Generale

Riassunto e video dell’incontro del 12 Settembre sui brevetti software

L'europarlamentare Cappato alla conferenza
Un riassunto e la registrazione audio/video dell’incontro pubblico organizzato venerdì 12 settembre dai deputati radicali al Parlamento europeo, dal «Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione» e dall’«Associazione software libero» presso gli uffici del Parlamento europeo di Roma é consultabile, assieme ad un ampio approfondimento sulla materia, al seguente link:

http://www.radioradicale.it/software_libero/software_libero.html

Ecco un brevissimo sunto della conferenza, che potete trovare interamente pubblicata nel link riportato sopra:

12 Settembre 2003 – Incontro a Roma, tenutosi nella sede del Parlamento europeo, dal titolo ‘Brevetti software. No alla brevettabilità delle idee’, organizzato dagli europarlamentari radicali e dalle associazioni Software Libero e Club Dirigenti Tecnologie Informazione. Scopo dell’iniziativa, la sensibilizzazione sul prossimo voto del Parlamento europeo, previsto per la fine di Settembre, sulla direttiva della Commissione Ue che prevede la brevettabilità del software e contro la quale è stata avviata una campagna da parte di rappresentanti politici, e del settore informatico, che denunciano un pericolo per la libertà di creazione di software informatici a scapito dei programmatori e delle piccole imprese e favore del monopolio delle grandi multinazionali.

Durante l’incontro, il presidente della Commissione Giustizia del PE, Giuseppe Gargani di Forza Italia ha sostenuto che da parte del PE non c’è nessuna intenzione di brevettare il software, sottolineando però come sia necessario regolare la materia divenuta negli ultimi anni estremamente complessa. Dal canto loro, l’eurodeputato radicale Marco Cappato e il deputato verde Paolo Cento hanno risposto che l’apertura del presidente è un passo avanti, Cappato aggiungendo che comunque verranno proposti emendamenti da discutere in Commissione e Paolo Cento che, se la direttiva dovesse passare, non mancheranno azioni di ‘disubbidienza civile’, grazie soprattutto alle capacità degli hacker.

Nudi contro il WTO

Alcuni manifestanti a Cancun si sono spogliati per formare una scritta umana “NO WTO”.
No WTO

La notizia appare su tutti i giornali, meno sulle televisioni, ma è comunque abbastanza nota.

Quello che mi chiedo è cosa dovranno fare, queste persone, per farsi ascoltare dai media, quando anche la nudità, la morte, e tutto il resto non saranno più considerate un tabù.
Nessuno sta ascoltando la loro voce, i giornali pubblicano solo se credono che la gente acquisti il giornale per la notizia. La gente è attratta dalla notizia solo quando è clamorosamente cambiata, gonfiata, oppure se qualcuno di uccide per protesta, si spoglia davanti al mondo, o cerca di picchiare e farsi picchiare dai servizi d’ordine.

Ascoltiamo questa gente, probabilmente hanno qualcosa da dirci, se sono pronti ad uccidersi per farlo.

Il fastidio del rumore di SKY

Stasera ho guardato la partita Bologna-Milan su SKY. Purtroppo il Bologna ha perso, e questo rende ancora più fastidiosa un’aggiunta dell’ultima ora alle telecronache di questa neonata pay-tv.

Ad ogni azione mostrata al replay, uno stacchetto grafico accompagnava il cambio di inquadratura, passando dalla diretta al replay e viceversa. Questa grafica, già da sola inutile ed inopportuna, viene accompagnata da un suono sempre diverso, che va dal raschio di un’unghia sulla lavagna all’esplosione di un petardo del bambino del vicino mentre dormi.
Chi ha deciso di aggiungere questo fastidio, non ha considerato diversi aspetti della novità, che potevano fargli cambiare idea:
– Lo spettatore sta pagando direttamente (non tramite pubblicità) per vedere la partita. Disturbarlo con pubblicità semisubliminali è già fastidioso, ma accettabile. Disturbarlo inutilmente, è ancora peggio.
– I rumori sono ad alto volume rispetto ad un suono che ci si aspetterebbe in quell’ambito (come i tic dei menu a tendina che ogni tanto si sentono nei computer, che comunque sono fastidiosi, ma in misura molto minore).
– La scelta dei suoni è veramente pessima: gli esempi già citati sono veramente calzanti, dovreste provarli.

Io spero che qualcun’altro si lamenti, e che ritornino sui loro passi, cambiando questa oscenità. Lo hanno fatto per i canali porno accanto ai canali per bambini (non è uno scherzo, all’inizio della stagione Live Sex Show si trovava nel canale prima di Cartoon Network), probabilmente accetteranno anche questo consiglio.

Quello che mi chiedo è se davvero il monopolista della nostra pay-tv abbia nel suo staff delle persone stupide, che cambiano senza pensare o testare le cose ricadendo in problemi così banali, oppure se voglia testare la nostra sopportazione e ridere del nostro adattamento alla tortura, sempre che questa sia servita per piccoli gradini.

Tutela giuridica del software: diritto d’autore o brevetto?

E’ uscito su Altalex, quotidiano di informazione giuridica, un articolo interessante, formale e chiaro ma non complicato o troppo tecnicistico sul problema dei brevetti sul software e sulla proposta di direttiva per la
L’articolo è lungo, perché contiene anche il testo completo della direttiva, tradotto in italiano, per questo non lo riporto interamente nel blog. Il testo è comunque liberamente consultabile a questo indirizzo:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=6477

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