta ancora di un documento di lavoro aperto a contributi e integrazioni.
L’idea che vi propongo è la seguente: non appena sarà stato varato un testo che possiamo condividere, potrebbe essere costuituito un comitato per la presentazione di una legge di iniziativa popolare sulla quale raccogliere almeno 50.000 firme, anche allo scopo di fare una forte pressione nei confronti di quei settori del centro sinistra che comunque apprezzano gli inceneritori e che sono favorevoli al mantenimento del contributo .
Il comitato potrebbe essere costituito non solo dagli esponenti dei movimenti che in questi anni si sono battuti contro gli inceneritori ma anche da tutte le personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e della scienza che hanno sostenuto e condiviso questa battaglia.
Vi prego di farmi sapere la vostra opinione.
Di seguito vi allego il disegno di legge di iniziativa popolare.
Cordialmente
Sauro Turroni

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