Year: 2005

Considerazioni sul risultato delle primarie

Le primarie del centro-sinistra sono state un gran successo per la coalizione: più di 4 milioni di persone hanno deciso di votare, pagando almeno un euro, per dare il loro consenso ad uno dei candidati leader per l’Unione.
Il plebiscito di Prodi insegna diverse cose: l’organizzazione dei partiti che lo hanno sostenuto, la grande voglia di unità sentita dai cittadini, il grande dissenso contro l’attuale governo di Berlusconi, delle sue leggi ad personam e delle riforme elettorali tagliate per ottimizzare i risultati a fronte di uno scenario sfavorevole per il centro-destra.
I cattivi risultati di tutti gli altri candidati non sono un cattivo risultato delle espressioni dei vari partiti che li hanno sostenuti, ma un segnale della assoluta necessità di fare fronte comune verso i problemi attuali, senza litigate televisive (vedi la trasmissione Alice della settimana scorsa) tra coloro che insieme dovranno governarci fuori da questa stagnazione politica, prima che economica, che attenaglia tutto il nostro Paese.

Nel contesto il voto per Pecoraro è stato molto più scarso di quello che mi aspettavo, molto al di sotto delle percentuali dei votanti dei Verdi. Questo, secondo il mio parere, è stato causato da molti fattori:
– Le elezioni si fanno per vincere, non per partecipare. Pecoraro invece voleva sostenere Prodi, visto giustamente come il futuro leader che avrà la capacità e l’opportunità di vincere le elezioni
– Pecoraro ed i Verdi sono stati incapaci di farsi sostenere da un movimento lobbystico positivo, costutuito dai cittadini e dalle categorie economiche che possono trarre vantaggio dalle politiche del Sole che Ride (chi coltiva biologico in Italia, chi lavora nel settore delle energie rinnovabili, delle medicine alternative, etc.)
– Con il basso numero di iscritti, i Verdi hanno dimostrato difficoltà nel radunare le persone, come invece hanno saputo fare i grossi partiti storicamente radicati nei territori.
– I Verdi hanno dimostrato di spendere troppe energie per avvicinarsi a movimenti ed associazioni che ne vincolano discorsi e politiche, ma che portano scarsi risultati elettorali a causa della loro natura anti-rappresentativa (come dimostrato dalle velleità arcobaleno pre-primarie e dalla difesa del Candidato senza volto nella trasmissione Alice).

A Forlì il dato è peggiore di quello medio nazionale, a differenza di quanto accade di solito. E’ un segnale che dovremo analizzare e saper interpretare, per migliorare.

Un dato che sarà certamente da tenere presente, quando ci sarà bisogno dei Verdi per risolvere i problemi della nostra città: probabilmente bisognerà uscire dall’idea comune dell’associazione di soccorso ambientale, che aiuta nel momento del bisogno (dal piccolo albero che vogliono tagliare alle grosse battaglie contro politiche energetiche e dei rifiuti), ma che al momento del voto vede scarsi risultati, a differenza di chi fa facile populismo e demagogia.

La soluzione certamente non può stare nell’avvicinarsi alle politiche dei partiti dell’attuale opposizione forlivese, che facendo leva sulle preoccupazioni della gente cercano di attirare consenso, ma che al momento delle decisioni sono sempre poco interessati alle preoccupazioni di cui si fanno ora portavoci. L’esempio delle discussioni sull’inceneritore, nei consigli e nelle commissioni consiliari, è esplicativo: in presenza di pubblico alcuni partiti cambiano radicalmente posizione.

Fino a quando vivremo in una democrazia rappresentativa i Verdi dovranno scegliere se diventare un vero partito, stabilendo linee politiche chiare ed omogenee in tutt’Italia, sulla base di processi democratici interni, o spingersi ulteriormente verso l’associazionismo movimentista.

Stare nel mezzo non porta risultati né all’una né all’altra scelta, e queste primarie ne sono una ulteriore dimostrazione.

