Informatica

Giovane su internet “viola” le basi militari

La Voce di Romagna, quotidiano locale, calca “un po’” la mano nel riportare la notizia di google maps:

Giovane su internet \"viola\" le basi militari
L’articolo completo è stato pubblicato anche sulla rassegna stampa del Comune di Forlì:
I segreti militari? Sono su Google

In realtà, come chi ha seguito la vicenda sa benissimo, non ho violato proprio nulla. Però devo ammettere che la civetta fa molto War Games, e credo che l’appenderò da qualche parte.

Google Maps è illegale

Dopo il primo giorno di stupore, ho verificato un dubbio ed ho scoperto che Google Maps è illegale, almeno in Italia, perché viola le norme riguardanti il segreto militare.
Attraverso le mappe messe a disposizione da Google, infatti, è possibile vedere l’interno delle caserme militari e degli obbiettivi sensibili (stazioni, aeroporti, etc.), vietati espressamente dal decreto regio sulle Norme relative al segreto militare.
Nelle mappe fotografiche che venivano distribuite al pubblico fino ad oggi, infatti, questi obbiettivi sono sempre stati oscurati.
Finché questo non avverrà anche nelle mappe di Google, quindi, questo servizio è illegale.

Aggiornamento: la notizia è stata riportata anche su Motoricerca, su I-dome, Data Manager, Punto-informatico, Manteblog, Google Blogoscoped e su molti blog (vedere i commenti ed i trackback).

Popolari e liberali danneggiano le PMI e l’innovazione

Oggi a Bruxelles i Verdi Europei hanno diramato un comunicato stampa sui brevetti software, dopo il recente voto sulla direttiva tenutosi ieri nella commissione giuridica del Parlamento europeo.

COMUNICATO STAMPA
GRUPPO DEI VERDI/ALE – Bruxelles, 21 giugno 2005

Brevetti software:
Verdi: Popolari e liberali danneggiano le PMI e l’innovazione

A commento del voto sulla direttiva per la brevettabilità del software tenutosi ieri nella commissione giuridica (JURI) del Parlamento europeo, Monica Frassoni, presidente del Gruppo Verdi/ALE, ed Eva Lichtenberger, relatrice ombra sulla materia per il gruppo Verdi/ALE, hanno dichiarato:

“Con questo voto si aprono le porte del mercato europeo ai giganti del software. Insieme, i deputati popolari e liberali, hanno votato l’adozione degli emendamenti meno significativi, contribuendo così alla redazione di un testo debole ed estremamente ambiguo sotto il profilo legale. In questo modo le multinazionali, con l’aiuto di studi legali specializzati e ben remunerati, avranno la possibilità di prendersi tutto il mercato europeo, lasciando le imprese più piccole senza possibilità di sopravvivenza.”

“Anche se tutti i gruppi politici affermano di voler escludere il software “puro”dalla direttiva, la maggioranza pro-business della commissione giuridica è riuscita ad approvare un testo che presenta delle falle molto pericolose. Nel definire la differenza tra ‘software’ e ‘tecnica’, per esempio, si dice che il software può essere considerato il tratto innovativo di un’invenzione, rendendolo così brevettabile.”

“Anche sul piano dell’interoperabilità, uno dei fattori più importanti per consumatori e clienti, una maggioranza composta da popolari e liberali ha scelto la definizione più favorevole alla Nokia, dando così alla casa finlandese la possibilità di guadagnare qualche soldo extra sui brevetti nel caso in cui qualcuno decida di realizzare un cellulare interoperabile.”

“Questo voto colpisce gravemente le piccole e medie imprese. I popolari e i liberali non dicano che non sapevano che cosa stavano facendo. Oltre al danno si aggiunge, ahinoi, la beffa: attraverso alcuni emendamenti infatti gli stessi deputati hanno promosso la creazione di un fondo e di una commissione a tutela delle PMI citate in giudizio per questioni di brevetto: insomma, un po’ come spezzare una gamba a qualcuno per offrigli dell’analgesico subito dopo.”

“Non siamo riusciti a difendere il software libero e le PMI d’Europa in questo primo voto. Ma faremo di tutto per vincere nel voto decisivo della sessione plenaria di luglio. La posta in gioco è veramente molto alta. Corriamo il rischio di perdere la nostra capacità di aiutare le PMI e di vedere la parte più innovativa dell’economia europea completamente colonizzata da Microsoft e altri colossi dell’IT.”

Speedblog» Offerte flat a basso costo presto con tutti gli operatori

Interessante post su Speedblog, sull’ADSL a basso costo in Italia. In arrivo importanti novità sul fronte degli abbonamenti flat!

Speedblog » Offerte flat a basso costo presto con tutti gli operatori
Offerte flat a basso costo presto con tutti gli operatori

L’annuncio della divisione Wholesale di Telecom Italia, dedicata alle offerte all’ingrosso per gli altri provider, di un costo massimo per le offerte senza canone preannuncia nuovi abbonamenti a basso costo per gli italiani raggiunti dalla rete ADSL (purtroppo ancora tutti).

Lo scalpore dell’offerta flat di Telecom Italia a 19,95 euro al mese è destinata prestissimo ad essere replicata e migliorata da tutti gli altri provider italiani.

Non c’è nulla di ufficiale ma l’introduzione di un importo massimo prefissato di spesa mensile per singolo accesso pari a 15,67€ iva sugli abbonamenti senza canone, addebitato da Telecom Italia agli altri provider, non èaltro che l’apripista per l’ADSL a basso costo in Italia.

Aggiornamento: Luca Conti, l’autore del post originario su speedblog, scrive qualcosa anche sul suo Pandemia.

Scrivere con Openoffice.org gli articoli wiki

Grazie al prezioso lavoro di Andrea Rossato, autore di Uniwakka, ho scoperto come esportare i documenti scritti con Openoffice.org in formato wiki (compatibile con Wikipedia, Wikka, Wakka ed Uniwakka).

Scaricate OpenOffice2UniWakka ed installate secondo la procedura indicata nella pagina.

Avrete così la possibilità di esportare i file creati con la comoda interfaccia di Openoffice.org in un file txt con markup wiki, che potrete copia-incollare in un qualsiasi wiki che supporti lo standard phpwiki (quasi tutti quelli disponibili su internet, quindi).

Thanks to Andrea Rossato, Uniwakka author, I’ve found how to export Openoffice.org documents in a wiki format (compatible with Wikipedia, Wikka, Wakka ed Uniwakka).

Download OpenOffice2UniWakka and install it following the written procedure.

Now you can have the possibility to export in a txt file with wiki markup, and copy & paste it on every phpwiki notation standard wiki (near all available wikis has this markup language).

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