Month: Novembre 2005

Comune Aperto: l’incenerimento del dibattito

Pubblico in anteprima l’articolo che comparirà nel prossimo numero di Comune Aperto, il periodico redatto dal Comune di Forlì ed inviato a tutti i cittadini.

Mentre scrivo questo articolo si è avviato un percorso di confronto con la cittadinanza sul problema dell’incenerimento dei rifiuti e della loro gestione. Un ciclo di assemblee pubbliche che toccano tutte le circoscrizioni sulla questione più discussa in questo primo anno e mezzo di nuova amministrazione.

Questi incontri avvengono dopo la presentazione delle centinaia di firme dei medici di Forlì contrari all’impianto, dopo il dibattito pubblico al Palafiera con Grillo e Fo, e dopo la raccolta di più di 17’000 firme a favore di una diversa gestione dei rifiuti.

Mentre in città, quindi, si discuteva e si richiedeva da più fronti uno studio approfondito di tecnologie innovative, l’iter dei nuovi impianti non si è fermato, scavalcando anche un importante documento firmato da tutti i capigruppo di maggioranza, voluto e promosso dal Gruppo Consiliare dei Verdi. Il documento, reso pubblico nel Settembre del 2004, richiedeva una discussione tramite Agenda 21 del piano di gestione dei rifiuti, che doveva essere approvato prima di ogni ulteriore autorizzazione. Come è noto questo non è stato fatto e gli iter autorizzativi sono andati avanti senza un adeguato controllo politico, ignorando il risultato delle assemblee pubbliche effettuate in Provincia.

Allo stesso modo è stato ignorato il parere contrario dell’AUSL e del Comune, dato in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, basato sulla considerazione che il nuovo impianto è peggiorativo rispetto al precedente riguardo le emissioni pericolose per la salute dei forlivesi. I paragoni alle automobili catalitiche, quindi, sono assolutamente fuoriluogo e vengono espresse in malafede o nella assoluta ignoranza della documentazione di VIA.
Durante la prima assemblea pubblica è stato presentato un documento congiunto firmato da diverse associazioni e partiti, che chiede di mettere in pausa gli iter dei nuovi impianti di incenerimento, per aprire un vero percorso di partecipazione democratica. Il documento completo si può trovare anche sul mio sito, www.alessandroronchi.net, dove mantengo anche tutta la documentazione relativa all’iter dell’impianto di Hera e del Piano dei Rifiuti Provinciale.

Una soluzione a questo problema, quindi, è possibile: visto che non siamo in emergenza rifiuti e non corriamo il rischio di entrarvi, possiamo fermarci sul fronte della costruzione dei nuovi impianti, fare studi di fattibilità seri sui metodi alternativi, aprire un tavolo tecnico e politico di confronto che soddisfi pienamente le pratiche dei processi partecipativi.

Abbiamo vicino a casa la dimostrazione che quello che chiediamo è possibile, anche con Hera: a Monteveglio, un Comune della Provincia di Bologna, a soli tre mesi dall’introduzione del porta a porta si è ridotta del 35% la produzione di rifiuti, arrivando al 62% di raccolta differenziata. Il costo totale dello smaltimento è stato di circa 573 mila euro, contro i 609 mila del sistema dei cassonetti.

Il problema, quindi, non ha solamente aspetti sanitari, certamente fondamentali, ma anche economici ed energetici. In questo momento di crisi non possiamo considerare rifiuto quello che è ancora materia prima, o arriverà il momento nel quale sarà difficile riprendere in mano il problema e la programmazione.

Vogliamo il nostro parco

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna sta vivendo un periodo di grave crisi a seguito del commissariamento ministeriale.

Questa crisi riteniamo abbia però radici più profonde, ereditate anche dalla passata gestione:
la rete con le altre aree protette regionali, nazionali ed europee deve ancora svilupparsi superando la semplice concertazione con gli enti locali;
il ritardo dell’ampliamento del parco verso le foreste demaniali e le attività agrituristiche;
i percorsi di valorizzazione dei prodotti del parco attraverso una promozione di livello europeo devono ancora diventare obiettivi strategici.
Il dibattito sul Parco deve ripartire dalla consapevolezza che i nuovi amministratori devono essere scelti fra chi crede nei principi della protezione della natura e nell’integrazione delle aree protette attraverso le reti ecologiche.

