Salute

Beppe Grillo, Dario Fo ed il Clan-Destino riempiono il palafiera

Ruzzante (alias Angelo Beolco)Come ci si aspettava, Beppe Grillo, Dario Fo, Pallante, Tamino e compagnia hanno riempito il Palafiera di Forlì, che ha una capienza di 6500 posti.

Il Clan-Destino ha organizzato un evento al quale molte persone non hanno potuto partecipare, a causa del rapido esaurimento dei posti all’interno.

La serata è stata estremamente piacevole, gli interventi semplici ma azzeccati, il breve pezzo teatrale di Fo da un’opera di Ruzzante (su liberliber trovate gratuitamente alcune sue opere ) è stato forse uno dei punti più alti.

Partecipare alla vita ed alla politica, vivere una vita intensa, essere parte dell’informazione ed informarsi sono le uniche armi contro chi vuole fare della nostra vita una merce di scambio.

Articolo:Influenza aviaria: pandemia, business o entrambi?

Influenza Aviaria - Virus H5N1In uno degli ultimi numeri di Schegge abbiamo parlato di rischio e di percezione del rischio. Dicevamo, ancora lontani dall’allarme di questi ultimi giorni, che le persone si preoccupano per quello che vedono, e solitamente osservano con maggiore attenzione quello che viene fatto loro notare.
L’influenza aviaria ci fornisce, purtroppo, una ulteriore possibilità di riflettere sulle differenze tra la visibilità di un problema e la sua reale consistenza.

I media, d’altra parte, non forniscono un quadro serio della situazione e delle cause che potrebbero scatenare una vera e propria diffusione nell’uomo.
Nei giorni scorsi, infatti, è passata l’informazione errata che per emarginare i rischi della diffusione dell’aviaria è stato introdotto l’obbligo di etichettatura delle carni. In realtà questa nuova regolamentazione ha avuto una gestazione molto più lunga, che deriva non tanto dagli attuali allarmismi, piuttosto dai vantaggi economici che ne derivano per le produzioni locali.
Quella che è una scelta del tutto condivisibile e che se verrà introdotta nella maniera adeguata permetterà una maggiore consapevolezza sulla provenienza del cibo è diventata una pubblicità negativa per le carni avicole.
Quando leggiamo un articolo, dobbiamo sempre chiederci qual’è lo scopo di chi scrive, su quale lato pende tra il fare informazione e la necessità di vendere un prodotto.
Se il prodotto è indipendente dalla qualità dell’informazione, spesso il bisogno di portare a casa uno stipendio prevarica l’etica del comunicatore, e di certo vende di più un falso allarmismo rispetto ad una analisi seria e pacata.

Tornando all’influenza aviaria, bisogna essere consapevoli del fatto che per passare dagli uccelli acquatici, i principali portatori del virus influenzale, all’uomo serve un passaggio intermedio, rappresentato dagli allevamenti dei maiali. In una intervista che ho pubblicato sul mio podcast CopiaCarbone.org∞ Mauro Delogu, ricercatore del Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale dell’Università di Bologna, ci fornisce qualche informazione in più di quelle che ci passano i telegiornali.
Spiega, ad esempio, che si può parlare di pandemia solo quando il virus riesce a mutare ed ad adattarsi particolarmente bene all’uomo, con la possibilità di trasmissione diretta da individuo ad individuo, ed acquisire la possibilità di uccidere le persone, che non possiedono gli anticorpi adatti a difendersi a questa nuova minaccia.
La minaccia di una nuova pandemia non avviene solamente attraverso l’adattamento dei virus animali, ma può anche arrivare dalla mutazione spontanee di virus già presenti nella popolazione umana: attenzione, quindi, all’uso di questo termine.
Mentre ci preoccupiamo troppo di evitare di mangiare la carne di pollo, assolutamente innocua perché sterilizzata, esageriamo nell’acquisto e nell’uso degli antivirali sull’uomo e negli allevamenti, esponendoci a grossi rischi a causa dell’adattamento dei virus alle contromisure preventive.
Questo ovviamente non significa che gli allevamenti intensivi non producano problemi ambientali ed etici, dal momento che gli animali vivono in spazi inferiori ad un foglio A4, ma dal punto di vista della diffusione del virus sono ragionevolmente sicuri.

