Year: 2007

Il documento della Sinistra di Forlì sul bilancio comunale

Pubblico il documento firmato da Rifondazione Comunista, Verdi e Sinistra Democratica come contributo al dibattito sul bilancio preventivo del Comune per il 2008.

Siamo nella fase di preparazione, discussione e redazione del bilancio comunale per il 2008, ed il piano degli investimenti per il triennio 2008- 2010.

Sono questi, atti fondamentali che devono produrre risposte vere ed efficaci ai bisogni dei cittadini dimostrando che la politica sa misurasi con essi e costruire una progettualità capace di guardare al futuro.

Come tutti sappiamo, il Bilancio Comunale è in concreto legato in gran parte agli investimenti, è il libro dei bisogni e non dei sogni, utile sarebbe una costruzione partecipata dal basso.

La parte riguardante gli investimenti, affronta le esigenze dei cittadini rispetto al modello di città e di società in cui ambirebbero vivere.

In questo decennio, lo scenario che riguarda la vita economico e sociale in Italia si è fatto sempre più critico per le famiglie dei lavoratori e pensionati e la nostra città ne sta risentendo seppure in maniera meno pesante.

Si stanno compiendo scelte importanti che alcuni non vogliono cogliere appieno per il loro valore non solo strategico, ma anche dal punto di vista ambientale.

L’ampliamento delle ZTL, se da un lato è il primo passo in risposta al problema della immissione in atmosfera delle polveri sottili, dall’altro risulta essere il punto di partenza per una città a misura d’uomo e può e deve, rappresentare un rilancio del trasporto pubblico che, in crisi perenne, rappresenta la via utile per affrontare il problema della qualità ambientale.

I progetti messi a punto in questi primi anni di amministrazione devono ancora trovare adeguate risorse a supporto della loro realizzazione, le nuove tecnologie messe a disposizione dalla scienza e dal mercato devono trovare giuste soluzioni e adeguato sostegno economico, la raccolta differenziata con il metodo del porta a porta, non può rimanere a lungo in attesa di sperimentazioni e così per tutti i problemi ambientali e di sviluppo Urbanistico della città.

Per queste ragioni, riteniamo doveroso porre al Sindaco ed alla maggioranza una proposta forte di finanziamento prioritario su:

1. Ambiente
2. Mobilità
3. Politiche per la e la famiglia Casa

Ambiente: aumento e/o predisposizione di capitoli di spesa nell’ambito del contenimento del consumo energetico ed idrico, sostegno economico per la installazione di pannelli solari, caldaie a metano o combustibili alternativi, una politica a supporto dei privati cittadini per la rimozione del cemento amianto oltre a finanziare il programma di bonifica degli edifici pubblici; predisporre un apposito capitolo di bilancio per avviare in concreto la raccolta differenziata attraverso il metodo del porta a porta dei rifiuti urbani.

Mobilità: sostegno alla realizzazione e al completamento delle ZTL, avviare quindi dopo la verifica programmata, nuovi interventi volti a migliorare la viabilità e mettere in sicurezza la mobilità ciclo pedonale con nuovi capitoli di bilancio per dare respiro e vitalità di realizzo a progetti quali il miglioramento della qualità dell’aria, e la crescita come in passato del verde pubblico pro capite disponibile per ogni cittadino; la creazione di posti auto anche nel circondario e nel forese, nelle nuove urbanizzazioni o POC, con particolare riguardo ai portatori di handicap e parcheggi rosa.

Uno degli strumenti che si ritiene valido per superare gran parte dei problemi sopraesposti, viene individuato nel trasporto pubblico.

Si propone la predisposizione di apposito capitolo di bilancio finalizzato al sostegno del mezzo pubblico verso il centro della città al sabato in alternativa alla gratuità dei parcheggi.

La gratuità ventilata, aumenterebbe in maniera esponenziale la presenza di vetture alla ricerca di parcheggi nel centro storico, dequalificandolo con tutte le inevitabili conseguenze dovute alla congestione, emissioni inquinanti, insicurezza, invivibilità.

Gli investimenti in ambito ambientale e per la mobilità sostenibile, sono volani che attivano circuiti virtuosi che producono risorse e prevengono il consolidamento di passività strutturali.

