Year: 2003

Bush toglie il freno alle emissioni

A quando la condanna di Bush per crimini contro l’umanità? Se uccidi le persone nei campi di concentramento, sei un pazzo criminale, se li uccidi con le industrie, sei un ottimo politico-imprenditore….

Le industrie in funzione prima dell’approvazione, nel 1977, del Clean air act erano esentate dagli adeguamenti per la riduzione degli inquinanti a patto che non ampliassero la loro capacità produttiva. Ora gli impianti potranno essere potenziati senza l’obbligo di acquistare filtri.

L’Epa, l’agenzia di protezione dell’ambiente statunitense, ha reso più facile la vita delle industrie inquinanti con più di 26 anni di età che vogliano ampliare la loro attività. Il New York Times – unitamente a esponenti de partito democratico e ambientalista – accusa il presidente George W. Bush di aver ceduto alle pressioni degli industriali, che
George W. Bush
da due anni spingono per ottenere esenzioni dalle regole anti-inquinamento. Regole che i vecchi impianti non sono in grado di rispettare, a meno di grossi investimenti.

Una volta varato, il nuovo provvedimento permetterà a migliaia di impianti energetici (oltre 17.000 centrali che spesso funzionano a carbone), raffinerie petrolifere e gigantesche fabbriche, in funzione da prima che entrasse in vigore la legge “sull’aria pulita”, di ampliarsi o ammodernarsi senza installare i costosi dispositivi per limitare l’inquinamento atmosferico. «È la più grande marcia indietro nella storia della Clean Air Act», ha commentato il senatore democratico Joe Lieberman, che accusa l’amministrazione Bush di una «vergognosa azione di abbandono delle protezioni ambientali».

Per gli industriali, che applaudono all’iniziativa, il quale ha bisogno di appoggi e finanziamenti perla prossima campagna elettorale, si tratterà di un grosso risparmio. Il Times è convinto che l’approvazione avverrà prima dell’insediamento, previsto nei prossimi giorni, del nuovo responsabile dell’Epa – l’equivalente negli Usa del nostro ministero dell’Ambiente – Michael Leavitt, per non metterlo in difficoltà sin dall’inizio. L’ex governatore dell’Utah è già contestato aspramente per il suo via libera a un nuovo tratto di autostrada che attraversa il Lago Salato. Il per il momento è stato bloccato dalla locale Corte Suprema.

Il Clean air act resisteva infatti dal 1977 e prevedeva che le norme approvate non fossero applicabili alle centrali già attive, soprattutto a carbone, a patto che queste non aumentassero la loro capacità produttiva. Ora questo vincolo salterà, e chi vorrà potenziare le centrali a carbone potrà farlo liberamente senza l’obbligo di dover acquistare filtri e impianti per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Un ulteriore effetto dell’abrogazione della legge è la riduzione delle cause di risarcimento nei confronti delle aziende inquinatrici. Molti si chiedono che ne sarà delle cause per infrazione delle norme cominciate durante l’amministrazione precedente verso aziende che non rispettavano la legge: in teoria andranno avanti, perché le nuove norme non sono retroattive, ma molti si aspettano che siano archiviate.

1 settembre 2003

Sana, la piazza della qualità

Su La Nuova Ecologia i temi della manifestazione e un’inchiesta sul boom del mercato alternativo: il consumo critico, l’agroalimentare bio, il commercio equo e la finanza etica. A Bologna dall’11 al 14
E’ il più importante luogo di incontro a livello internazionale sull’economia alternativa, la vera “piazza affari” del mercato naturale. Con oltre 80mila visitatori (per il 70% operatori professionali) attesi, fra l’11 e il 14 settembre, su una superficie espositiva di 90mila metri quadrati. Torna al quartiere fieristico di Bologna il grande appuntamento di Sana: la fiera delle qualità che festeggia il suo quindicesimo compleanno.
Anche per questa edizione, lungo un percorso che si snoda attraverso 17 padiglioni, verrà esposto il campionario merceologico completo del benessere: dall’alimentazione all’abbigliamento, dalla salute alla bioedilizia. Con almeno 1.600 espositori in arrivo da 34 nazioni per riaffermare un successo che corre parallelo a quello dell'”altra economia”: quella che passa per il consumo critico, l’agroalimentare bio, il commercio equo e la finanza etica cui il mensile La Nuova Ecologia, in edicola nella prima settimana di settembre, dedica un’ampia inchiesta.

