Year: 2003

Earth Blog Summit: il 22/11 ad Ancona siete tutti invitati

Il primo incontro per chi è sensibile alle tematiche ambientali e vuole contribuire a cambiare il sistema. Con testimonianze, denunce, controinformazione e azione di lobby, virtuale e reale. per fare questo cosa c’è di meglio di una rete di blog coordinati e attivi per diffondere campagne e appoggiare azioni della grande rete? Se ne parla all’incontro promosso da Pandemia e dal Fiore del cactus, ad Ancona sabato 22 novembre 2003.

Io ci sarò…e voi? Siete tutti invitati.

I particolari qui.

Brevetti software: I Governi europei rinviano la decisione.

Mi scuso per i disagi tecnici. Stiamo per spostare il blog su un nuovo spazio, con tutti i problemi che questo comporta. Nel frattempo pubblico il comunicato dell’Associazione Software Libero:

BREVETTI SOFTWARE: I GOVERNI EUROPEI RINVIANO LA DECISIONE; I MINISTRI STANCA E BUTTIGLIONE RISPONDONO A BONINO E CAPPATO
Non è stato affrontato, come inizialmente previsto, il tema della brevettabilità del software nel corso del “Consiglio competitività”dell’Unione europea. Nel frattempo, il Ministro per le Politiche Comunitarie, Rocco Buttiglione, ed il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, hanno risposto ad una lettera inviata loro da Emma Bonino e Marco Cappato (Deputati radicali al Parlamento europeo), il 22 ottobre scorso. Bonino e Cappato si erano rivolti ai Ministri italiani competenti per chiedere alla Presidenza di turno italiana di confermare le posizioni espresse dal Parlamento europeo relativamente al testo di Direttiva sulla brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici (rapporto McCarthy). In particolare i Deputati radicali intervenivano a sostegno delle modificha introdotte dal PE perassicurare che i codici dei programmi – al pari delle formule matematiche o, in generale, delle “idee” tradotte in linguaggi -continuino in quanto tali ad essere esclusi, come previsto dalla Convenzione europea sui brevetti, dal campo della brevettabilità. Contestualmente al rinvio della discussione al Consiglio dell’Unione europea, i Ministri Lucio Stanca e Rocco Buttiglione hanno fornito una prima risposta interlocutoria a Bonino e Cappato. Buttiglione nella sua lettera sottolinea come “data la delicatezza del tema vada fatto ogni sforzo per procedere in accordo tra Parlamento e Consiglio e che probabilmente sia utile una pausa di riflessione”; il Ministro aggiunge che “in ogni caso non ritengo che la situazione possa maturare nel corso della Presidenza italiana”. Stanca, d’altra parte afferma che “data la complessità della materia, occorre analizzare con molta attenzione le proposte del Parlamento europeo e valutare l’impatto complessivo di tali proposte sia in relazione al mercato italiano, sia in relazione al processo di innovazione tecnologica”. Dichiarazione di Marco Cappato, deputato europeo radicale:”La Presidenza italiana ha opportunamente scelto di prendere tempo per riflettere ed approfondire il tema. Per parte nostra, utilizzeremo questo tempo per rafforzare e rilanciare la mobilitazione dei rappresentanti di imprese, ma anche di accademici, scienziati ecittadini che a centinaia hanno già in questi giorni deciso di pronunciarsi contro il rischio di brevettabilità delle idee, sottoscrivendo l’appello rivolto al Consiglio dei ministri dell’Unione europea, ai Governi ed ai Parlamentari europei “per proteggerel’innovazione in Europa”. E’ possibile sottoscrivere l’ «Appello alConsiglio dei Ministri Europeo, ai Governi ed ai Parlamentari Europei per proteggere l’innovazione in Europa: no ai brevetti software» al link: http://www.radicalparty.org/swpat/ “Per maggiori informazioni:Ufficio di Marco Cappatotel 0032 2 2847496 mcappato@europarl.eu.int

Elezioni a stelle e strisce (parte seconda)

Le prossime elezioni presidenziali Statunitensi saranno svolte, in larga parte, con il voto elettronico.
La gestione ‘tecnica’ sarà affidata a società private, l’hardware e il software sarà fornito principalmente da società private come Diebold, ES&S e Sequoia.
Anche se i singoli Stati richiedono il rispetto degli standard di sicurezza minimi preparati dal Governo Federale degli Stati Uniti, non è assolutamente certo né verificabile che ciò avvenga, anzi i rischi del voto elettronico sono sempre più temuti e documentati.
Esiste un numero veramente cospicuo di siti che si occupano di sensibilizzare gli elettori circa questi problemi; per tendere a una vera democrazia occorrono libere elezioni ma (oltre una vera partecipazione, una libera informazione ecc.) anche scrutini certi e verificabili.

