Cultura

Murales e stufe

Pubblico un bellissimo articolo di Carlotta:

MURALES E STUFE

Siamo negli anni ’70, e in un convento di Forlì durante l’inverno fa freddo. Per superare i rigori invernali, i frati decidono di mettere una stufa, per riscaldarsi nelle giornate più gelide. L’operaio incaricato, nello scavare il buco che ospiterà il tubo della canna fumaria, si accorge che sotto l’intonaco appaiono delle immagini, un volto… Poco male, lui buca.

E cosi, i frati che non patiscono più i rigidi inverni, continuano a pregare per le anime dei viventi.

Quel viso affiorato tra le mani dell’ignaro operaio, era il volto di un Cristo in croce, parte di un affresco di Scuola Romagnola datato tra le fine del XV e inzio XVI secolo, che oggi possiamo rimirare quasi per intero, con un bel buco rotondo al posto del viso.

Probabilmente il segno del progresso che anche il buon Gesù ha dovuto scontare.

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Lungo la strada che percorro tutti i giorni per andare al lavoro, sul muro che circonda lo stadio, c’è un murales, realizzato da ignoti cileni, che rappresenta con immagini simboliche dai colori forti l’orribile dittatura di Pinochet. Sono rappresentati il mondo sotto gli artigli di un’aquila evocativa con sfondo a stelle e strisce, dei volti straziati urlanti oltre le sbarre di una prigione, ed il volto del dittatore cileno.

Recentemente, di fronte a quest’opera d’arte, è stato installato un bel distributore di benzina, di una delle tante multinazionali del petrolio. Questi sono gli scherzi del progresso. Anche gli oppositori della dittatura cilena pagano il loro contributo alla globalizzazione.

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La cultura dello sviluppo e del progresso è questo: il buco nel volto di Cristo, la pompa di benzina di fronte alla protesta cilena.

Siamo come gli schiavi di platoniana memoria, troppo intenti a contemplare le ombre nel fondo della caverna invece di guardare il sole, troppo intenti a bucare, trivellare, sfasciare, invece di ricostruire, osservare, rispettare, contemplare.

Chissà, forse tra un centinaio d’anni il Colosseo sarà la bottega di Agenore il piadinaro…

Premio Elisabetta Turroni a Nicoletta Braschi

Venerdì 23 dicembre 2005 ore 20.30 ci sarà la consegna del Premio “Elisabetta Turroni”,
Prima edizione nell’ambito del Festival Nazionale del Teatro Scolastico
promosso dal Comune di Cesena, dal Teatro Bonci e della Fondazione Banca Popolare di Cesena
Il Premio 2005 è stato assegnato e viene consegnato a NICOLETTA BRASCHI dall’Assessore alla Cultura del Comune di Cesena, Daniele Gualdi e
dal Sindaco del Comune di Cesena Giordano Conti
Seguirà la proiezione del film LA TIGRE E LA NEVE di Roberto Benigni

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti a sedere

Montefiori Cocktail al Diego Fabbri

Da RomagnaOggi:
FORLI’ – Stasera il grande jazz al ”Diego Fabbri” co i Montefiori Cocktail

Martedì 13 dicembre ore 21
Teatro Diego Fabbri Forlì
Biglietti: ingresso intero 13 Euro, ridotto Anziani 11 Euro, Club Giovani e Università 6 Euro
(ingresso gratuito per i Soci Amici dell’Arte)

E si conclude con una festa in onore del saxofonista GERMANO MONTEFIORI, che celebra i suoi settanta anni, cinquanta dei quali trascorsi in musica. A festeggiare la sua intensa e brillante carriera – davvero una vita a tutto sax – i due figli gemelli FRANCESCO e FEDERICO (rispettivamente alle tastiere e al sax-flauto) con una band composta da BRUNO SIGNORINI (voce – contrabbasso), CHRISTIAN SOUILLER (chitarra), GIOVANNI D’ANGELO e LUCIANO VINCENZI (batterie), RENATO MATTARELLI (tastiere) e MARCO BATTISTINI (basso elettrico)

Mercoledì 14 Dicembre il Primo Poetry Slam

Si svolgerà mercoledì 14 dicembre alle 20.45 nella sala Icaro in via di Roma il primo poetry slam forlivese collegato al ciclo di incontri “Occidente nel labirinto”.

Il Poetry Slam è sostanzialmente una gara di poesia in cui diversi poeti leggono sul palco i propri versi e competono tra loro, valutati da una giuria composta estraendo a sorte cinque elementi del pubblico, sotto la direzione del Maestro di cerimonia.
Ma lo slam è poi, in verità, molto di più, è un modo nuovo e assolutamente coinvolgente di proporre la poesia ai giovani, una maniera inedita e rivoluzionaria di ristrutturare i rapporti tra il poeta e il ‘pubblico della poesia’. Lo slam è sport e insieme arte della performance, è poesia sonora, vocale; lungi dall’essere un salto oltre la ‘critica’, lo slam poetry è un invito pressante al pubblico a farsi esso stesso critica viva e dinamica, a giudicare, a scegliere, a superare un atteggiamento spesso tanto passivo quanto condiscendente, e dunque superficiale e fondamentalmente disinteressato, nei confronti della poesia.

Il tema delle poesie è “Una poesia civile”.
Sono previste due categorie. La categoria “aedi” con poeti invitati: i poeti che hanno accettato di parteciparvi sono:
Filippo Amadei, Michele Fabbri, Stefano Leoni, Paolo Pirini, Cristian Pretolani, Luca Savorelli, Vanessa Sorrentino e Marco Viroli.
La categoria “neoteroi” è aperta a tutti coloro che hanno più di 16 anni e si iscriveranno inviando una mail a poetryslamforlivese@katamail.com.
Maggiori informazioni presso il sito http://poetryslamforlivese.vai.li.
La serata sarà condotta da Ilario Gradassi, Manuela Racci e Matteo Zattoni.
Cronometrista ufficiale sarà Gianluca Rivizzigno.
La partecipazione del pubblico, come quella dei poeti, è gratuita.

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