Discuteranno di questo tema martedì 22 novembre 2005, Ore 17:00 – Sala ex -Consiglio Provincia di Forlì – Cesena, Piazza Morgagni n. 9 Forlì:

Prof. ANDREA MARTINI docente Facoltà di Agraria dell’Università Studi di Firenze, membro della Consulta Aree Protette e Biodiversità della Regione Toscana
Dott. JACOPO SIMONETTA membro del Consiglio Direttivo del Parco Regionale delle Alpi Apuane
CONTI ALBERTO WWF Forlì
BRIGIDI STEFANO Capogruppo Verdi Consiglio Provinciale di Forlì Cesena
LINO ZANICHELLI Assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna

Coordina i lavori il Dott. ALBERTO DI CINTIO Portavoce Verdi Europa

Hanno garantito la loro presenza
Riguzzi Roberto Assessore Provincia di Forlì Cesena
Romani Cesare Assessore Provincia di Rimini
Gobbi Luciano Assessore Provincia di Reggio Emilia
Gambini Michele Assessore Comune di Pesaro

In collaborazione con
WWF Sez. di Forlì e Cesena, LIPU Delegazione Provinciale di
Forlì Cesena, Ass. I MEANDRI, Associazione Italiana per la WILDERNESS Sez.
Romagnola, AMICI DELLA TERRA della TOSCANA, Associazione VERDI AMBIENTE E
SOCIETA’ della Toscana.

INIZIATIVA PROMOSSA DAL GRUPPO CONSILIARE VERDI – PROVINCIA DI FORLI’ –
CESENA E DA VERDI EUROPA

Celestino, i Templari, la Basilica di Collemaggio, segreti e misteri degli antichi costruttori.

Con Maria Grazia Lopardi ricercatrice e autrice dei libri: “Il Collemagico di Celestino” – “I Templari e il Collemagico di Celestino” – Notre Dame di Collemaggio – Conoscenze e misteri degli antichi costruttori” – “La presenza – Celestino ed il tesoro dei Templari”.

La conferenza si terrà Sabato 19 Novembre ore 20,30 presso Momenti in Armonia – Via Palazzola 981

Assemblea pubblica e documento congiunto per una corretta politica dei rifiuti

Questa sera si è tenuta in circoscrizione 3 una importante assemblea pubblica sulla questione dei rifiuti. In questa occasione alcuni partiti ed associazioni hanno presentato al Sindaco ed ai presenti un documento congiunto per una corretta politica di gestione dei rifiuti, che allego in calce.
Nel mio intervento, successivo alla presentazione, ho cercato di spostare il problema dal livello tecnico ad uno più prettamente politico, perché i presenti erano preparati e non potevamo perdere tempo in sterili presentazioni, dal momento che i dati che confermano le problematicità dell’impianto sono ormai noti a chi vuole ascoltare.

Ho rimarcato il problema delle tariffe, che prevederanno un aumento nonostante si dica che quella dell’incenerimento sia la gestione più economica, citando i CIP6, i certificati verdi e le future misure per il soddisfacimento dei limiti imposti dal protocollo di Kyoto.

Ho detto che ARPA ed AUSL, dicendo che non ci sono certezze sulla innocuità dell’impianto, non ci hanno rassicurato (al contrario di quello che dice il Sindaco), e che per principio di precauzione dovremmo fermarci e fare altro.

Ho fatto notare come l’Olanda, il Belgio, il Lussemburgo e la Gran Bretagna, unici termini di paragone che vengono presi per valutare la nostra situazione su base europea, siano in realtà i paesi con maggiori problemi ambientali, e che fare poco meglio dei peggiori non dovrebbe essere un vanto per la nostra situazione.

Ho rimarcato il problema politico di aver prima discusso una linea con i capigruppo di maggioranza, che prevedeva Agenda 21 ed il Piano dei Rifiuti prima di ogni altra autorizzazione, e poi di non averla attuata correttamente. Se veramente HERA è un gestore e non un decisore, non si capisce il motivo di questa forzatura contro una decisione presa dai rappresentanti politici che sostengono l’attuale Amministrazione Comunale.

Ho concluso dicendo che una soluzione allo stallo ed al problema politico esiste, ed è rappresentata bene dal documento presentato: HERA si fermi sull’impianto (abbiamo pur sempre la maggioranza negli organi dirigenti di questa SPA), si apra un tavolo tecnico e si avvii una sperimentazione seria sulla raccolta differenziata porta a porta, che non può essere fatta dallo stesso gestore che cerca di convincerci della sua inefficacia ed antieconomicità.

Dopo un ordinato dibattito il Sindaco ha concluso con un intervento duro e fermo, dichiarando di voler proseguire per la strada presentata in questi mesi (inceneritore compreso).

Ora la palla passa alle prossime 4 assemblee pubbliche, alle quali spero partecipi il maggior numero di cittadini possibile.

Scusate eventuali errori, non ho riletto quanto ho scritto perché è tardi e sono esausto, ma volevo lasciare una traccia tempestiva di quanto accaduto. Un ringraziamento a tutti i partecipanti all’assemblea, che hanno dimostrato una preparazione ed una civiltà esemplari, nonostante la passione che questi temi riesce a scaturire.