Casa: attivare risorse e progettualità interne all’amministrazione per affrontare il problema della casa.

Evitare di ricorrere ad incarichi professionali esterni.

Incremento dell’edilizia pubblica e revisione dell’edilizia convenzionata sono gli strumenti per avere case a basso costo.

Incremento delle risorse a favore del fondo affitti per favorire i residenti meno abbienti.

Individuare percorsi utili alla costituzione di aggregazioni di cittadini interessati alla creazione di unità immobiliari in autocostruzione.

Le politiche per la casa e le famiglie concorrono a mantenere e consolidare la rete di sostegno sociale che favorisce integrazione nel rispetto della legalità e delle differenze etniche, culturali e di tradizione.

Si propone infine di non optare per il futuro, sulla attivazione di contratti finanziari derivati (swap) tenendo conto fin d’ora di quanto affermato con preoccupazione dalla corte dei conti circa la possibile insostenibilità di tali esposizioni finanziarie, soprattutto a scapito delle gestioni future cui andrebbero scaricati i progressivi maggiori costi.

Rifondazione Comunista Sinistra Europea
Verdi
Sinistra Democratica

Finanziaria: la dichiarazione di voto di Ripamonti per la Sinistra

Natale Ripamonti, senatore dei Verdi, ha fatto la dichiarazione di voto per la Finanziaria a nome di tutta la Sinistra (Verdi, PCDI, PRC e Sinistra Democratica). Ha parlato di finanziaria che farà bene al paese.
Vi allego tutta la dichiarazione di voto, ed il comunicato stampa.

UNA FINANZIARIA CHE FARA’ BENE AL PAESE. LA SINISTRA PARLA UNITA. RIPAMONTI, SPALLATA FALLITA. E’ una manovra ”di equita’, di sviluppo, di tagli significativi ai costi della politica”. Lo sottolinea nella dichiarazione di voto il senatore dei Verdi Natale Ripamonti che in Aula parla non solo a nome del suo gruppo ma anche per Pdci, Prc e Sinistra democratica. ”Dopo la Finanziaria si apre una nuova stagione politica – ha detto Ripamonti – perche’ la spallata e’ fallita”. ”La destra ha parlato di Finanziaria di spesa e invece il dato clamoroso di questa manovra – ha sottolineato ancora Ripamonti – e’ che si interviene in modo importante sui costi della politica come mai si era fatto nella storia degli ultimi anni”. Il senatore sottolinea anche che al Senato ”la manovra e’ stata ulteriormente migliorata e che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna”. Ripamonti ha poi ricordato come l’opposizione abbia piu’ volte detto che sarebbe stato meglio andare ad esercizio provvisorio. ”La destra deve dire al paese che cosa significa esercizio provvisorio: significa – ha evidenziato – non garantire la quattordicesima mensilita’ per le pensioni basse, significa che non c’e’ piu’ la detrazione dell’Ici, che non ci sono gli sconti per gli affitti, che non c’e la riduzione fiscale per le imprese, che torna la scalone Maroni per le pensioni, che non c’e’ la norma per le energie rinnovabili e che non c’e’ la riduzione dei costi della politica. Queste sono le cose che debbono essere dette al Paese. Penso invece che il Paese sia d’accordo con noi. E’ una Finanziaria giusta che fara’ bene al Paese”. leggi il testo della dichiarazione di voto;

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)

dichiarazione di voto

RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Signor Presidente, sono onorato di svolgere la dichiarazione di voto a nome dei senatori di Insieme con l’Unione-Verdi-Comunisti italiani, di Rifondazione Comunista e della Sinistra Democratica. Credo ci saranno altri passaggi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a dimostrazione che è avviato un percorso ed un processo importante non solo per le forze che vi partecipano, ma anche per tutto il sistema politico italiano.

È questa una buona occasione per votare una buona finanziaria. La scommessa della politica economica del Governo è di tenere insieme il risanamento, l’equità e lo sviluppo. Voglio ricordare, signor Presidente, un aspetto di cui non si parla più, di cui probabilmente anche noi ci siamo dimenticati: questa è una finanziaria nella quale non c’è una manovra correttiva, a dimostrazione che i conti pubblici sono a posto e soprattutto che è nella volontà del Governo e della maggioranza di non mettere le mani nelle tasche degli italiani. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE).

