Informatica

A Modena un concorso per lo sviluppo di software libero

Interessante l’iniziativa netgarage
di Modena. E’ stato indetto un concorso di idee rivolto ai giovani modenesi allo scopo di stimolare sperimentazione e sviluppo di software libero in ambiente linux

Scopo dell’iniziativa è di rendere i giovani informatici protagonisti nella ideazione di software e di ambienti di lavoro (desktop) utilizzabili liberamente da privati, associazioni e, in particolare, da parte di Istituti scolastici e enti pubblici.

I progetti dovranno proporre soluzioni innovative per utilizzare o semplificare l’uso di sistemi linux o di software liberi, secondo queste tipologie di attività:
– Realizzazione di nuovo software o integrazione di software esistente
– Realizzazione di una nuova distribuzione orientata ad uno scopo/contesto (ufficio, casa, scuola, grafica, etc.)
– Integrazione di pacchetti software all’interno di una distribuzione
– Realizzazione di nuovi ambienti grafici (desktop, icone, combinazione di colori, etc.)

RomagnaCamp – Un barcamp in romagna

RomagnaCamp - Un barcamp in romagna

Dal sito del RavennaLug:

Si avvicina l’appuntamento con il RomagnaCamp, il barcamp romagnolo organizzato in collaborazione con Free Software Alliance e RavennaLUG.

Il RomagnaCamp si svolgerà presso il BocaBarranca il 7, 8 e 9 settembre 2007.

I barcamp sono ottime situazioni di scambio culturale durante le quali si possono incontrare decine di appasssionati di tecnologia, nuovi media, comunicazione, informatica e Internet. Sono eventi pubblici e aperti. Tutti i partecipanti sono invitati a partecipare in modo attivo. Si può scegliere se presentare un argomento e/o prendere parte alle conversazioni scaturite dalle presentazioni degli altri partecipanti. A nessuno è concesso il lusso di essere uno spettatore passivo.

Attualmente sono annunciati più di cento partecipanti e sono destinati ad aumentare. Per registrarsi all’evento e prenotare il proprio badge di partecipazione è molto semplice, basta inserire il proprio nome sulla pagine ufficiale del RomagnaCamp.

Iscriviti anche tu e partecipa al RomagnaCamp.

Il pagerank favorisce il peggio del web

Il pagerank è una cifra che viene assegnata da google ad ogni pagina web e corrisponde alla sua importanza su internet. Più è alto questo valore, basato sostanzialmente sui link in ingresso, e più in alto comparirà quella pagina all’interno di una ricerca su google.

Così ogni volta che segnaliamo un fatto sulle nostre pagine web e mettiamo un link di riferimento, diamo a quel link una importanza ed un valore, spesso anche commerciale. Se nel 90% dei casi è un bene, spesso l’operazione è contraria al nostro obiettivo. Prendiamo ad esempio il caso di un politico che dica una cosa che non condividiamo sul suo sito: inserendo un link al suo contenuto gli regaleremo un po’ di autorità che potrebbe aumentare il suo pagerank e quindi la sua visibilità sul web.

Questo sistema favorisce il peggio del web, a scapito dei contenuti migliori. Cerco di spiegarmi meglio: se ad ogni link, indipendentemente dal fatto che sia un collegamento di apprezzamento, approfondimento oppure la segnalazione di una cosa negativa, viene comunque assegnato un valore positivo per il pagerank, chi scrive le più grosse cavolate verrà reso più autorevole dalle centinaia di persone che gli punteranno contro il dito, ma anche il loro link.

Un modo per evitare di assegnare pagerank in un link esiste, ed è l’attributo nofollow. Questo serve per azzerare il contributo che viene dato con il link al quale è assegnato. Ma su cento persone 10 avranno l’accortezza di utilizzarlo solo nei casi specifici di link negativi.

Così il web tende a favorire i contenuti e le discussioni piene di contraddizioni, inesattezze, volgarità, scemenze, perché queste semplicemente divertono e/o generano risposte accese piene di link. Ed i quotidiani online questo lo sanno bene, mettendo in prima pagina articoli privi di importanza, come le ultime dichiarazioni contro i GAY dell’ennesimo leghista.

Servirebbe, come soluzione, un sistema che penalizzi il pagerank di un sito con i giusti pesi, per evitare che diventi uno strumento utilizzato commercialmente.
Se tremila persone sono disposte a perdere una frazione della loro autorità sul web per affermare che quel sito è di poco valore perché contiene, ad esempio, comunicati stampa razzisti, stupidi o offensivi, allora quel sito deve essere penalizzato nelle ricerche, non avvantaggiato perché molti l’hanno linkato in segno di denuncia.

Un sistema per l’assegnazione variabile positiva o negativa di pagerank sarebbe uno strumento eccezionale di democrazia su web. Si potrebbero creare sistemi facili per l’assegnazione di un voto nelle interfacce dei blog per attribuire ad ogni link inserito negli articoli un valore che abbia un peso nell’autorità del sito segnalato.

Non a costo zero, chiaramente: ogni peso attribuito esternamente dovrebbe costare un po’ dell'”autorità” conquistata dall’autore del link, in modo tale che questa operazione venga fatta con giudizio.

Non servirebbe molto, tecnicamente. Solo l’aggiunta di un attributo, del tipo vote="-1", vote="10" o vote ="0", con tutti i valori intermedi da -10 a +10.

Che ne dite, lo chiediamo a google o al w3c?

Nel frattempo possiamo dare un voto nullo ai link peggiori che intendiamo segnalare, inserendo l’attributo rel="nofollow". Non sarà negativo, ma almeno non avremo contribuito a dare importanza alla pagina web che intendiamo criticare.

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