Risparmio Energetico

Car Sharing a Forlì

Il WWF, in collaborazione con la cooperativa Agenda 21, ha presentato il proprio progetto di Car Sharing che prevede l’uso di mezzi elettrici condiviso come soluzione al problema del congestionamento del traffico:

CAR SHARING: riunisce i vantaggi della multiproprietà di veicoli alla flessibilità di un noleggio utilizzabile anche solo per tempi molto brevi. Gli utenti interessati si devono abbonare al servizio e possono utilizzarla, su prenotazione, ogni volta ne abbiano bisogno. Dopo averla utilizzata la rimettono a disposizione di altri utenti.

Qui potete scaricare il materiale informativo e trovare i riferimenti per abbonarvi o chiedere altri dettagli sul progetto:
ECOLOGICO SOSTENIBILE CONDIVISO – CAR SHARING WWF
Relazione Progetto Car Sharing

Pannelli solari: nuovi impianti per scuole e strutture sportive

Riporto l’articolo pubblicato dall’Ufficio Stampa del Comune di Forlì

PANNELLI SOLARI: NUOVI IMPIANTI AL SERVIZIO DI SCUOLE PER L’INFANZIA E STRUTTURE SPORTIVE
L’intervento sarà sostenuto da un importo di 178 mila euro. Impianto fotovoltaico anche a servizio del nuovo Gattile comunale.

Energia pulita per la produzione di acqua calda al servizio di scuole per l’infanzia e strutture sportive. La proposta, avanzata dal Comune e sostenuta dal Ministero dell’ambiente, ha ricevuto l’approvazione definitiva della Giunta comunale. Il progetto elaborato dall’area lavori pubblici porterà alla installazione di sette impianti a pannelli solari termici ad integrazione della produzione di acqua calda che saranno messi al servizio delle seguenti strutture: complesso di asili nido “Pimpa, Cucciolo, Kamillo Kromo” (via Salvemini), nido “Le Farfalle” (via Lambertelli), scuola materna “La Betulla” (via La Greca), palestre di “San Martino in strada” (viale dell’Appennino 498) e “F. Viroli” del quartiere Ronco, polisportivi “San Martino in strada” (viale dell’Appennino 657) e “Monti” del quartiere Cava. Gli interventi saranno sostenuti da un investimento complessivo di 178 mila euro, con 43 mila euro ottenuti quale contributo dal Ministero per l’ambiente.
Sempre in materia di approvvigionamento energetico mediante pannelli solari, la Giunta comunale ha dato il via libera alla possibilità di realizzare un impianto fotovoltaico al servizio del nuovo gattile comunale di via Bassetta attraverso un rapporto di sponsorizzazione dell’opera che permetta di coprire i costi dell’impianto e consenta visibilità allo sponsor. L’accordo di collaborazione sarà attivato a seguito di una procedura di evidenza pubblica.

COMUNICATO STAMPA: Approvate dal Consiglio Comunale OdG su Pubblicità Abusiva e Risparmio Energetico

In coda al Consiglio Comunale del 23 Ottobre sono state discussi ed approvati due importanti ordini del giorno con primo firmatario Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi.
Il primo, votato all’unanimità, richiede una stretta dell’Amministrazione Comunale sulle pubblicità abusive distribuite di fianco alle strade, contro il codice della strada. Spesso chi le espone è incurante della sanzione eventualmente pplicata, ed il prezzo elevato del servizio pubblicitario copre di fatto le spese delle multe.
Nella seconda, presentata il giorno del ventesimo anniversario di Chernobyl, si ricordano la strage che secondo le stime del Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro fece 16000 vittime ed i tre referendum abrogativi che vietano l’uso del nucleare in Italia, e si propone un forte impegno sul risparmio e l’efficienza energetica. Per quanto riguarda il Comune di Forlì si è chiesto quasi all’unanimità, con il solo astenuto Bartoletti, un impegno dell’Amministrazione per ridurre gli sprechi energetici anche attraverso le ESCO, aziende che effettuano gli interventi di ristrutturazione pagandosi i costi con i risparmi sulle bollette per un numero fissato di anni. Il Comune, in questo caso, non pagherebbe un euro per questi lavori, che verrebbero ricoperti con le tariffe del gas e dell’elettricità invariate per anni. L’incentivo a queste forme di finanziamento delle opere di ristrutturazione produrrebbe benefici economici locali per il cliente e fornitore, ridurrebbe la nostra dipendenza dai combustibili fossili che importiamo dall’Estero ed avvierebbe un processo virtuoso capace di migliorare salute ed ambiente della città.

