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33 Ettari di Terreno tutelato diventano zona industriale?

Ieri sera, nel consiglio di Circoscrizione n° 4, si è discusso dell’accordo di programma del Comune con le due ditte Querzoli-Ferretti. Questo accordo di programma è in variante al piano regolatore, quindi permette il cambio di destinazione d’uso dell’area in questione, ben 33 ettari di terreno agricolo del Ronco, tra il fiume, la via Emilia e la ferrovia.
Un accordo di programma per il quale è stato indagato per abuso d’ufficio l’ing Talamonti, ex assessore e neo presidente di Hera FC e sul quale i Verdi di Forlì avevano già diramato un comunicato stampa, poco prima della notizia di queste indagini, per attirare l’attenzione dei cittadini su un intervento dall’enorme impatto sul territorio.
Nel frattempo è stata effettuata la procedura di screening ambientale, che afferma che quei terreni, ora indicati come “area di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale e storico culturale“, sono la “naturale espansione dell’attuale zona industriale di Villa Selva …. non interferisce con vincoli di natura ambientale, paesaggistica, storico-architettonica, ostativi alla realizzazione dell’intervento“. Il voto in Consiglio di Circoscrizione si è concluso con 8 favorevoli, 6 contrari (tra i quali anche il presidente Pardolesi), 3 astenuti.

E’ chiaro, come dicevamo già nel precedente comunicato, che le aziende locali devono essere sostenute, ma non crediamo che sia questo il modo. Se alla fine del 2003 il Piano regolatore appena redatto indica la zona come area di tutela e valorizzazione del territorio rurale di pregio ambientale, non si capisce come all’inizio del 2005 si possa dire che in quella zona non esistono vincoli di natura ambientale e paesaggistica.
Da questo progetto non si riesce ad evincere che l’obiettivo delle due aziende sia unicamente quello di espandersi (avrebbero scelto altre zone del forlivese), ma l’unica cosa che è chiara è l’intento di lucrare sul cambio di destinazione d’uso, che porta ad un guadagno dei proprietari di circa 35-40 miliardi di vecchie lire.

Poco importa, quindi, che il progetto finale abbia dei vincoli di natura ambientale (realizzazione di parte del parco fluviale, cogenerazione, fotovoltaico, etc), perché rimangono un bel contentino rilasciato per compensare tutto il resto dell’operazione.

A questo dobbiamo aggiungere che lo screening è stato fatto in maniera isolata da quello degli altri grossi progetti di quella zona, come la realizzazione della Via Emilia Bis e della Tangenziale Est, per accelerare i tempi e per non mostrare le interferenze di natura ambientale di questi grossi impatti. Si è valutato, infatti, l’impatto di ognuno di essi indipendentemente dagli altri, senza una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Complessiva e senza tenere in considerazione che la realizzazione di uno avverrà a fianco di quella dell’altro. Anche questo è, ovviamente, molto grave.

Lo strumento dell’accordo di programma serve a tutelare l’interesse pubblico di un progetto: in questo caso l’interesse pubblico viene mascherato sotto l’aspetto di un ipotetico aumento dell’occupazione, cosa peraltro fattibile in altre zone di Forlì. Ricordiamoci, inoltre, che la stessa operazione fu fatta a favore della Bartoletti, cosa che non ne ha impedito il fallimento e non ha salvaguardato nemmeno i dipendenti che già lavoravano per l’azienda.

Può essere di interesse pubblico il guadagno di un “unico” privato sullo sfruttamento del territorio? Si può correlare questo “regalo” con una redistribuzione di quei guadagni su una parte della popolazione forlivese?
Io credo proprio di no.

Un nuovo metanodotto nel sottosuolo delle Campagne

Pubblico il comunicato stampa diramato dal Gruppo Consiliare dei Verdi del Comune di Ravenna, che è di interesse anche forlivese.

NUOVE “ARTERIE” NEL SOTTOSUOLO DELLE CAMPAGNE

Stanno per scadere i termini dei 30 giorni dalla pubblicazione sulla stampa (avvenuta il 15 marzo 2005 sul Resto del Carlino) per la presentazione di istanze, osservazioni o pareri avversi al progetto di realizzazione di un nuovo metanodotto denominato Sestino-Minerbio.