DOCUMENTO CONGIUNTO PER UNA CORRETTA POLITICA
DI GESTIONE DEI RIFIUTI

In seguito ai recenti avvenimenti inerenti i percorsi di approvazione del ppgr (piano provinciale gestione rifiuti) e le decisioni assunte in merito alle autorizzazioni degli inceneritori di hera s.p.a. E Mengozzi s.r.l. Si esprimono le seguenti considerazioni:

  • È assolutamente necessario che la pubblica amministrazione riconosca concretamente, e non formalmente, l’importanza di un grande e reale processo partecipativo dei cittadini, promosso con agenda 21, per ricercare la massima condivisione su scelte ambientali tanto determinanti per la qualità della vita, fermo restando l’obbligo morale, quindi anche nostro, che i rifiuti urbani siano gestiti da chi li produce;
  • Si ritiene, in considerazione del “principio di precauzione”, che vada perseguito un diverso e più sostenibile modello di politica di gestione dei rifiuti volto a garantire la tutela della salute e dell’ambiente e il rispetto per un territorio densamente abitato, dedito a colture di pregio e ad agricoltura biologica e caratterizzato da forte vocazione turistica;
  • Esiste una valida e percorribile alternativa all’incenerimento dei rifiuti: devono essere previste e puntualmente attuate come linee guida per una corretta politica di gestione dei rifiuti innanzitutto la riduzione, poi il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero, come indicato anche dalla stessa OMS (organizzazione mondiale della sanità), attivando ogni protocollo idoneo a raggiungere nel minor tempo possibile questi obiettivi attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle amministrazioni e degli utenti;
  • Si richiede una moratoria nelle autorizzazioni degli impianti di incenerimento in attesa dei risultati ottenuti con l’attuazione delle politiche di riduzione e raccolta differenziata spinta;
    Il dissenso riguardante gli ampliamenti degli inceneritori in questione non è connesso solo ai deleteri impatti ambientali e sanitari, pur ampiamente documentati in letteratura, ma deriva anche dal fatto che la realizzazione degli impianti renderebbe di fatto marginale la ricerca del contenimento della produzione dei rifiuti ed ostacolerebbe la necessaria svolta verso un modello di gestione che recuperi i materiali e chiuda i cicli produttivi;
  • Le risorse economiche relative alla gestione rifiuti devono essere destinate alla raccolta differenziata “porta a porta” sulla base delle analoghe esperienze in italia e all’estero, dove questa viene premiata, a differenza dell’incenerimento che viene invece tassato;
  • È necessario prevedere, sia per le aziende che per i cittadini, idonee modalità a partire dall’applicazione della “tariffa puntuale” per premiare le azioni maggiormente “virtuose” atte alla riduzione dei rifiuti e al raggiungimento di elevati livelli di raccolta differenziata;
  • Forlì, 15/11/2005

    Lega Consumatori Acli
    A.P.E. Confedilizia
    Com.For.ta
    Assindatcolf
    Sezione Giovani Confedilizia
    Comunisti Italiani Forlì
    Verdi Provinciali e Comunali
    WWF
    Sinistra Ecologista
    Clan-Destino

    Calo dei consumi: e se fosse una buona notizia?

    Venerdì 18 novembre i Verdi di Ravenna organizzano un incontro pubblico con il prof. Mauro. Bonaiuti promotore della Rete per la Decrescita e della RES (Rete Economia Solidale), coordinato dal Capogruppo Consiliare Grazia Beggio con il titolo assai intrigante “Calo dei consumi: e se fosse una buona notizia?”

    Ancora più esplicativo è il sottotitolo: “Praticare la decrescita e vivere felici nell’era della crisi economica”.

    I limiti del nostro modello di sviluppo sono ormai da tempo evidenti ed è impensabile pensare di poter continuare a sfruttare le risorse del pianeta senza fare i conti con il loro esaurimento e soprattutto con gli enormi danni che questo ha provocato, primo fra tutti lo sconvolgimento climatico.

    Malgrado questo, ben pochi hanno il coraggio di portare questa analisi alle conclusioni più ovvie cioè alla necessità di rivedere profondamente il nostro modo di consumare, gestire le risorse energetiche, i rifiuti, eccetera. Succede invece molto spesso che di fronte ai primi dati di un calo dei consumi si alzano grida allarmate trasversali in difesa della necessità di reagire prontamente, riportando ad esempio il Prodotto Interno Lordo verso nuovi record.

    Nel corso della serata saranno approfonditi i temi della “decrescita sostenibile” cioè di un processo condiviso che possa portare ad un nuovo modello di sviluppo che sia contemporaneamente virtuoso dal punto di vista ambientale ed anche capace di migliorare la qualità della nostra vita.

    L’obiettivo di una economia sana può sembrare un orizzonte utopistico, ma in realtà ci sono già tante esperienze positive che attendono solo di essere fatte conoscere ad un panorama assai più ampio di cittadini.

    Rigettando le accuse di chi ci dipinge come quelli che vogliono “il ritorno alla candela” come Verdi ci battiamo per smascherare gli interessi delle lobbies che sostengono una economia di rapina e nello stesso tempo siamo in grado di proporre soluzioni assai avanzate anche dal punto di vista tecnologico.

    M.Ferrari, Portavoce Verdi Ravenna

    Ravenna 15 Nov.2005

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