Pensieri

Beppe Grillo e la politica su web

Leggo su Zeus news questo articolo su Beppe Grillo e la politica su web ed immediatamente penso al post di inizio anno di Daniele Luttazzi. Condivido in pieno quanto dice Daniele, ma voglio aggiungere una mia piccola considerazione.

Non credo proprio che Beppe Grillo si candiderà mai come politico con una sua lista. Il suo ruolo ottimale è quello attuale, ed avrebbe troppo da perdere.
Proponendosi con una sua lista potrebbe avere queste opzioni:
– fare parte di una coalizione di governo
– non farne parte.

Nel primo caso, perderebbe parte dei suoi ammiratori, dovrebbe prima o poi scontrarsi con il compromesso, perdendo la sua immagine di uomo “duro e puro”.

Nel secondo caso, farebbe il “dipendente” senza poter incidere sulle politiche nazionali, rischiando di deludere già dal primo mandato i suoi elettori.

Io credo che lui debba continuare a fare quello che sta facendo ora: mette in luce aspetti poco pubblicizzati dei vari avvenimenti nazionali ed internazionali, facendoci sapere la sua sugli argomenti che ritiene importanti. Ha molti lettori e molti sostenitori che si stanno organizzando attraverso i meetup, anche se non si può dire che gli 8000 iscritti a questi gruppi siano traducibili in forza di movimento, come se che gli iscritti ad un forum fossero tutti attivisti di una associazione. La sua opinione è ormai importante a prescindere dal tema, ed ha un ascolto da parte dei cittadini che in questo momento non vedo in nessun altro personaggio italiano.

Lui è troppo furbo per coinvolgersi direttamente in un ruolo che, comunque, porterebbe dei danni alla sua figura, diventata quasi mitologica.

Chi sarebbe disposto a perdere la possibilità di chiedere pubblicamente su ogni problema sempre 100 su 100, ed il consenso che la protesta consente di ottenere?

Fastweb poco fast e niente web

Un paio di mesi fa ho risposto ad una telefonata pubblicitaria di fastweb, che mi avvisava della possibilità di usufruire delle loro offerte anche nella mia zona. Trovandomi a dover cambiare casa fra poco, ho pensato a questa possibilità ed ho preso appuntamento con un loro funzionario di vendita, che è venuto nella mia casa nuova e mi ha fatto un precontratto. Tra la telefonata e la firma sul precontratto ho chiesto almeno 3 volte se la mia zona era coperta. “Certo, ci mancherebbe”.

Così oggi, dopo ormai 2-3 mesi da quella data, insospettito dal fatto che nessuno mi chiamava, come invece avrebbero dovuto, per attivare la linea e concludere il contratto, ho chiamato l’assistenza.

La signora, molto gentile e disponibile, mi ha detto che:

  • il ragazzo che mi ha fatto il contratto è in ospedale ed ha rischiato di morire
  • nella sede hanno rubato tutti i computer per Natale
  • I nuovi computer non sono arrivati e quindi non possono controllare lo stato della mia attivazione
  • Però mi ha dato un paio di numeri. Col primo, un cellulare, non ho avuto successo. Al secondo, dopo quattro o cinque scelte da tastiera, dieci minuti di musichetta ignobile di attesa, mi hanno detto che il mio precontratto non compare nel database.

    Si sono fatti dire il mio indirizzo, e mi hanno detto che la mia zona non è coperta.

    Ho concluso:

  • Telecom non è poi così tanto male.
  • In questo paese i concorrenti non vogliono fare concorrenza.
  • Aero – Twin, una volta erano i gommini

    Oggi ho cambiato i tergicristalli anteriori della mia Polo X, che ha un anno di vita. Ho scoperto, con sommo dispiacere, che l’operazione del cambio gommini che facevo con le mie auto precedenti non è più possibile: ora devi cambiare tutto il pezzo. Non solo, i tergicristalli vanno a coppie, così non ho potuto prendere l’unico che aveva il gommino danneggiato.
    A causa di un migliaio di brevetti, non esiste nemmeno una marca non originale, compatibile.

    Morale della favola: ho speso 40€ invece delle vecchie duemilalire.
    Quando si dice il progresso!

    Secondo morale della favola: quest’inverno lascerò fuori l’auto dal garage e smonterò i miei carissimi tergicristalli ogni sera, ora che ho scoperto il loro “valore”.

    Sui problemi degli hosting (Aruba, tophost & C.)

    Spesso mi chiedo quanto valga il nostro tempo.

    Questo, credo, sta alla base di ogni scelta, al giorno d’oggi.

    Tutto quello che acquistiamo ci permette di fare qualcosa di più di prima o risparmiare tempo per fare quello che facevamo già.

    Facciamo un esempio concreto: Quanto tempo perdiamo dietro a problemi per l’hosting delle nostre pagine web? Se la risposta è maggiore di una giornata, teniamola in considerazione quando cerchiamo un servizio che ci ospiti.

    Spendere 10€ e risparmiarne poche decine all’anno, per poi perderci dietro settimane per i disservizi, ha un costo che sarebbe molto facile da calcolare, anche se non lo facciamo mai.

    Siate furbi, pensate sempre ai costi/benefici ed alle ore che potete dedicare ad altro.

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