Il tracciato del metanodotto avente una lunghezza di oltre140 km, un diametro 1200 mm ed una pressione max di esercizio di 75 bar, presentato dalla SNAM Rete gas al Ministero per l’Ambiente per la pronuncia di compatibilita’ ambientale attraverserà tre Regioni (Toscana, Marche ed Emilia-Romagna) ed interesserà -oltre quelli di Forlì- anche territori del nostro Comune attraversando le fertili campagne di Borgo Sisa, Ducenta, Durazzano, Coccolia (dove è previsto l’attraversamento del fiume Ronco), Roncalceci, e -dopo aver superato il fiume Lamone- si inoltra nel Comune di Russi per ritornare nel ravennate (Piangipane e Santerno) per poi proseguire in altre campagne della Provincia di Ravenna: Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine, Lugo, Conselice e successivamente verso il bolognese attraversando Imola.

Teoricamente chiunque abbia interesse può avere accesso alla copia dello studio di impatto ambientale relativo al metanodotto depositata presso il Servizio Ambiente Regione Emilia-Romagna di Bologna, via dei Mille 21 ed presentare osservazioni. Diciamo teoricamente in quanto sembra evidente che di questo progetto NESSUNO HA INFORMATO NESSUNO.
A questo scopo il Gruppo consigliare Verde ha inviato l’informazione alle Circoscrizioni di competenza (S.Pietro in Vincoli, Roncalceci e Piangipane) allo scopo di provvedere ad informare a loro volta i proprietari dei terreni consentendo loro di poter presentare, ai sensi dell’art. 6 comma 9 della legge 08.07.86 n. 349, entro il termine del 15 aprile istanze, osservazioni o pareri al Ministero dell’Ambiente, via C. Colombo 44 00147 Roma o presso gli uffici della Regione.

Riteniamo indispensabile che la cittadinanza venga correttamente informata e che non si abbia a ripetere nei territori a Sud del ravennate ciò che a suo tempo si è verificato a Nord con il “pentadotto” che ha collegato il polo chimico di Ferrara a quello di Ravenna.

M.Grazia Beggio
Gruppo Consiliare Verdi

Annullate due scarcerazioni

Oggi è stata resa pubblica una notizia importante: Giovedì scorso la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Forlì contro l’annullamento della custodia cautelare di due coinvolti nello scandalo sullo smaltimento illecito dei rifiuti. I due dipendenti dell’AUSL, accusati di aver gonfiato le fatture per favorire la ditta “Laghi Giacomo e Figli”, ora tornano al Riesame. Gli altri annullamenti verranno discussi il 27 Aprile.

Terzo commento ai risultati delle elezioni Regionali

I Commenti di Pedulli, segretario dei DS, sono molto importanti e confermano che i risultati delle elezioni regionali avranno uno strascico anche al di fuori della composizione del Consiglio Regionale.

Dice:

In ogni rappresentanza verificheremo i giusti rapporti di forza ed il reale peso di ciascun partito.

Questo, a livello provinciale, avrà ripercussioni importanti. Sarà interessante vedere quali, ora. Vi consiglio di leggere l’articolo su Sesto Potere, che anticipa la carta stampata di domani:

(5/4/2005 15:32) | ELEZIONI, PEDULLI (DS): “E ADESSO VERIFICA DEGLI EQUILIBRI E DELLE RAPPRESENTANZE NELLA COALIZIONE”

Un primo commento sui risultati delle regionali

Gli eletti della nostra Provincia nel Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna sono Lucchi (DS – Uniti nell’Ulivo), Zoffoli (Margherita – Uniti nell’Ulivo), Nervegna (Forza Italia), Bartolini (Alleanza Nazionale). Grande escluso dalla lista degli eletti è il segretario dei DS di Forlì Pedulli: questo è il dato più importante di tutta questa tornata elettorale per la nostra Provincia, che sicuramente avrà conseguenze importanti sulla nostra politica locale.

I Verdi crescono in quasi tutta la Provincia, molto bene in media e nei Comuni maggiori. A Forlì la crescita rispetto alle scorse Amministrative è dell’1,08%, dato molto rilevante ed indicativo di un lavoro ben fatto, in questi mesi.
Le mie preferenze sono state 527, quintuplicate rispetto a quelle avute meno di un anno fa, nelle elezioni Amministrative Comunali.

Il primo della lista dei Verdi rimane il capolista Davide Fabbri, con 863 preferenze, terza Paola Centofanti con 171 e quarta Tiziana Lugaresi con 76.
Purtroppo questo sistema elettorale rendeva quasi impossibile l’elezione di un candidato dei Verdi a Forlì-Cesena, ma il buon risultato è estremamente importante e certamente ci aiuterà nei prossimi mesi, nel nostro lavoro locale.

Volevo quindi ringraziare tutti coloro che hanno deciso di offrirmi questa fiducia, impegnandomi allo stesso tempo a fare tutto il possibile per ripagarla, con il lavoro di tutti i giorni. Finita la campagna elettorale, rimangono solo le persone, con il loro impegno e la loro onestà.

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