Month: Gennaio 2012

Porta Portese

Porta Portese, uno dei principali mercati dell’usato italiani, è un mercato quasi interamente abusivo.
Gli operatori in questo caso vorrebbero pagare ed essere regolarizzati. Vorrebbero un bando.
Quelli con licenza “regolare” sono circa 500 su 1400.
Le virgolette sono dovute al fatto che pare che pure per alcune di quelle la concessione sia stata data senza bando, quindi comunque da rivedere.

Eppure nulla.

Il Fatto Quotidiano ne fa un servizio

Legge elettorale

Dopo il fallimento dei quesiti referendari sulla legge elettorale si parla di una iniziativa parlamentare sul tema.

Questo significa che chi dovrà decidere come selezionare i futuri parlamentari sarà chi è stato eletto con questa legge porcata.

Mi immagino già quale prodigio di equità e democrazia potrà essere proposta con queste premesse, in un momento in cui la politica gode della pessima fama che si è meritata in questi anni.

La mia ipotesi è che rimetteranno una forma di preferenza, ma faranno in modo che le forze ora fuori dal parlamento, che rappresentano una fetta molto larga di cittadinanza, fuori rimangano.

E penso che i tre partiti che sostengono il Governo di Monti faranno in modo di prendersi un po’ dei voti anche dei due partiti oggi all’opposizione, se decideranno di non coalizzarsi.

Magari è solo una ipotesi.

Magari

Le cattive pratiche quotidiane

Sembra che la pratica dell’inchino da parte delle navi da crociera non fosse una pratica “inedita”, ma piuttosto diffusa. Quello che è grave, secondo me, è che ci sono sistemi di sicurezza che rilevano le rotte delle navi in maniera continua, ma che queste rotte evidentemente non venissero poi controllate.

Nessuna sanzione, che io sappia, veniva applicata a chi violava le regole sulle distanze di sicurezza.

Dal punto di vista tecnico, confrontare automaticamente le rotte con le mappe nautiche sarebbe una sciocchezza, quindi non è un problema di cost/possibilità/risorse.

Questo è un po’ il nostro concetto di sicurezza attuale: non evitare disastri, ma dare colpe a posteriori.

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