Vedete, la destra ha parlato di manovra di spesa: è invece una manovra di equità, indirizzata soprattutto verso i settori sociali più deboli; una manovra di sviluppo per far crescere il Paese attraverso il sostegno alle imprese e soprattutto per aumentare la capacità di spesa dei settori sociali più deboli, che poi incidono maggiormente sull’aumento dei consumi se hanno qualche soldo in più in tasca.

Ripeto, la destra ha parlato di finanziaria di spesa, invece il dato più clamoroso è che si aggrediscono in modo significativo i costi della politica. Voglio ringraziare, a nome di tutti, il senatore Villone, che ha posto con più forza, attraverso i suoi emendamenti questo tema. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE e SDSE). Si tratta di interventi rilevanti come mai si sono realizzati nella storia di questi anni, salvaguardando la partecipazione dal basso, cioè i costi della democrazia, e intervenendo invece in alto sui costi relativi ai parlamentari, sulla composizione del Governo, sugli stipendi altissimi dei dirigenti pubblici, sulla soppressione degli enti inutili, sul riordino degli enti intermedi tra i Comuni e le Province.

È una finanziaria popolare e indirizzata alla sostenibilità, come chiave di uno sviluppo sano, equo, sostenibile e duraturo. In prima lettura, altro dato significativo, l’abbiamo ulteriormente migliorata rispetto alla proposta iniziale, a dimostrazione – io credo – che questa maggioranza sta ritrovando la sua coesione interna, la sua unità, la consapevolezza della sfida alla quale tutti siamo chiamati.

Voglio ricordarne alcuni passaggi. Per il 2008 si prevede un intervento sul fiscal drag a favore dei lavoratori dipendenti. Le maggiori entrate, il cosiddetto tesoretto, del quale si è parlato in queste settimane, è destinato alla riduzione della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti.

Si prevede l’abolizione del ticket (10 euro) sulla diagnostica, per un costo di 834 milioni di euro. Abbiamo trovato una copertura solida, una copertura che funziona. Non capisco perché ci sia stata questa opposizione da parte della destra nei confronti di una misura simile. Non si capisce perché la destra abbia impostato una campagna contro questa iniziativa, che credo vada invece incontro ad un’esigenza del nostro Paese.

Si prevede la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Non è, come si è detto in queste settimane, un regalo a chi entra nella pubblica amministrazione grazie a favori politici. È un atto di giustizia nei confronti di chi, per anni, ha prestato la propria opera, garantendo il funzionamento di uffici e di servizi, assicurando competenze e professionalità.

Si prevede la riforma complessiva, voglio ricordarlo, perché è un altro aspetto importante, del sistema degli incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. L’Italia si mette al pari con l’Europa. L’Italia si avvia su una strada virtuosa e sostenibile che va vista insieme all’eliminazione dei CIP 6, cioè di quegli incentivi che venivano assegnati agli inceneritori per bruciare schifezze e che venivano pagatidai cittadini, attraverso la bolletta elettrica. Uno scandalo che abbiamo cancellato e ora sono finalmente disponibili 600 milioni di euro l’anno per le fonti rinnovabili. Inoltre, c’è la possibilità di avere tariffe più basse per i consumatori.

Abbiamo poi istituito il fondo per l’uranio impoverito, per garantire il riconoscimento al personale militare e civile e gli indennizzi per coloro che si sono ammalati per il contatto con queste sostanze che provocano cancro e infermità. Il fondo è destinato anche alla bonifica dei siti contaminati, come poligoni e mezzi navali utilizzati per il trasporto di questi materiali nocivi per la salute.

Credo siano passaggi importanti, che però dobbiamo confrontare con le proposte che abbiamo sentito in queste settimane, durante l’esame della finanziaria, da parte dell’opposizione, da parte della destra. L’opposizione, bisogna dirlo chiaramente, ha detto che sarebbe stato meglio non far niente, non approvare la finanziaria e andare all’esercizio provvisorio. C’è stata un’intervista autorevole sul “Corriere della sera” dell’ex ministro Tremonti, che ha detto che per l’Italia sarebbe stato meglio andare all’esercizio provvisorio. Lasciamo perdere l’esposizione negativa che potrebbe avere il nostro Paese sui mercati internazionali se noi dovessimo compiere realmente una scelta di questo tipo, ma la destra dovrebbe dire, non soltanto a quest’Aula, ma anche al Paese, cosa significa esercizio provvisorio, cosa significa non approvare questa finanziaria.

