Musica

Last.fm – Scoprire musica che potrebbe piacerti

Anche se in ritardo rispetto a molti altri sul web voglio segnalare un software libero, Last.fm, che permette di ascoltare musica cercandola attraverso parole chiave e generi musicali. Dopo un po’ che si usa il programma e si segnalano le proprie canzoni preferite il programma segnala i propri “vicini”, gente che condivide più o meno le nostre stesse passioni musicali e certamente potrebbe consigliare qualcosa di interessante. Oltre a questo per ogni brano che si ascolta vengono segnalati i gruppi simili e le parole chiave che lo contraddistinguono, permettendo all’utente di scoprire gruppi sconosciuti ma aderenti ai propri gusti. Da provare.

Se volete aggiungermi come amico, il mio nome utente è aronchi ed il mio profilo è disponibile all’indirizzo http://www.last.fm/user/aronchi/

Abbassa la musica – Iniziativa per ridurre il costo dei CD musicali

Trovo che l’iniziativa dell’On. Poletti dei Verdi di invitare il Governo a ridurre l’IVA dei CD musicali al 4%, al pari dei libri, sia lodevole ma un po’ anacronistica.

Prima di tutto i Compact Disc non sono attualmente l’unico modo per distribuire contenuti musicali, e sicuramente non il più moderno. Limitare questo provvedimento solamente ai CD non ha molto senso, anche perché sarebbe meglio per tutti che la vendita online e l’uso dei lettori portatili con memoria si diffondessero maggiormente ed in maniera legale.

L’inoltre avrei legato questa proposta ad un accordo con tutti i produttori: non è giusto che sia solo lo Stato a fare lo sforzo per ridurre il costo, anche loro dovrebbero fare la loro parte per ridurre la spesa finale, dal momento che i margino non sono certamente così limitati da impedirlo.
A mio parere il costo dei pezzi scaricati legalmente su internet è ancora troppo alto: non ci sono mediazioni, non ci sono costi per la distribuzione, la concorrenza è a prezzo zero.

Forse le case discografiche non vedono la rivoluzione che si sta compiendo in questo settore, così come in quello della distribuzione dei film e dei video, e preferiscono mungere gli utenti finché possono, minacciandoli piuttosto che proponendo loro una alternativa sensata alla distribuzione illegale.

Allora sì, avrei ridotto al 4% l’IVA per tutti i contenuti digitali culturali (video, audio, e-book), a patto che i distributori garantiscano che una canzone scaricata possa costare meno di un caffé, un video meno di una pasta + cappuccino, un libro meno di un caffé ogni 100 pagine.
Così si ridurrebbero sensibilmente i prezzi per l’utente finale, garantendo che l’eliminazione del 16% di tasse non venga mangiato nel giro di un anno da altrettanti aumenti da parte dei produttori-distributori, e contribuendo ad un incremento della distribuzione di contenuti culturali, un bene per il Paese.

Un provvedimento di questo tipo probabilmente porterebbe in Italia diversi distributori di contenuti online, forse aumentando le entrate per lo Stato invece di diminuirle.

Stop the war festival

volantino della manifestazione STOP THE WAR FESTIVALIl 16 di Settembre a Bertinoro presso l’area Montemaggio si terrà il primo “stop the war Festival”. Il costo dell’ingresso sarà di 5 euro ed il ricavato sarà devoluto in beneficienza dalle associazioni partecipanti: Emergency, Amnesty International, Avis, Pubblica Assistenza.

Suoneranno diversi gruppi rock, tra i quali i Derozer (special guest), a partire dalle ore 20.45.

Scarica il volantino della manifestazione stop the war festival

Alba jazz sulla spiaggia di Cesenatico

Fra luglio e agosto Cesenatico (FC) propone concerti jazz in riva al mare e musiche con arpa, pianoforte e violino. Sveglia (o ritrovo) alle 6 per un appuntamento e suggestivo:

Domenica 9 luglio, spiaggia di Zadina, “Tolga Trio” gipsy jazz con chitarre e contrabbasso;
Domenica 23 luglio spiaggia di ponente, “Gruppo Ocarinistico Budriese” con “Suoni dalla terracotta”;
Domenica 30 luglio spiaggia dei Diamanti, “La Galopa”, musiche della tradizione popolare romagnola;
Domenica 6 agosto spiaggia di Valverde, “Quartetto Kletz”, viaggio musicale attraverso l’Europa dell’Est;
Mercoledì 16 agosto molo di Levante, “Pinguini Innamorati”, spettacolo in ricordo dello swing italiano

Sulla Serata di James Brown a Forlì

Venerdì scorso sono andato al concerto di James Brown in Piazza Saffi. Un evento straordinario per la nostra città, che ha ospitato uno dei padri del soul ed inventore del funky senza quasi accorgersene. Solo 2000 le persone presenti, con piazza mezza vuota, è il bilancio della serata.

Due batterie, un percussionista, due bassi, tre chitarre, 4 coriste, due sax ed un trombettista, una voce di spalla ed il presentatore, il tutto diretto e sorretto dal mitico James, che con i suoi 73 anni ha una energia da vendere.

Dubito che il bilancio economico della serata sia stato positivo, aggravato inoltre dai precedenti concerti di Garfunkel (andato quasi deserto) e di Burt Bacharach (andato meglio, ma con spettatori insufficienti per l’evento).

Riflettendo sull’organizzazione, a mio parere sarebbe stato meglio differenziare ancora di più l’offerta, pensando alle varie fasce d’età: vista l’inerzia dei forlivesi, poco abituati a concerti importanti, avrei chiamato anche un gruppo che potesse attirare i ragazzi più giovani, come fa radiobruno.

Quattro concerti così vicini tra loro si sono divisi il target locale, dal momento che il prezzo (30€ + diritti di prevendita per ogni concerto) non incentivava ad assistere a tutti e quattro gli eventi di 4Live. Sarebbe stato interessante poter acquistare anche un biglietto unico con uno sconto per chi decideva di fare il poker, credo che diverse persone ne avrebbero approfittato e Forlì avrebbe fatto una figura migliore davanti ad artisti così impoortanti.

Chissà se il concerto di Cocciante andrà meglio, come penso, e se gli organizzatori decideranno di ripetere l’evento, magari con qualche modifica, anche l’anno prossimo.
Altrimenti Forlì avrebbe perso l’ennesima occasione.

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