Nel libro Votescam: The Stealing of America James e Kenneth Collier elencano minuziosamente le frodi elettorali degli ultimi 25 anni. Gli autori non si occupano solo di voto elettronico ma è una ricerca a tutto campo, disponibile in rete.

David Dill è professore universitario all’Università di Stanford e mette in guardia dai rischi del voto elettronico:
Chi controlla le macchine controlla anche il voto.
I programmi possono contenere codici nascosti che possono raggirare anche le più oneste commissioni elettorali.
Software o hardware difettoso possono decidere la sorte di un’elezione.
Gli Stati che gestiscono le elezioni non sono realmente coscienti di questi problemi.
Riconteggi manuali sono difficilmente gestibili.
La Help America Vote Act (HAVA), legge fatta in fretta e furia dopo le elezioni della Florida nel 2000 non garantisce la necessaria sicurezza perché un riconteggio delle schede sarebbe inaffidabile.

Rebecca Mercuri è la principale esperta indipendente sulla tecnologia del voto elettronico, il suo sito web contiene informazioni precise sulla mancanza di sicurezza e sugli errori informatici che contraddistinguono il gruppo attuale di sistemi di voto elettronico.
Inoltre rileva come le società come Diebold, ES&S e Sequoia, che costruiscono le macchine e forniscono i software assumono semplicemente un atteggiamento alla “fidati”.
Queste industrie tra l’altro stanno anche venendo smascherate clamorosamente:
hacker penetrati nei siti ftp della Diebold hanno trafugato documenti e prove dove si dimostra che i dirigenti pur consci dei bachi dei propri prodotti hanno continuato a venderli tranquillamente ai propri clienti-Stati. In base a questo gli studenti del Swarthmore College in Pennsylvania hanno avviato una campagna di protesta. La vicenda è di attualità anche in Italia

Bev Harris è una simpatica signora che mette a disposizione in rete un altro libro fondamentale.
Questo è un ‘copia e incolla’ da un messaggio in rete che prende spunto da un episodio del suo libro:
“Chuck Hagel partecipò per la prima volta alle elezioni al Senato degli Stati Uniti in Nebraska nel 1996. Le macchine per il voto elettronico appartenenti alla Election Systems & Software (ES&S) riportarono che ebbe delle vittorie senza precedenti sia alle elezioni primarie che a quelle generali. La sua vittoria del 1996 fu considerata uno dei più grandi risultati a sorpresa di quelle elezioni. Era il primo Repubblicano a vincere una campagna senatoriale in Nebraska in 24 anni e vinse praticamente in qualsiasi gruppo demografico, comprese molte comunità in larga parte nere che prima di allora non avevano mai votato Repubblicano.
Sei anni dopo Hagel partecipò di nuovo contro il democratico Charlie Matulka nel 2002, e vinse con una valanga di voti. Fu rieletto per il secondo mandato con l’83% dei voti: la più grande vittoria elettorale nella storia del Nebraska. Ancora una volta, i voti furono contati dalla ES&S, ormai la più grande società di macchine per il voto in America.
Mentre queste vittorie potevano essere licenziate semplicemente come un inaspettato successo Repubblicano, un articolo del gennaio 2003 sul giornale indipendente di Washington The Hill rivelava dettagli interessanti sugli investimenti finanziari di Hagel gettando una luce differente sul suo successo elettorale. Chuck Hagel fu l’amministratore delegato della ES&S (allora AIS) fino al 1995 ed è ancora uno dei più importanti azionisti della casa madre della ES&S, la McCarthy & Company. Hagel si dimise dall’incarico di amministratore delegato della ES&S per partecipare alle elezioni e da quello di presidente della casa madre McCarthy &Company (della quale rimane uno dei più importanti investitori) dopo la sua elezione.”

Per verificare l’attendibilità della fonte si può partire da qui o dall’articolo del giornale The Hill.