Ebbene, significa non garantire la quattordicesima mensilità per le pensioni basse. Significa che non c’è più la detrazione dell’ICI. Significa che non ci sono più i contributi per gli affittuari. Significa che si ritorna allo scalone Maroni il 1° gennaio 2008 e si introduce la pensione a sessant’anni.

Questo significa l’esercizio provvisorio. Significa che non c’è la riduzione della pressione fiscale per le imprese. Significa che non c’è la riduzione dei costi della politica. Significa che non c’è più il fondo di garanzia per chi ha contratto un affitto e lo vede crescere per l’aumento dei tassi di interesse. Questo è ciò che occorre dire al Paese. Se si dicono queste cose al Paese, il Paese capisce la nostra politica, quella attuata da questa maggioranza e da questo Governo. (Applausi dal Gruppo IU-Verdi-Com).

Penso che il Paese sia d’accordo con noi. Questa è una finanziaria giusta che farà bene al Paese. Il nostro è un voto convinto, è uno stimolo al Governo ad andare avanti, perché abbia come riferimento il suo programma e la sua maggioranza. Il Governo non si faccia distrarre dalle maggioranze di nuovo conio o da chi ritiene di essere autosufficiente.

La verità è che dopo la finanziaria si apre una nuova stagione politica, per il centro-sinistra certamente, ma anche per il centro-destra. La spallata è fallita, la campagna acquisti dei senatori è più complicata del previsto e allora c’è stata una reazione – concedetemelo – quasi rabbiosa da parte di Forza Italia. Forza Italia, in particolare, ha drammatizzato lo scontro per tenere viva l’attenzione sulla sua raccolta di firme per votare subito. Se c’è un voto da dare subito è il voto su questa finanziaria perché questo è il nostro impegno per il Paese e il centro-destra deve ridiscutere le modalità e le strategie della sua opposizione e la sua leadership.

Questa è la nuova stagione politica che si apre. Noi siamo pronti, per questo votiamo la finanziaria e diciamo al Governo di andare avanti. (Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com, RC-SE, SDSE, Ulivo e Aut. Congratulazioni).

Tangenziale di Forlì – L’inaugurazione del 1° lotto il 19 Novembre

Il ritrovo alle 11.00 presso la sala convegni della Fiera di Forlì. E’ un primo tratto che si apre alla viabilità cittadina e che fa parte di un sistema, per il quale altri interventi sono in corso di realizzazione, che per dimensioni e per impatto sulla mobilità forlivese non ha eguali.

Si inaugura lunedì 19 novembre, alle 11.00, il 1° lotto della Tangenziale Est di Forlì. Il programma prevede il ritrovo presso la sala convegni della Fiera con l’intervento del Presidente ANAS Pietro Ciucci, del Sindaco Nadia Masini, del Presidente della Regione Vasco Errani, del capo compartimento ANAS dell’Emilia-Romagna Lelio Russo, del Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi e le conclusioni del Vice Ministro Roberto Pinza. Seguirà la benedizione impartita dal Vescovo Mons. Lino Pizzi.

L’INTERVENTO
L’opera rientra nel complesso Sistema Tangenziale di Forlì, che comprende tre progetti coordinati tra loro: la Tangenziale Est, a sua volta divisa in 5 lotti; l’Asse di Arroccamento, a sua volta diviso in 2 lotti e la Tangenziale Ovest.

I BENEFICI
L’intero Sistema Tangenziale si svilupperà per complessivi 27,35 Km e avrà un ruolo insostituibile di alleggerimento del traffico che attualmente grava su Forlì.
In particolare la Tangenziale Est, lunga 17 Km circa, costituirà un asse preferenziale Nord – Sud di collegamento con l’autostrada Bologna-Ancona.
L’apertura al traffico del primo tratto del lotto I consentirà di collegare il traffico proveniente dalla Via Emilia con le zone industriali di Forlì, oltrepassando in maniera diretta la linea ferroviaria Bologna-Ancona. Fondamentale è, infine, il rapporto della nuova infrastruttura con l’ambiente esterno: l’utilizzo di pavimentazioni drenanti e di barriere fonoassorbenti riducono l’impatto della strada con il territorio.

