Informatica

UE: colpo di mano sui brevetti software?

Just Say No To Software Patents
C’è il rischio serio che il Consiglio dell’Unione Europea approvi, senza discussione, un documento sui brevetti software che renderebbe molto difficile una bocciatura della corrispondente direttiva da parte del Parlamento. Così, nonostante il Parlamento Europeo sia contrario, assieme ad alcuni ministri ed alcuni esperti indipendenti, la direttiva potrebbe passare comunque, grazie alle enormi pressioni da parte delle multinazionali del settore.
Vi consiglio di approfondire il tema sul numero speciale di InterLEX dedicato ai Brevetti Software.

Pericoli Natalizi

Pericoli di Natale - Worm Zafi.d

Attenzione a chi vi spedisce gli auguri di Natale via email, potrebbe essere un malintenzionato oppure un portatore incosciente di malattie digitali!
Come potete vedere dall’immagine, il nuovo Worm Zafi.d vi infetta augurandovi il Buon Natale nella vostra lingua: che carino! Quasi mi dispiace che sia innoquo, per sistemi Linux/Mac.

Tra l’altro, l’iconcina degli auguri pare mostrare chiaramente l’azione del Worm, mentre ce lo mette in quel posto. L’autore è un genio.

State attenti, portatori sani di Windows!

Linux ha meno bug rispetto ai rivali

TuxI ricercatori del settore computer science dell’Università di Stanford hanno fatto uno studio di 4 anni sulle 5,7 milioni di righe di codice sorgente di Linux, ed il risultato di questa analisi è una dimostrazione che questo software libero contiene meno bug e problemi della maggior parte dei software proprietari analoghi. Mentre Linux ha in media 0.17 bug ogni mille righe, i software commerciali come Windows XP ne hanno 20 o 30. Un altro dato importante è la gravità di questi problemi e la rapidità con la quale vengono corretti: lo studio dimostra che in media entrambi questi dati sono a favore del software libero.

Luca Armani cede a titolo gratuito il nome a dominio a Giorgio

Ricordate la vicenda giudiziaria che vedeva il cittadino Luca Armani contro l’SPA Giorgio Armani, accusato di aver utilizzato il nome “armani” per il suo dominio? Su questa storia si era discusso ampiamente, anche qui, perché metteva in gioco i diritti personali e professionali dei piccoli imprenditori contro le grosse multinazionali: Giorgio Armani si voleva appropriare di uno spazio non suo e legittimamente acquisito da altri, denunciando il suo omonimo Luca.

Ebbene, Giorgio ha ottenuto quello che voleva (potevamo scommettere il contrario?) :

La vicenda giudiziaria che vede contrapposti il piccolo imprenditore di Treviglio (Bg) Luca Armani contro Giorgio Armani SpA per la titolarità del nome a dominio “armani.it” non è ancora chiusa. Tuttavia Luca Armani, in forza di una valutazione del tutto personale e meditata nel tempo, ha
“tecnicamente” rinunciato agli atti del giudizio presso la Corte d’Appello di Brescia, notificando tale volontà alla controparte. Ha quindi ceduto a titolo gratuito il nome a dominio alla Giorgio Armani SpA.

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