Non mi prolungo sui mille altri casi paradossali o grotteschi; le vicende americane sono un punto di partenza per ragionare sul VOTO ELETTRONICO e i suoi rischi.
Non esistono sistemi informatici inviolabili a chi li gestisce, potrebbe essere possibile, quindi, modificare i risultati delle votazioni.
Se ad ogni elettore si rilasciasse una prova certa del suo voto, oppure ogni elettore facesse uso di smart-card personale si violerebbe la segretezza del voto.
Con le attuali procedure elettorali, in Italia, si può in qualunque momento procedere ad un ri-conteggio dei dati elettorali, per verifiche ulteriori sulle schede elettorali. Se gli archivi saranno solo informatici un controllo successivo nel tempo sarà sostanzialmente vano; come ri-conteggiare i voti dai verbali della commissione elettorale senza la possibilità di accesso alle schede con i voti espressi.
A nessuno, giustamente, è mai venuto in mente di criticare l’imparzialità del meccanismo in vigore in Italia; è gestito dal Ministero dell’Interno, una Pubblica Amministrazione e non un’azienda privata.
Chi si lamenta della lentezza del responso definitivo dei risultati elettorali baratta qualche ora del suo tempo con un legittimo controllo democratico delle procedure elettorali.

Convegno: ‘Le nuove recinzioni della vita: brevetti, monopoli, multinazionali’

Convegno: ‘Le nuove recinzioni della vita: brevetti, monopoli, multinazionali’

Milano, 8 novembre 2003
Il convegno è proposto nell’ambito delle attività per il bando di concorso sui brevetti, promosso dall’Associazione Culturale Punto Rosso e dal Circolo Culturale Palazzo Cattaneo (il cui regolamento è possibile consultare nel sito www.puntorosso.it).
Più in generale la proposta rientra nelle attività di ricerca e di elaborazione culturale del movimento per le alternative al sistema dominante, per le alternative alla privatizzazione del sapere e della conoscenza, alla brevettazione e alle politiche del Wto, degli Usa e dell’Europa.
Al convegno parteciperanno Vandana Shiva, Samir Amin, Riccardo Petrella e altri studiosi e attivisti del movimento.

Le nuove recinzioni della vita: brevetti, monopoli, multinazionali le alternative alla privatizzazione del mondo

Milano – Sabato 8 novembre 2003
Camera del lavoro – C.so Porta Vittoria 43, ore 9.30 – 13.30

Prima sessione:
Le conseguenze sociali ed economiche dei brevetti e le alternative

il contesto
SAMIR AMIN (dir. Forum du Tiers Monde, pres. Forum Mondiale delle Alternative)
Il capitalismo contemporaneo, i monopoli, le multinazionali e le privatizzazioni

RICCARDO PETRELLA (Univ. di Lovanio, Segr. Contratto Mondiale Acqua)
La mercificazione della conoscenza

relazione
VANDANA SHIVA (direttrice Research Foundation for Science, Tecnology and Ecology)
I brevetti, il Wto e la privatizzazione del vivente: le conseguenze sul Sud del mondo
comunicazioni

VITTORIO AGNOLETTO (Cons. Int. Fsm)
I brevetti ed il diritto alla salute

NICOLA NICOLOSI (segreteria Cgil Lombardia)
I monopoli della conoscenza e il declino industriale italiano

GIORGIO CREMASCHI (segr. nazionale Fiom)
Le conseguenze dei brevetti e dei monopoli sul lavoro

GIANNI TAMINO (Università di Padova)
Brevetti, biotecnologie e privatizzazione del genoma umano

Ore 14.30-19.00
Seconda sessione:
La riforma della brevettabilità. Il monopolio brevettuale e altre forme di remunerazione

BENEDETTO VECCHI (Il Manifesto)
La proprietà privata nell’epoca del postfordismo come appropriazione di conoscenze prodotte collettivamente

ANDREA FUMAGALLI (Università di Pavia)
Saperi collettivi e proprietà intellettuale. Le alternative

Video-intervista a RICHARD STALLMAN (Free Software Foundation)
ARTURO DI CORINTO (Università di Roma)

La Rete e la libera circolazione della conoscenza. Il movimento per il software libero.
Interventi previsti di IVAN VERGA (Ass. Verdi Ambiente Società),
ROBERTO BRAMBILLA (Rete di Lilliput),
GIANCARLO ZINONI (Attac) e altri in via di definizione.
Conclusioni di VANDANA SHIVA

L’equita’ in mostra ad Ancona

Eco&Equo nasce il 20 novembre prossimo ad Ancona. Si parla e si esponde sul tema dell’equità dello sviluppo e del commercio insieme alla diffusione di pratiche e politiche meno insostenibili per il nostro pianeta.

Numerosi i convegni di rilievo, non ancora ad oggi presenti sul sito della fiera. Vi svelo in anteprima (ne sono coinvolto in prima persona) i temi: acqua, petrolio, commercio equo, OGM, agricoltura biologica.

Chi vuole visitare la fiera ha tutti gli elementi sul sito e l’ingresso libero a richiesta. Mandate pure un email o lasciate un commento con un vostro recapito telematico ;-) Sponsor: WWF Italia.

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