DATI TECNICI
– lunghezza complessiva del tracciato del I lotto: ml. 1.800 dall’incrocio Via Mattei-Via Golfarelli-Via Romagnosi all’attacco con il 2° Lotto.
– lunghezza del tratto oggetto di apertura al traffico: ml 1.300
– sezione stradale costituita da due carreggiate, ognuna con due corsie di marcia da ml. 3,50, spartitraffico centrale di mt. 1,10 e due banchine laterali di ml. 1,75 pavimentate per un totale di ml. 18,60
– larghezza sede pavimentata: ml 18.60

Viadotto Ferrovia: lunghezza 345 m, campate 10
– Sottopasso Viale Roma (S.S.9): lunghezza 75 m

COSTO DELL’OPERA
Costo dell’opera: Euro 30.978.728,61 di cui Euro 23.930.854 per lavori e Euro 7.047.873 per somme a disposizione
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
La Tangenziale Est, lunga 17 Km circa, costituisce un asse preferenziale Sud-Nord, che collega nell’ordine: le zone pedemontane di Predappio, Fiumana e S. Lorenzo, l’ospedale Pierantoni (il più importante della provincia), la Bidentina a livello di Bussecchio, la SS 67 a livello di S.Varano, l’aeroporto “Ridolfi” attualmente fortemente penalizzato dalla collocazione nella rete infrastrutturale, privo di un collegamento rapido con la rete autostradale, la via Emilia, l’area Industriale del Ronco e l’autostrada Bologna-Ancona.
L’intervento relativo al 1° lotto della Tangenziale Est, è stato aggiudicato ad un ATI di cui l’Impresa OBEROSLER di Bolzano è la mandataria.
Il 1° lotto in oggetto si sviluppa per una lunghezza di quasi due chilometri (ml. 1.800,91), con tratti in rilevato, in viadotto e in trincea, dall’incrocio Via Mattei-Via Golfarelli-Via Romagnosi all’attacco con il 2° Lotto..
Ha inizio in corrispondenza di via Mattei dove viene realizzata una rotatoria alla quota stradale attuale e due rampe di collegamento all’asse della tangenziale; il tracciato si sviluppa quindi in rilevato fino alla spalla del viadotto che sovrappassa l’Asse di Arroccamento, la Ferrovia e via Dragoni; si tratta di un viadotto di dieci campate della lunghezza complessiva di 315 metri.
Il lotto prosegue fino ad intersecare Viale Roma, che viene sottopassata realizzando uno svincolo a diamante a quattro rampe. Dal sottopasso di Viale Roma si ritorna alla quota di campagna per collegarsi con il secondo lotto.
Il progetto prevede tre svincoli di cui due definitivi e uno provvisorio per rendere funzionale il Lotto.
I definitivi sono il “Quadrifoglio” che collega la Tangenziale con l’Asse di Arrocamento e quindi la A14 la zona industriale e la viabilità secondaria e “Viale Roma” che collega il traffico di Viale Roma e zone circostanti con la tangenziale.
Il provvisorio è lo svincolo Via Mattei che collega la Tangenziale con l’Asse di Arroccamento e la zona industriale “Coriano” ed è necessario per rendere funzionale il Lotto.

