Informatica

Perché non aggiorno immediatamente il software

E’ appena uscita la nuova versione del software che permette a questo blog di girare: WordPress 2.0 (esiste già la versione italiana). Sono contento, perché significa diverse cose, tra le quali la maturità, la diffusione e la notorietà di questo famosissimo software libero.

Fullo consiglia di non aggiornare subito, cosa che condivido pienamente.

Anche io, come faccio quasi sempre, aspetterò qualche tempo prima di aggiornare.

Se è vero che la 2.0 possa avere pochi bug (come dice nei commenti uno degli admin di wp-it), è vero che è troppo poco testata per essere certi che non ci siano problemi gravi.

L’interesse degli utenti di un qualsiasi programma è la somma di:
– stabilità (no bug, no problemi, no grattacapi)
– nuove feauture

Visto che sono estremamente soddisfatto della versione precedente, e non sento come impellente la necessità di aggiornare, non vedo perché dovrei rischiare.

In generale per ogni software aspetto sempre un mesetto o un paio di release di mantenimento, dopo il quale sono abbastanza sicuro che i problemi maggiori sono stati risolti.

La corsa all’ultima versione, quando non ci sono necessità impellenti, non mi pare una mossa intelligente, a meno che non si voglia testare e dare una mano per il debug.

Digital subdivide, incomunicabilità tra connessi e sconnessi

Questo articolo sul digital subdivide, segnalatomi da Fabio Corgiolu, è senza dubbio interessante.

Non ne condivido alcune parti: io credo che le persone wired non siano semplici immagazzinatori di dati, ma sono dei veri e propri maniaci dell’informazione.

Il data mining mentale dei sempre connessi non viene fatto solo in un secondo tempo, ma in ogni istante, ogni ritaglio di tempo, modificando la vita dei wired a tal punto da soffocarla, a volte.

La validità delle informazioni assimilate diminuisce solo perché ne aumenta la quantità, ma non è vero che chi ne vede passare meno pone più attenzione e riflette tutto il giorno su quelle poche.

Il dato rilevante, a mio parere, che distingue le persone che rimangono connesse ore per lavoro o per ricerca di informazioni è che le seconde non hanno tempo per altro, spesso fanno lavorare continuamente il cervello per il solo gusto di immergersi nella conoscenza e cercare di fermarne un briciolo.

Il problema è il limite dell’assimilabilità del nostro cervello: finché non riusciamo a modificarlo (e ci vorranno generazioni o operazioni tecnologiche), non riusciremo ad immagazzinare ed elaborare più di così.

Per questo motivo i wired cercano nel digitale anche una forma di memorizzazione dei dati, oltre che un mezzo per il loro passaggio, che permetta loro di ritrovare quello che avevano perso di mente e collegarlo ad una nuova informazione per creare una nuova connessione importante.

Una volta c’erano solo le sinapsi, ora i collegamenti sono multimediali (nel senso che coinvolgono più mezzi): link, database, blog, instant messaging sono una estensione naturale del modo di lavorare del nostro cervello, e ne ampliano notevolmente le capacità cognitive.

Java è il linguaggio di programmazione più usato

Java, il mio linguaggio di programmazione preferito, è ora anche il più utilizzato su SourceForge.net, il noto portale che ospita migliaia di progetti open source e non.
Ha superato, da poco, il C++ per numero di progetti ospitati, ed è certamente la scelta più adatta in diversi ambiti.

Se più applicazioni fossero scritte in java, non avremmo problemi nel cambiare sistema operativo: per il C/C++ servono i sorgenti, purtroppo non sempre disponibili. Per questo motivo spero che la sua diffusione cresca con ancora maggior vigore rispetto ad oggi.

Aiuterebbero, certamente, la disponibilità di una Java Virtual Machine e di un compilatore completo liberi (su questo siamo vicini, ormai).

Firefox 1.5

Finalmente è pronta la nuova versione del miglior software per la navitazione su internet: Firefox 1.5.

Consiglio a tutti di provare questo programma, che nella nuova versione è ancora più veloce, più stabile, più leggero di prima (ed anche prima era il migliore).
La presenza dei tab (che permettono di aprire più pagine nella stessa finestra), il suo livello di sicurezza e la possibilità di espanderlo con plugin in maniera molto più semplice di Explorer ne fanno una vera chicca.

Io, per esempio, uso i plugin Adblock Plus e Fasterfox: il primo elimina tutte le pubblicità dai siti, mentre il secondo ottimizza il browser per chi ha una ADSL, rendendolo ancora più veloce.

I difetti di Gmail

Gmail è un grande servizio. Tanto spazio, webmail veloce, pulita e comoda, un buon sistema di antispam, il tutto condito con un pizzico di gratuità che non fa mai male.

Ammetto, però, dopo qualche mese di utilizzo, che ci sia ancora qualcosa da migliorare:
– la gestione delle etichette non mi soddisfa. Vorrei non vedere nella pagina principale la mia posta proveniente dalla mailing list, ma nemmeno archiviarla.
– La posta archiviata non vorrei riceverla tramite pop. Quando sono fuori voglio leggerla sul web, quando ho la possibilità scaricare quello che non archivio sul mio portatile.
– Mi piacerebbe poter segnalare lo spam anche tramite un reply mirato ad un messaggio che ricevo via pop, affinché non mi arrivi più nella posta in arrivo e questo beneficio venga distribuito anche tra gli altri utenti.

Probabilmente qualcuno di questi difetti si può risolvere anche lato utente ed io non ho ancora capito come. Ogni aiuto, quindi, è ben accetto.

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