Month: Febbraio 2006

Conferenza stampa anniversario Kyoto

Domani 16 febbraio ricorre il primo anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto che impegna anche le amministrazioni locali al rispetto dei vincoli imposti alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Un anno ho presentato in Consiglio Comunale una mozione sul risparmio energetico che impegnava l’amministrazione comunale ad attivarsi coerentemente con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto. La mozione fu in seguito approvata. Per fare il punto di quanto fatto in Comune e illustrare le ulteriori iniziative dei Verdi sul tema delle emissioni in atmosfera è organizzata una conferenza stampa che si terrà giovedì 16 febbraio alle ore 11.30 presso la sede dei Verdi in via Volturno 11 a Forlì. Saranno presenti, tra gli altri, Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale di Forlì, il Senatore Sauro Turroni, Fausto Pardolesi, portavoce dei Verdi di Forlì.

COMUNICATO STAMPA: VIVA ZAPATERO! CON TANA DE ZULUETA NASCE IL COMITATO FORLIVESE PER UN’ALTRA TV

“Impegnatevi a dare all’Italia un’informazione ed una comunicazione che rispondano alle esigenze democratiche del nostro paese.”
Questa la prima riga dell’appello che ha affiancato il film documentario di Sabina Guzzanti “Viva Zapatero!”, firmato da decine di migliaia di persone con una mobilitazione senza precedenti.
Azzerando anzitutto l’attuale vertice RAI, “nato dalla logica della lottizzazione”, ed approvando una legge per un nuovo sistema di nomina, sottraendo al potere politico la gestione del servizio pubblico radiotelevisivo.

E’ questo l’obiettivo principale della proposta di legge presentata dal neonato Comitato per un’altra TV, una proposta che ha già trovato il sostegno di molti importanti artisti ed intellettuali italiani, la cui lista è in continua espansione.

Il gruppo consiliare dei Verdi di Forlì ha organizzato per la serata di Giovedì 16 Febbraio, alle ore 21, al Cinema Apollo di Forlì una proiezione gratuita del film “Viva Zapatero!”, al termine del quale verrà presentato il Comitato forlivese per la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare “Per Un’altra TV”. Alla presentazione interverranno la Senatrice promotrice dell’iniziativa Tana de Zulueta, già corrispondente dall’Italia del settimanale inglese The Economist, Alessandro Ronchi, capogruppo dei Verdi nel consiglio Comunale di Forlì ed il Senatore Sauro Turroni, membro della commissione permanente Affari Costituzionali.

La democrazia di un paese si basa anche sulla libertà e pluralità dell’informazione, non solo dalla possibilità di scegliere con il voto i propri rappresentanti. Senza una corretta informazione anche il rapporto tra i cittadini e la politica è filtrato, falsato e pericolosamente deviato su strade lontane dal bene comune.

Dimissioni di Riguzzi: atto condiviso per riportare chiarezza

Nel corso dell’esecutivo provinciale dei Verdi di Forlì-Cesena l’Assessore Provinciale Roberto Riguzzi ha comunicato di aver rassegnato le proprie dimissioni al Presidente della Provincia Massimo Bulbi. Le dimissioni sono state presentate in coda al Consiglio Provinciale in cui è stato adottato il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, con il voto contrario del Consigliere dei Verdi Stefano Brigidi.

Di seguito il documento approvato all’unanimità dall’esecutivo provinciale dei Verdi:

L’esecutivo provinciale dei Verdi, riunitosi in data 13/2/2006, preso atto della comunicazione di Roberto Riguzzi di aver presentato le proprie dimissioni da assessore provinciale al Presidente Bulbi, in coda al Consiglio Provinciale del 9/2/2006;

Riconoscendo a Roberto Riguzzi di aver scelto la chiarezza dei rapporti, così come da più parti sollecitato, evitando ogni ambiguità;

Confida che questo passaggio, condiviso dall’intero esecutivo, possa facilitare il chiarimento politico all’interno della coalizione di centro-sinistra, di cui i Verdi fanno parte.

Esecutivo Provinciale Verdi Forlì-Cesena

Approvato all’unanimità

Comunicato Stampa: Biomasse ed agricoltura

Pubblico il Comunicato dei Verdi di Ravenna sull’utilizzo delle biomasse per produrre energia ed il rapporto con l’agricoltura

A fronte di un’agricoltura che a livello locale, ma non solo, versa in stato comatoso e in assenza di una qualsivoglia prospettiva di rilancio produttivo, si moltiplicano  sul nostro territorio le iniziative e i progetti di valorizzazione delle biomasse agricole per scopi energetici: ampi territori rurali, come quello di Russi ad esempio, dove la pesante riorganizzazione del settore saccarifero ha portato alla chiusura del locale stabilimento saccarifero, guardano pertanto con estremo interesse all’evolversi di  questi progetti che potrebbero creare nuove opportunità per il settore primario e per l’indotto collegato.