Seguono i testi dei due ordini del giorno:

ORDINE DEL GIORNO SULLA PUBBLICITÀ NEL TERRITORIO COMUNALE

Il Consiglio Comunale di Forlì

considerato che

· Il problema della pubblicità esposte in luoghi pubblici e di estrema visibilità da parte degli utenti della rete viaria comunale e provinciale negli ultimi anni ha visto un notevole peggioramento;
· che il codice della strada, articolo 23, vieta la collocazione di insegne, cartelli, manifesti, impianti della pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possono renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione;
· che la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade o in vista di esse è soggetta in ogni caso ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada nel rispetto delle presenti norme. Nell’interno dei centri abitati la competenza è dei comuni salvo il preventivo nulla osta tecnico dell’ente proprietario se la strada e’ statale, regionale o provinciale;
· che in questo momento sono di fatto penalizzate tutte le attività di informazione e di pubblicità rispettose delle norme e dei regolamenti vigenti;

Impegna la Giunta Comunale

· a farsi promotrice di tutte le iniziative di sua competenza finalizzate alla risoluzione del problema delle pubblicità non autorizzate;
· ad utilizzare gli strumenti di informazione a disposizione del Comune per rendere pubblico il quadro normativo in materia;
· a rendere più puntuali i controlli delle autorizzazioni e la loro revisione per evitare il proliferare di pubblicità che compromettano la sicurezza delle strade e l’estetica dell’arredo urbano;
· a comunicare questo Ordine del Giorno ai Comuni della Provincia ed al fine di meglio coordinare e rendere omogenee le varie iniziative che verranno messe in atto per attenuare e risolvere questo problema;

Forlì, 21/12/2005
Firmato
Alessandro Ronchi (Gruppo Verdi)

ORDINE DEL GIORNO NO ALL’ENERGIA NUCLEARE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FORLì
PREMESSO

Che Nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1986 avvenne il più grande disastro nucleare civile della storia, di cui oggi ricorre la triste ricorrenza ventennale
Che a vent’anni dal disastro di Chernobyl i danni alle persone ed all’ambiente sono ancora difficili da calcolare, a causa della mancanza di studi seri che diano una stima a lungo termine; Che solo i morti di tumore secondo il Centro internazionale della ricerca sul cancro sono stati ad oggi sedicimila, cifra secondo alcune organizzazioni internazionali sottostimata e destinata purtroppo a crescere con gli anni;
Che i danni delle radiazioni scaturite dall’esplosione di Chernobyl si ripercuoteranno ancora per decenni, ripresentando modificazioni genetiche per intere generazioni di persone a contatto con le zone contaminate;
Che lo sfruttamento dell’energia nucleare soffre dello stesso problema di approvvigionamento delle risorse necessarie, alla stessa stregua dell’uso dei combustibili fossili, che viene stimato in circa 50 anni a condizione che le richieste annuali non aumentino; Di conseguenza, considerate le scorte disponibili, l’energia nucleare ha meno futuro dell’uso del gas naturale;
Che il costo dell’energia nucleare è elevatissimo, considerati i tempi di realizzazione delle centrali e le spese per la difesa militare di questi obiettivi sensibili;
Che ad oggi non esiste una soluzione concreta per la gestione delle scorie, che presentano gravissimi rischi, altissimi costi ed un enorme potenziale di business per la criminalità organizzata;

CONSIDERATO
Che l’Italia ha deciso già nel 1987, tramite tre referendum abrogativi, di abbandonare l’uso dell’energia nucleare, di chiudere le centrali esistenti e di vietare all’ENEL la partecipazione alla realizzazione di impianti termonucleari all’estero;
CHIEDE
Alla Commissione Europea, che nel ventesimo anniversario dell’incidente di Chernobyl si aumenti l’impegno della comunità internazionale per identificare e monitorare gli effetti a lungo termine del disastro nucleare, ed alleviare la sofferenza di milioni di persone;
Al nuovo Governo Italiano un forte impegno sul fronte del miglioramento dell’efficienza energetica del nostro paese ed allo sfruttamento delle energie rinnovabili in linea con le normative dell’Unione Europea in materia;
IMPEGNA
La Giunta Comunale ed il Sindaco ad attuare provvedimenti straordinari ed azioni strutturali per migliorare l’efficienza energetica degli edifici di proprietà del Comune, proponendo investimenti finanziati anche attraverso le ESCO che permettano di diminuire quantità e costi energetici, assieme alla dipendenza dalla fornitura estera di combustibili fossili;

Firmato
Alessandro Ronchi (Gruppo Verdi)

Efficienza europea nel consumo energetico

Efficienza europea nel consumo energetico

Piano dell’eurogoverno per il risparmio energetico. Abbattere gli sprechi di edifici, trasporti e impianti di produzione elettrica nell’arco di 6 anni. Piebalgs: “Buttiamo via il 20% dell’energia”

La Commissione europea ha presentato il piano d’azione per l’efficienza energetica. Il piano contiene una serie di provvedimenti prioritari che comprendono un’ampia rosa di iniziative finalizzate all’efficienza energetica e all’efficacia economica.

