Rossi

Se hai una idea geniale

Mi ha appena scritto, tramite il blog, una persona che dice di aver brevettato una moto che fa 500km con 1€ di corrente. Purtroppo, dice, non l’ha aiutato nessuno.

Dubito sempre delle bacchette magiche, però se posso non nego a nessuno una spiegazione migliore. Provando a rispondere, l’indirizzo email fornito era sbagliato ed inesistente.

Promemoria per i prossimi: se hai una idea geniale, ma non riesci a scrivere l’indirizzo email quando cerchi di diffonderla, probabilmente il complotto che impedisce al mondo di conoscerla sei tu.

Buon Anno!

Happy Party People Toasting Cheers Holding Champagne Glasses free creative commons

Ti auguro sinceramente di trascorrere un 2011 bellissimo, specialmente se hai deciso di non bombardare i vicini e terrorizzare i loro animali con dei petardi.

Spegnerò il mio telefono molto prima della mezzanotte, affinché i tentativi di svuotare gli abbonamenti natalizi di SMS non mi rovinino il brindisi.

Se accetti un consiglio, fai altrettanto: tanti messaggi tutti uguali non ti avvicineranno di certo agli amici e parenti che non hai a fianco.

Nella letterina dei desideri per il prossimo anno metterei un po’ più di speranza ed un bel grappolo di fiducia. E’ da un po’ che ne scarseggia e sono sicuro che con un pizzico in più di questi due ingredienti questo posto sarebbe migliore.

Il rischio per la salute dei body scanner

In questi giorni non si fa altro che parlare della proposta di sostituire i metal detector degli aeroporti con i body scanner, dei dispositivi che sbirciano sotto i vestiti alla ricerca di materiale nascosto e potenzialmente pericoloso. Si è detto tanto sulla privacy, che tutto ad un tratto è meno importante della sicurezza e poco importa, evidentemente, che le stesse voci pochi mesi fa hanno affermato l’esatto contrario sulle intercettazioni telefoniche.

Poco è stato detto, invece, sui potenziali rischi per la salute di queste macchine, e quel poco è quantomeno approssimativo. Dopo aver sentito ad un tg nazionale che sarebbero 10’000 volte meno impattanti di un cellulare, ho chiesto a Gianni, un esperto, nei commenti ad un altro thread.

Le conclusioni sono abbastanza importanti ed ho deciso di farne un articolo, che vi prego di divulgare.

Dal sito di un produttore di body scanner (http://www.xscann.com/xscann_safety.htm) scopro che una scansione sottopone ad una dose pari a 0,0053 mSv (lasciamo perdere che è un dato inverosimilmente basso, teniamocelo…)
ho cercato un po’ di statistica su quante persone viaggiano in aereo tutti i giorni nel mondo. trovato dato pari a 1,5-2 milioni in stati uniti e 4,5 milioni nel mondo. le fonti non sono autorevolissime, ma stiamo sull’idea di un ordine di grandezza di 1 milione di passeggeri al giorno, ipotizzando che i body scanner diventino una prassi mondiale.
Ricordando che il rischio di incidenza patogena letale da esposizione a raggi x è di 5/100.000 per ogni mSv, abbiamo:
0,0053 x 5/100.000 x 1.000.000 = 0,265 morti/giorno (nella vita per patologia radioindotta dalla singola scansione), ovvero (facendo l’inverso) circa un morto ogni quattro giorni, ovvero 97 morti l’anno (di più nei bisestili).

Questo è il conto che va fatto e questo è il dato che va confrontato con la mortalità dovuta a eventi terroristici.

Teniamo conto che:
1. l’ipotesi che tutti i passeggeri del mondo vadano sotto body scanner è descrittiva delle intenzioni, mi auguro non dei fatti
2. quando si parla di morti, si intende numero di persone di cui non si garantisce la sopravvivenza, ovvero il dato è cautelativo, come SI FA sempre in radioprotezione (ex legge)
3. ciò di cui non si parla mai quando si dice che danno pochissima dose è che la si darà a tantissima gente
4. la dose che assorbira un ciccione, uno smilzo, un vecchio, un bimbo o una donna incinta (e quindi il feto) sono mooolto diverse e impossibile da rappresentarsi con quello squallido 0,0053.. ah, per inciso, le radiazioni sono ovviamente impietose nei confronti di bimbi e feti.
per capirsi e per dare autorevolezza a quanto appena scritto, in pratica a questo serve il mio lavoro.

Questo, tra le altre cose, smentisce la dichiarazione che confrontava con i cellulari: se fosse vera, con 3 telefonate al cellulare saremmo tutti temporaneamente sterili.

Considerazione personale: se anche prendessimo per buoni i dati dell’azienda produttrice, cosa ovviamente tutta da verificare, avremmo una incidenza di mortalità di un centinaio di persone l’anno.

Quindi la proposta dei body scanner non vale nemmeno col pretesto della tanto millantata maggiore sicurezza, dal momento che per pareggiare i conti i terroristi dovrebbero far esplodere almeno un aereo tutti gli anni.

Per non parlare, poi, delle patologie meno gravi delle quali non abbiamo nemmeno tentato un rapido calcolo.

Aeroporto di Forlì: altri 6 milioni di euro di debiti

Ogni anno il debito dell’aeroporto Ridolfi di Forlì aumenta. In Consiglio verrà portata la richiesta di un ripiano di 6 milioni di euro, ai quali seguiranno 9 milioni che in teoria dovrebbero mettere i privati. In Commissione, oltre a ribadire la mia contrarietà al continuo aumento della spesa, ho chiesto chi metterà quella quota se i privati non decideranno di investire, e non ho ricevuto risposta.

Data l’impossibilità di un guadagno per un aeroporto, i privati potrebbero essere interessati solo in un quadro che li veda protagonisti nella trasformazione urbanistica di tutto il territorio adiacente, ora quasi tutto privo di costruzioni. Vale la pena continuare con questo sfruttamento del territorio, senza pensare alle costruzioni invendute e sfitte che già prendono polvere nella nostra città?

Il business plan prevede nei prossimi anni 40 milioni di investimenti, fino ad arrivare a 100 milioni per i prossimi 40 anni.
Il tutto senza un accordo regionale con gli aeroporti di Bologna e Rimini, che continuano a fare la gara tra loro per rubarsi passeggeri (a danno della collettività, visto che sono tutti pubblici), prevedendo l’esternalizzazione ai privati degli utili e l’assunzione di tutti i debiti da parte del pubblico.

Ogni anno questo debito aumenta, nel 2008 erano 4 milioni, nel 2007 3,5 milioni, nel 2005 un milione.

Al contrario di quanto veniva detto, come denunciavamo anni fa con l’aumentare dei passeggeri aumentano anche i debiti, fino ad arrivare ad una situazione insostenibile per il Comune, rimasto isolato anche rispetto ai comuni limitrofi che beneficiano della struttura senza accollarsene le spese.

Provate a dividere per il numero dei cittadini di Forlì queste spese, e pensare se non sia più conveniente fare altro (investendo magari su qualcosa di più redditizio) o diminuire di queste quote le tariffe comunali.

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