Inceneritore di Coriano e protocollo di Kyoto

Il protocollo di Kyoto, a cui l’Italia aderisce, prevede per il 2008 un primo raggiungimento di obiettivi relativo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Tale obiettivo si può raggiugere riducendo le emissioni oppure acquistando ” quote ” di riduzione delle emissioni da chi riesce ad abbattere le proprie al di là dei limiti imposti dal protocollo.
Al momento è stata già creata a Londra una ” Borsa ” che vende tali “quote “; il prezzo attuale di vendita è di 20 euro per tonnellata di emissione di anidride carbonica. L’Italia è molto indietro con la riduzione delle emissioni, e pertanto dal 2008 Aziende e Stato dovranno acquistare ” quote ” di riduzione emissioni.

La nuova linea di incenerimento di Coriano produce presumibilmente 110.000 tonnellate di anidrida carbonica all’anno ( questa è una mia stima, da controllare ); il costo delle ” quote ” necessarie per il rispetto del protocollo di Kyoto sarà pertanto dal 2008 pari a 2.200.000 euro all’anno. Se si considera che il costo dell’ incenerimento, senza contare il costo della riduzione delle emissioni di anidride carbinica, può essere valutato pari a 100 euro per tonnellata di rifiuto incenerito ( stima da controllare ), si vede che la conformità al protocollo di Kyoto produrrà a partire dal 2008 un aumento dei costi dell’incenerimento pari al 20% ( stima da controllare ) .

In conclusione la redditività dell’incenerimento è minore di quanto si potrebbe ritenere, e ciò va valutato nella ri-considerazione ( in base alla nuova Normativa ATI ) della soluzione di smaltimento rifiuti che è, al momento , approvata dalla Provincia.

Enzo Annino

Risultati parziali primarie Forlì

Nel circondario di Forlì (37 seggi) hanno votato 25374 persone, con 25263 voti validi.

Bertinotti 2.860 – 11,32%
Di Pietro 589 – 2,33%
Scalfarotto 112 – 0,44%
Panzino 91 – 0,36%
Pecoraro Scanio 467 – 1,85%
Prodi 20.973 – 83,02%
Mastella 171 – 0,68%

Bianche 47
Nulle 64
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A domani, a freddo, i commenti (voi potete inserire i vostri, nel frattempo).

Primarie Unione 16 Ottobre, presto i risultati

Oggi, domenica 16 Ottobre, ci sono le elezioni primarie per il centro-sinistra. Si vota il leader, si incide sul programma dell’Unione che verrà presentato alle prossime politiche, e si cerca di dare un segnale ad un Governo che sta cambiando la legge elettorale pochissimi mesi dalle elezioni, a colpi di maggioranza.

Io farò lo scrutatore tutto il giorno a Civitella, venite a farmi un saluto!
Abbiamo fatto un grande sforzo per garantire la nostra presenza in quasi tutti i seggi della Provincia, per contribuire alla totale regolarità e correttezza di questa importante consultazione.

Vi invito ancora una volta a fare la vostra parte, con un euroe cinque minuti del vostro tempo potete dare un segnale veramente importante. Prendete la bicicletta, la vostra carta d’identità la tessera elettorale ed i vostri parenti, ricordatelo agli amici con un ultimo SMS o una email, e fate vedere che ci tenete.

La posta in gioco è molto alta, lo sappiamo molto bene.

Airport Extreme Linux Driver

Sembra che abbiano scritto con successo un driver linux per l’Airport Extreme, la scheda wireless dei portatili iBook di nuova generazione, che si basa sul chip Broadcom, per il quale non sono mai state rilasciate le specifiche. A breve, probabilmente, riuscirò a scrivere due righe nel mio iBook G4 Howto su come installare il driver ed utilizzarlo.

Questo chip è presente in queste schede (ma non solo):
AirPort Extreme, TrueMobile 1300 WLAN Mini-PCI Card, Wireless 1350 WLAN Mini-PCI Card, WL-100G, Linksys WMP54G PCI, Belkin F5D7010 54g Wireless Network card, etc.

Se volete scaricarlo, ho pubblicato una copia del driver:
Broadcom 43xx wireless chip linux driver

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