Tra questi figurano interventi per aumentare l’efficienza energetica di elettrodomestici, edifici, trasporti e impianti di produzione di energia. Vengono inoltre proposte nuove norme di efficienza energetica più rigorose, vengono incentivati i servizi energetici e presentati meccanismi specifici di finanziamento a favore di prodotti più efficienti sotto il profilo energetico. La Commissione istituirà inoltre un Patto tra i sindaci delle città europee maggiormente all’avanguardia in questo campo e proporrà un accordo internazionale sull’efficienza energetica.

“Gli europei devono risparmiare energia – è l’invito del Commissario all’Energia, Piebalgs. L’Europa spreca infatti almeno il 20% dell’energia che utilizza. Grazie al risparmio energetico l’Europa contribuirà alla lotta contro i cambiamenti climatici e ridurrà i consumi, che per ora sono in aumento, e la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili da paesi terzi.”

“L’efficienza energetica – continua Piebalgs – è un elemento cruciale per l’Europa: se agiamo adesso, il costo diretto dei nostri consumi energetici potrebbe ridursi di oltre 100 miliardi di euro l’anno entro il 2020 e ogni anno eviteremo di produrre circa 780 milioni di tonnellate di CO2”.

Il piano d’azione, che sarà attuato nell’arco dei prossimi sei anni, è stato presentato dopo l’urgente invito dei capi di Stato e di governo, riunitisi in occasione del Consiglio europeo di primavera di quest’anno, a predisporre una strategia realistica in materia di efficienza energetica. Il governo italiano ha approvato un decreto legislativo che impone efficienza energetica e uso di rinnovabili nelle nuove costruzioni

Il piano punta a eliminare dal mercato i prodotti che consumano troppo e a informare i consumatori sui prodotti più efficienti e per trasformare il mercato rendendolo più efficiente sotto il profilo energetico. Saranno elaborati requisiti minimi di rendimento anche per gli edifici nuovi e ristrutturati e verranno incentivati gli edifici a bassissimo consumo di energia (la cosiddetta “casa passiva”).

Il piano mette in luce come ci siano molte possibilità di ridurre le perdite a livello di generazione, trasmissione e distribuzione dell’elettricità.

Viene presentata anche una rosa completa di misure volte a migliorare l’efficienza energetica nel settore dei trasporti, riconoscendo l’importanza di intervenire sulle abitudini di trasporto dei cittadini.

Il piano d’azione contiene anche una serie di proposte supplementari per sensibilizzare maggiormente i cittadini, attraverso attività di istruzione e formazione. Infine, nel documento viene ribadita l’urgente necessità di affrontare i temi legati all’efficienza energetica a livello globale, nell’ambito di partenariati internazionali.

Una volta messo in atto nella sua integrità, nota ancora Bruxelles, il piano d’azione per l’efficienza energetica potrà aumentare la competitività dell’Unione, migliorare il livello di vita dei suoi cittadini, dare impulso all’occupazione e far aumentare le esportazioni di nuove tecnologie efficienti sotto il profilo energetico.

“A livello individuale, anche piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini di consumo energetico permetteranno di risparmiare denaro, aiutare l’ambiente e fare la nostra parte per realizzare gli obiettivi comuni europei”.

Governo: Nuove norme sul rendimento energetico nell’edilizia

Dalla newsletter del Governo:

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 6 ottobre scorso, ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che modifica alcune parti della normativa in materia di rendimento energetico nell’edilizia. Il provvedimento, che verrà trasmesso al parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti prima del varo definitivo, consente di recepire al meglio
le normative Ue e di innalzare notevolmente l’efficienza energetica degli edifici favorendo anche l’utilizzo di fonti rinnovabili. Queste le principali novità previste.
Dal 1° luglio 2007 scatterà per gli edifici già esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del decreto 192 e cioè l’8 ottobre 2005 l’obbligo del “certificato energetico”, un documento che attesta la capacità di risparmio energetico di un determinato edificio, ma solo nel momento in cui vengono immessi sul mercato immobiliare. Inoltre, dal 1° gennaio 2007 il certificato energetico sarà una condizione indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni. In tutti i nuovi edifici è previsto l’obbligo del solare termico per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda, e di un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita successivamente.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/energia_edilizia/index.html

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