Ma l’utilità di Sana si misura, oltre che nella quantità, nella diversità delle proposte che ne animano la giornata: produzioni integrate, prodotti tipici e dietetici, attrezzature, sementi e concimi per l’agricoltura ecocompatibile, tecnologie per il risparmio energetico, imballaggi e materiali riciclati, filati naturali, mobili e complementi d’arredo per la bioabitazione… Più una sezione dedicata per intero alla cura del corpo e alla medicina alternativa con le diverse “scuole” terapeutiche del pianeta: da quelle di origine extraeuropea (cinese, indiana e sudamericana) a quelle di provenienza più propriamente occidentale (come l’omeopatia, prescritta da oltre 120 medici medici in tutta Europa). E ancora centinaia di dimostrazioni dal vivo, convegni, workshop, situazioni più o meno formali che servono ai visitatori per entrare nella filosofia che sostiene Sana.

Insomma, una vera e propria full immersion in uno stile di vita che preferisce la dolcezza. Anche quando si tratta di costruire il proprio spazio abitativo: con un settore della fiera interamente destinato alla bioarchitettura e alla bioedilizia.
A Sana saranno inoltre presenti moltissime proposte di mobili ecologici e di soluzioni per la casa, dalla difesa dall’inquinamento elettromagnetico alla depurazione, dai prodotti per il giardinaggio ecologico a quelli per il benessere degli animali domestici.
Grande risalto infine per l’abbigliamento naturale, sempre più richiesto e alla moda, con una nutrita presenza internazionale e una passerella di proposte per abiti e accessori realizzati con tessuti, fibre e colorazioni vegetali e ipoallergeniche.

Per saperne di più: Sana, info@sana.it, 051282111.

Ogm, il mais va distrutto

Respinto il ricorso delle multinazionali contro l’eliminazione delle coltivazioni transgeniche. La Regione avvia la procedura per rivalersi dei danni con i responsabili della diffusione delle sementi biotech
Il Tar del Piemonte ha respinto ieri la richiesta di sospensione del provvedimento con cui la Regione Piemonte ha ordinato la distruzione del mais geneticamente modificato coltivato illegalmente sul proprio territorio. Si tratta del secondo pronunciamento del Tribunale contro i ricorsi presentati dalle multinazionali delle sementi e da alcuni agricoltori.
Campi Ogm
Una terza udienza è stata fissata per dicembre.

Nel primo caso, in luglio, il Tar aveva deciso per la non urgenza della richiesta avanzata dalle multinazionali. Ieri ha stabilito di non applicare alcuna sospensiva, considerato anche il fatto che la distruzione del mais ogm è comunque già avvenuta. In dicembre entrerà nel merito della decisione presa dal presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, quando ha ordinato la distruzione del mais ogm.

Nel frattempo a ricorrere contro la Regione sono rimaste le sole multinazionali. Gli agricoltori, ha sottolineato il direttore della Sanità pubblica del Piemonte Mario Valpreda, si sono ritirati dopo che la Regione ha stanziato le somme necessarie a rimborsare i danni da loro subiti.

L’8 agosto scorso la Regione Piemonte ha infatti deliberato di indennizzare i coltivatori che hanno dovuto fare distruggere i raccolti. Per i rimborsi sono stati stanziati 500 mila euro,
equivalenti a circa 1250 euro per ogni ettaro estirpato. Nel frattempo, ha detto Valpreda, la Regione sta avviando la procedura per rivalersi dei danni direttamente con i responsabili della diffusione delle sementi di mais geneticamente modificato.