L’uso energetico delle biomasse vegetali è indubbiamente un sistema efficiente per ridurre le emissioni di gas serra , in quanto la stessa quantità di biossido di carbonio fornita durante la combustione viene riassorbita durante il processo di crescita delle biomasse stesse grazie alla fotosintesi.  E’ parere diffuso però che l’uso migliore delle biomasse, dal punto di vista dell’efficienza energetica del processo,  non sia la conversione in energia elettrica, ma piuttosto la trasformazione in energia termica, cioè in calore, oppure la produzione di combustibili solidi (pellets), liquidi (biodiesel, etanolo) o gassosi (biogas), meglio ancora se queste produzioni sono integrate fra loro.

Vogliamo dunque ricordare che un impianto per produrre energia da biomasse, del tipo di quelli prospettati sinora,  altro non è che un inceneritore, e per questo crediamo che sia bene subito sgombrare il campo da una serie di equivoci,  anche per non illudere il mondo agricolo disorientato e numerosi lavoratori dal futuro incerto,  pronti a dar fiducia a progetti ancora poco chiari.

Quello che va assolutamente evidenziato è che per la produzione di energia elettrica da biomasse, un impianto di media grandezza deve poter produrre almeno 10 o 12 Mw ,   ciò richiede la disponibilità, nei dintorni ,di  terreni coltivati appositamente per ricavare almeno 10.000 tonnellate di legno all’anno, con tutto quello che ciò comporta, dai costi del trasporto, fino ai costi stessi delle biomasse che in Italia non sono paragonabili a quelli irrisori dell’Est Europa, che già approdano al porto di Ravenna  mettendo  in dubbio le possibili rendite dei coltivatori locali.

Osservato che il processo di conversione delle biomasse in energia comporta grosse perdite  di rendimento, ci chiediamo innanzi tutto quanto l’industria può pagare all’agricoltore le biomasse appositamente coltivate: i dati disponibili segnalano che in assenza di sostegni alle produzioni, questo prezzo pagato  resti troppo basso per stimolare l’agricoltore a modificare i propri piani colturali.

Posto poi anche che un impianto da 10 Mw individui un favorevole bacino produttivo di circa 1.000 ettari  che ne  assicuri l’attività, vorremmo garanzie che in caso di carenza di biomassa non si ricorra a scorciatoie pericolose, fra le tante attualmente sul mercato, e primo fra tutti il CDR, ossia Combustibile Da Rifiuto che altro non è che rifiuto urbano triturato e imballato, nel quale più derivati dal petrolio (plastica)  sono presenti  più resa calorifica ottiene.

Per quanto detto non escludiamo che esista una possibilità di impiegare proficuamente le biomasse: basti pensare all’uso termico domestico e condominiale, o al pellet, un combustibile ecologico prodotto pressando la polvere derivante dalla sfibratura dei residui legnosi. In Svezia , dove il pellet è incentivato,  se ne consumano circa 1 milione di tonnellate all’anno. Bisogna anche guardare con attenzione alla produzione di bio-carburanti che vanno però debitamente incentivati e resi obbligatori per norma. Restiamo perplessi invece per le generiche e frettolose prospettive di riconversione industriale apprese dalla stampa e  da qualche Amministratore poco informato.

M’illumino di meno 2006

M'illumino di meno 2006Anche quest’anno i Verdi di Forlì aderiscono ed invitano ad aderire all’iniziativa promossa da Caterpillar M’illumino di meno, la seconda Giornata Nazionale del Risparmio Energetico.

Per quella data (anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto) chiediamo a tutti gli ascoltatori di adoperarsi affinché si riesca a risparmiare la maggiore quantità possibile di energia nel corso delle 24 ore. Come è già successo il 16 febbraio del 2005, si potrà partecipare come semplici cittadini, come scuole, come comuni, province, regioni, aziende, negozi, uffici, squadre di pallavolo, radio, industrie, tv, condomini, edicole, monumenti, opifici, musei, cinema e altro. Quello che chiediamo è di trovare un modo affinché il 16 febbraio si riesca a convincere più gente possibile a risparmiare energia. Le trovate più geniali, gli eventi più spettacolari, i gruppi di risparmio più numerosi e incisivi saranno poi raccontati in diretta su Caterpillar da qui al 16 febbraio.

Scarica la locandina e diffondi l’iniziativa coinvolgendo amici, colleghi e conoscenti!

Torna su