ASSE DI ARROCCAMENTO

S.S. 9 “via Emilia” – Al via anche i lavori di costruzione del 1° lotto e del 2° lotto dell’Asse di Arroccamento lungo il Sistema Tangenziale di Forlì
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Il progetto in argomento è relativo al 1° lotto e al 2° lotto dell’Asse di Arroccamento lungo il Sistema Tangenziale di Forlì” sulla S.S. 9 “Via Emilia”.
L’intervento è stato aggiudicato all’ATI C.M.B. – COOP. MURATORI E BRACC. DI CARPI S.C.A.R.L. – CONS. COOP. CONSORZIO FRA COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORI – COOPERATIVA BRACCIANTI RIMINESE S.C.A.R.L..
Si tratta di una variante della S.S.9 via Emilia della lunghezza complessiva di circa 8 chilometri, che consente di superare il centro abitato a nord della città e l’alleggerimento del traffico cittadino.
L’intervento, suddiviso in due lotti, prevede il collegamento della S.S.9 “Emilia” (all’altezza di Via Virgilio) con il ramo del Sistema Tangenziale di Forlì denominato Tangenziale Est. Il 1° Lotto ed il 1° tronco del 2° Lotto sono il completamento di un tronco entrato in funzione nel 1992 della lunghezza complessiva di circa 5,5 km ed in gestione ANAS e collegano la S.S. 9 Emilia (all’incirca in corrispondenza di Via Virgilio) con la S.S. 67 Ravegnana. L’intervento consiste nella realizzazione di tutte le opere necessarie al raddoppio della carreggiata stradale attualmente esistente.
Il 2° tronco del 2° Lotto consiste, invece in una nuova opera a tutti gli effetti e prevede il collegamento con la Tangenziale Est (1° e 4° Lotto, svincolo a quadrifoglio).
Lungo il tronco 2 del lotto 2 la carreggiata è costituita da due corsie per senso di marcia della larghezza di 3,75 m, banchina della larghezza di 1,75 m e spartitraffico centrale della larghezza di 3,00 m. La larghezza complessiva della sede stradale passa quindi da 18,60 m a 21,50 m.
A circa 350 m dall’inizio del tronco 2 si trova l’imbocco della galleria artificiale con la quale vengono sottopassate nell’ordine Via Ravegnana, via Macero Sauli e via Bertini. La galleria ha una lunghezza di 984 m ed in corrispondenza dei due imbocchi è stata prevista la realizzazione di due svincoli a rotatoria per il raccordo con la viabilità superficiale comunale, lo svincolo di via Ravegnana e quello di via Bertini. Superato lo svincolo di Via Bertini il tracciato sale e procede in rilevato fino allo svincolo con la Tangenziale Est in corrispondenza del quale termina l’intervento.

Svincoli e viabilità secondarie: svincolo con la “via Emilia”, svincolo “Via Monte S. Michele”, svincolo di via Ravegnana, svincolo di via Bertini, intersezione a livelli sfalsati dell’Asse di Arroccamento con la Tangenziale Est.
Opere d’arte principali:
– II progetto comprende le opere d’arte per il al completamento del tratto esistente e la realizzazione completa delle opere del nuovo tracciato. Per completare i primi 5 km circa di tracciato esistente (lotto primo e parte del secondo) dovranno essere realizzate le opere d’arte in affiancamento a quelle oggi esistenti e già in esercizio, destinate ad accogliere la nuova carreggiata in direzione est e di seguito elencate: Sovrappasso di via Paduli, Ponte sul fiume Montone, Cavalcaferrovia, Sovrappasso di via Lughese, Sovrappasso di via Lunga, Sovrappasso di via Trentola, Sovrappasso di via Bengasi, Sovrappasso della Pianta (via Tripoli)
– Lungo il nuovo tracciato (II lotto, tronco secondo) le principali opere d’arte da realizzare interamente risultano essere le seguenti: Galleria artificiale tra via Ravegnana e via Bertini, Ponticello sul Fosso Cerchia, Sovrappasso su via Edison, Rampe d’accesso in viadotto alla Tangenziale Est.

COSTO DELL’INTERVENTO
Il progetto esecutivo dell’intervento in oggetto è stato approvato per un importo complessivo pari a Euro 105.352.795,89, di cui Euro 74.323.436,29 per lavori e Euro 31.029.359,60 per somme a disposizione.

Vittoria sulla class action: è passata l’introduzione al Senato!

Forza Italia e l’opposizione ce l’hanno messa tutta, ma la proposta di introduzione della class-action è passata al Senato!

Sì all’introduzione della class action in Italia. Una norma così importante che passa per un errore del senatore di Forza Italia Roberto Antonione. Il via libera dell’aula di Palazzo Madama arriva dopo una discussione animatissima con 158 sì, 40 no e 116 astenuti.
Sì all’introduzione della class action in Italia – Il Sole 24 ORE

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