Ecco il link alla notizia su http://www.lanuovaecologia.it/ http://www.lanuovaecologia.it/iniziative/fiere/2025.php

UN’ALTRA TELEVISIONE È POSSIBILE: verso Nowartv macchina immaginativa non omologata

Esiste ormai in Italia una diffusa consapevolezza delle profonde deformazioni subite, specie negli ultimi due decenni, dal sistema della informazione-comunicazione di massa. Deformazioni che ne hanno dilatato oltre limiti accettabili il carattere non democratico, manipolatorio, ideologico, monopolistico; che hanno condotto a violazioni sempre più palesi del diritto della popolazione di essere informata correttamente, e di ricevere una informazione e una comunicazione (intendendosi con ciò l’insieme del flusso d’intrattenimento, pubblicità, formazione, informazione) almeno decente.

In un contesto di questo genere la stessa nozione di “quarto potere” è stata progressivamente modificata in senso antidemocratico. I media hanno assunto un potere sempre più smisurato nella formazione dell’opinione pubblica, ma al contempo sono diventati parte del potere, rinunciando, quindi, sempre di più, alla loro funzione sociale, civile, culturale di controllori esterni dei poteri di una società democratica.

Parliamo di media ma intendiamo – di gran lunga prioritariamente – la televisione. E’ la televisione, è il suo uso da parte del potere, dei poteri, che sta realizzando sempre di più la massima di Thomas Hobbes: “i Pochi controllano i Molti, attraverso l’Opinione”.

Iniziano così gli “Appunti per un Manifesto della nuova televisione”, il cui testo completo si trova qui.

E’ nata una televisione che fornisce i suoi programmi anche in rete, in vari formati a seconda di connessione e programmi a disposizione (qualsiasi sistema operativo abbiate installato).

Date un’occhiata, ne vale la pena. Tra le altre cose, c’è un intervento di Travaglio sul tema “La legge è uguale per tutti -1”:
http://www.nowar.tv

Riprendiamoci l’informazione.

E’ nata una tv indipendente: Atlantide.tv

Questo mese è nata la nuova tv atlantide.tv da un’idea di Dario Fo e Franca Rame, che hanno come obiettivo la creazione di una tv indipendente.
Ovviamente non abbiamo sentito nulla su giornali e televisioni, ma l’evento è uno di quelli che possono segnare un passo importante per il nostro paese, vittima di un’informazione annullata e concentrata su una sola mano, che occupa anche la carica politica più importante che abbiamo a disposizione.
Vi chiedo il favore di fare pubblicità a questo sito, di diffondere l’idea che un nuovo strumento di comunicazione è stato creato, nella speranza che non muoia per scarsa informazione. Riprendiamoci l’informazione!
www.atlantide.tv

Da questa sera per 26 giorni Atlantide.tv, la nuova televisione, esiste.
Dirvi di piu’ e’ prematuro.
Intanto potete vedere quel che abbiamo combinato all’interno di Iride, il canale satellitare del festival dell’Unita’, che sara’ operativo per 26 giorni.
Iride ospitera’ ogni giorno i programmi di Atlantide.tv.
In particolare domani sera andra’ in onda alle ore 19:10 una puntata con un documentario sull’asilo Diana di Reggio Emilia (giudicato uno dei migliori del mondo). Alle 21 uno straordinario spettacolo di danza di Giorgio Rossi con i Sosta Palmizi.
Nei prossimi giorni seguiranno alcuni pezzi comici di Dario Fo, Franca Rame, Paolo Rossi, Lella Costa, Jacopo Fo. Saranno trasmessi poi un documentario su Patch Adams, il claun sciamano, una conferenza di Stefano Benni sull’immaginazione e la scrittura. E poi documentari di viaggi, pezzi dei corsi di Yoga Demenziale ad Alcatraz.
In ogni puntata ci saranno anche le buone notizie di Cacao.
Insomma avrete un assaggio di quel che stiamo sognando di realizzare.
Per ricevere questi programmi sara’ sufficiente risintonizzare il vostro ricevitore (per le istruzioni www.atlantide.tv) per sapere nel dettaglio i programmi quotidiani (le trasmissioni di atlantide.tv verranno replicate piu’ volte nella giornata) vedi www.iride.tv.
Programmi e istruzioni li troverai anche sull’Unita’.
E’ o non e’ una buona notizia?

Jacopo Fo

Torna su