I produttori dei farmaci e dei vaccini hanno brevettato i loro prodotti, e questo è un altro problema che dovremo affrontare. Se esiste veramente una soluzione al problema, la vendita a costi elevati da parte delle case farmaceutiche dividerà la popolazione mondiale in due grosse classi: chi può permettersi la sicurezza e chi invece non ha i soldi necessari per farlo.
E’ eticamente giusto?
La ricerca privata non è l’unica strada per arrivare ai vaccini, e certamente un governo o una organizzazione sovranazionale avrebbe la capacità ed il dovere di risolvere il problema in maniera tale da garantire un vaccino che sia di pubblico dominio.

Quando una multinazionale può trarre profitto da uno svantaggio diffuso nella popolazione, la nostra preoccupazione dovrebbe accentuarsi notevolmente, nonostante la quasi assoluta mancanza di informazione. Abbiamo già assaggiato più volte le cause del conflitto di interessi tra le major e la popolazione, per esempio nei paesi nei quali è stata privatizzata l’acqua potabile: la gente che ha sete non può permettersi di evitare di acquistare l’acqua per sopravvivere, ed è costretta a pagare più del valore del bene per farlo.

Se qualcuno può trarre grossi vantaggi economici dalla diffusione della pandemia, chi ci assicura che questa non verrà provocata appositamente?

Siamo capaci di inventarci malattie immaginarie, come è accaduto in America con l’ADHD (“Malattia da deficienza di attenzione e iperattività”) che si “cura” con il Metalfenidato (Ritalin) e che crea una dipendenza che spesso sfocia nell’abuso di cocaina, dubito fortemente che eviteremo per questioni etico-morali di favorire la diffusione di un virus dalle potenzialità economiche ancora maggiori.

Incentivi per convertire auto a GPL e Metano

Smog: in arrivo incentivi di 350 euro per convertire auto a GPL e metano. E’ stato infatti firmato, il 19 ottobre scorso a Parma, dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio l’accordo di programma del progetto Carburanti a basso impatto ambientale.
Lo stanziamento anti-smog, complessivamente di 20 milioni di euro, è così ripartito: 15 milioni di euro serviranno per incentivare i cittadini a convertire a GPL e metano i veicoli attualmente alimentati a benzina; 5 milioni di euro sono invece destinati a finanziare gli impianti di rifornimento per le flotte di pubblica utilità. L’accordo prevede che possa accedere al contributo chiunque voglia installare un impianto a GPL o a metano su un veicolo che risulti di proprietà e che sia residente in uno dei Comuni, individuati dalle Regioni e dalle Province autonome, nei quali i livelli di uno o più inquinanti atmosferici eccedano il valore limite. Il contributo è erogato per tutti i veicoli alimentati a benzina immatricolati fra il 1 gennaio 1993 ed il 31 dicembre 2000 appartenenti alle categorie “euro 1” e “euro 2”. L’incentivo previsto per la conversione di veicoli alimentati a benzina è pari a 350 euro, sia nel caso dell’installazione di un impianto di alimentazione a metano che nel caso dell’installazione di un impianto a GPL. Gli incentivi saranno disponibili al termine dell’iter procedurale che dovrebbe concludersi a fine novembre.

CopiaCarbone.org – Influenza aviaria: Intervista a Mauro Delogu

Pubblichiamo una importante intervista a Mauro Delogu, ricercatore del DSPVPA dell’Università di Bologna, da anni impegnato a monitorare i nuovi agenti patogeni in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia. Ci parla delle caratteristiche dell’influenza aviaria, dei rischi che corriamo, della strada che percorre il virus per trasmettersi dalle speci animali selvatiche all’uomo. Partecipa all’intervista con un breve ma significativo intervento anche Claudio Po, del Dipartimento di Sanità Pubblica – Azienda-Usl Città di Bologna.

Dolore e tormento

Non capisco perché quando chiedi ad un dentista se l’operazione che sta compiendo ti procurerà del dolore ti risponde di no, consolandoti affermando che al limite avrai un po’ di tormento, nulla che un farmaco non possa alleviare.

“Ahhh”, rispondo io, pensando che all’“acuto dolore provocato da mali fisici” (cit. Zanichelli) che potrò provare nelle prossime ore.

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