Guerra

Sottoscrizione a favore delle vittime dell’uranio impoverito

Una amica che lavora alla segreteria di Franca Rame, Carlotta, mi spedisce i dettagli di una lodevole iniziativa per cercare dare una mano alle famiglie che stanno subendo i danni dell’uranio impoverito, in silenzio assoluto da parte dei media.

Cari Amici,

ho aperto con 10.000 euro una sottoscrizione a favore delle vittime dell’uranio impoverito, per cercare di intervenire in tempi brevi in aiuto delle famiglie devastate dalla perdita di un congiunto o dalla malattia contratta al rientro di una missione.

Dopo 45 morti e 513 malati ma soprattutto, dopo i silenzi e gli imbarazzi da parte delle istituzioni, proviamo assieme ad arrivare dove le ipocrisie e la mancanza di responsabilità da parte dello Stato non possono.

Tutti i fondi che arriveranno dalla sottoscrizione aperta sui siti www.francarame.it e www.osservatoriomilitare.it (conto corrente postale intestato a FRANCA RAME E CARLOTTA NAO N. 78931730 ABI 7601 CAB 3200 CIN U – IBAN IT 64 U 07601 03200 000078931730 specificando la causale: “Per le vittime dell’uranio impoverito”) saranno destinati a famiglie di militari malati o deceduti che non solo vivono il dramma della perdita del congiunto o delle penose sofferenze, ma che hanno dato fondo a tutte le risorse famigliari per assistere, curare e dare conforto ai propri congiunti. Ci sono famiglie che hanno venduto le case, hanno chiuso le attività, altre ancora che vivono una vita disperata tra ospedali, banche e strozzini.

Non spetta ad un ragazzo di 20 anni decidere se andare o no in un posto o un altro del pianeta, non spetta a lui decidere se la missione è di pace o di guerra, lui ha solo il dovere di servire lo Stato che lo comanda, e il solo diritto di non sentirsi abbandonato dallo Stato.

Credo che la partecipazione alla sottoscrizione, con qualsiasi cifra riteniate opportuna, sia un atto di civiltà verso vittime ignare e inconsapevoli.

Grazie

Franca Rame

Iraq, ammainato il tricolore – LASTAMPA.it

Iraq, ammainato il tricolore – LASTAMPA.it

Il ministro della Difesa Arturo Parisi ha partecipato alla cerimonia

È finita. La bandiera italiana è stata ammainata nella base militare di Camp Mittica, il quartier generale italiano a Nassiriya. Gli ultimi 44 militari, tra bersaglieri e carabinieri, sono ora in viaggio per rientrare in Italia.

Il mio commento su Fassino a Forlì per il 25 Aprile

Questa mattina ero presente alle celebrazioni del Comune per la giornata della liberazione, ed ho ascoltato con attenzione il comizio dell’Onorevole Fassino. Credo che la scelta di fare intervenire un segretario di partito in una giornata importante come questa, ed in particolare alle celebrazioni organizzate dal Comune e dalla Provincia di Forlì-Cesena sia sbagliata. Il ruolo della politica deve rimanere distinto da quello delle istituzioni, ed un comizio congressuale come quello di oggi non dovrebbe trovare spazio in una giornata che celebra la libertà come valore universale.
E’ chiaro che la liberazione è una festa dai fortissimi tratti politici, ma è altrettanto chiaro che questa festa non sia proprietà di un unico partito della coalizione di centro-sinistra.
Venendo ai contenuti del discorso, invece, non mi è piaciuta la dichiarazione della necessità di un revisionismo costituzionale, argomento assai pericoloso in assenza di un consenso molto ampio e di una informazione ed attenzione adeguata da parte di tutti i cittadini. La dichiarazione della necessità di porre fine ai conflitti armati ed il richiamo all’articolo 11 della costituzione che afferma il ripudio alla guerra sono parole private dai fatti di parte del loro valore, vista la non determinazione con la quale i DS hanno affrontato il discorso dell’intervento in Iraq e la partecipazione alla guerra anche per mano del precedente governo nazionale.
Bene invece i vari richiami all’importanza dell’Europa, del lavoro come principio fondamentale sul quale si fonda la nostra nazione, al tentativo di revisionismo storico che vuole equiparare chi ha lottato per la libertà con chi era al fianco di un dittatore, pur nel rispetto e nella pietà per ogni caduto.

Peccato, avrei voluto che questo discorso venisse fatto in una occasione diversa, slegata dal contesto istituzionale, perché in questo modo è stato inevitabile un assottigliamento dello spessore politico dell’intervento. Allo stesso tempo si è fatto un uso strumentale di un evento che oggi, forse ancora più di ieri, dovrebbe vederci tutti partecipi, in maniera indipendente dai partiti che rappresentiamo.

60° Anniversario della LIBERAZIONE DI FORLÌ (10-11 Novembre 2004)

Mercoledì 10 novembre 2004
ore 16,00 – Salone Comunale – “I Diari di Antonio Mambelli negli anni di guerra” Relatore dott. Mario Proli in collaborazione con AUSER

Giovedì 11 novembre 2004
ore 16,30 – Salone Comunale – Presentazione volume: “Territori contesi – Guerra antipartigiana e Resistenza nell’Europa nazista”
Interverranno: Nadia Masini Sindaco di Forlì Maurizio Ridolfi Docente dell’Università della Tuscia, Lutz Klinkhammer Docente dell’Istituto Germanico/Università della Tuscia.
Liviana Zanetti Assessore alla Partecipazione Civica

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