Year: 2007

Di Pietro con la CDL per la società sul ponte dello Stretto

Il comportamento dell’Italia dei Valori di oggi è per me incomprensibile: il voto assieme alla casa delle libertà a favore della società del Ponte sullo Stretto e la richiesta di un governo tecnico sono due mosse a mio modo di vedere assurde, soprattutto per chi si erge a difensore della trasparenza e della legalità. Voglio ricordare che sul progetto del ponte sullo stretto anche Report ha fatto più di uno speciale che evidenziava sospetti rapporti con la Mafia.
La cosa è talmente evidente che anche Franca Rame lascia l’Italia dei Valori, affermando di non aver capito le intenzioni di Di Pietro: che anche lei sia in malafede, come scrive Di Pietro sul suo blog? Sono curioso di sapere cosa ne scriverà Grillo, se deciderà di parlarne.

L’energia che conviene – convegno a Cesena

Questa sera al quartiere fieristico di Cesena si tiene un a cesena al quartiere fieristico si tiene un convegno dal titolo
“l’energia che conviene” che spiega i benefici ottenibili sia tecnicamente che economicamente (recupero irpef e simili) praticando
risparmio energetico. Il convegno è tenuto dal dott. Roberto Zecchini della ausl di forli

Ecco l’invito:
cna_invito_enrg_che_conviene_ce_.pdf (ringrazio per il file Il Passatore )

Condannato l’ex presidente del Consorzio Bonifica per il canale disboscato

Riporto il comunicato stampa del WWF sull’esito del processo contro la deforestazione del Canale di Ravaldino. L’iniziativa del corpo forestale dello stato e dei WWF è partita dopo un esposto del gruppo Verdi di Forlì del 10 Gennaio 2004, che vedeva allora Consigliere Comunale l’attuale assessore Sandra Morelli.

TRIBUNALE DI FORLI’ – PRIMO POSITIVO RISULTATO PER LA NATURA – DECOLLA LA CONVENZIONE WWF – CORPO FORESTALE DELLO STATO

WWF parte civile a fianco del CFS – riconosciute le ragioni della natura nel processo contro la deforestazione del Canale di Ravaldino ad opera del Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale.

Nel Febbraio 2004 il Comando Stazione del CFS di Forlì, diretto dal Comandante Pietro Rossi (coadiuvato in questo caso dall’Assistente Fabio Amati), effettuò un sopralluogo lungo l’argine dello storico Canale Ravaldino, a seguito di un esposto (datato 10/01/2004) del gruppo consiliare Verdi di Forlì, rappresentato all’epoca dal capogruppo Sandra Morelli;

in tale sopralluogo il CFS accertò lo svolgimento di lavori da parte del Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale, consistenti nel taglio di circa 140 alberi (pioppi, aceri, ed altre specie) costituenti la vegetazione ripariale adiacente al canale e la modifica non autorizzata degli argini.

A seguito delle verifiche di rito, si accertò che la zona era (ed è) paesisticamente tutelata, e che i lavori erano stati svolti senza l’apposita autorizzazione ambientale prevista dalle leggi vigenti, da ottenere presso la competente Soprintendenza di Ravenna;

al Comune di Forlì era peraltro stata presentata, da parte del Consorzio, una semplice istanza per “taglio di alberi pericolanti e abbattimento alberature secche”, azioni queste ben meno impattanti di quelle poi effettuate in realtà.

Il Giudice, Dr.ssa Luisa Del Bianco ha così deciso, nel processo tenutosi in data odierna, di comminare all’allora Presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale, Sig. Scozzoli Roberto, una condanna alla pena di gg.14 di arresto e € 10.400 di ammenda, nonché la rimessione in pristino dei luoghi e il risarcimento della parte civile, il WWF, rappresentata dagli Avvocati Luciano Bassi e Monica Rossi di Forlì, per € 7000, attesa la rappresentanza da parte del WWF di interessi collettivi in materia ambientale, rappresentanza ribadita anche nella Convenzione WWF – Corpo Forestale dello Stato del 10/03/2005; tale convenzione sancisce la collaborazione fra i due enti per varie attività ed anche per ottenere maggiore giustizia nei procedimenti avviati dal CFS per reati contro l’ambiente e il patrimonio naturalistico.

La Sezione WWF di Forlì accoglie naturalmente con soddisfazione questo primo frutto della collaborazione con il CFS e si impegnerà, nell’ipotesi che la condanna venga confermata in appello, a seguire scrupolosamente tutte le fasi della rimessa in pristino dei luoghi, affinché il canale di Ravaldino ritorni ad assumere, nei prossimi anni, le originarie funzioni ecologiche e paesaggistiche azzerate da tale sconsiderata azione condotta a colpi di ruspa.

WWF – Sezione di Forlì

Allegate le motivazioni della sentenza:



Con Tutor evitata una strage di Bologna

Spinto dalla richiesta di approfondimento di un amico ho cercato di approfondire i dettagli delle statistiche pubblicate dal Codacons sulla riduzione degli incidenti stradali che risulta da un anno di applicazione di Tutor.
Ad oggi Tutor è stato applicato nei 1120km più pericolosi delle nostre autostrade, attraverso 76 postazioni.

Dal sito di Autostrade per l’Italia SPA scopro che i km di autostrade gestite da questa azienda sono 3413, circa tre volte il totale dei km protetti da tutor.

Poi sono andato a vedere i dati degli incidenti del 2005 rilevati nelle autostrade dalla Polizia Stradale, li ho divisi per tre e successivamente ho applicato le percentuali di riduzione pubblicate da Repubblica.
Da questi calcoli ho trovato che, grazie a Tutor, si sono risparmiate circa 88 vittime della strada, 2300 feriti e 3000 incidenti.

Si è evitato più o meno il bilancio di morti della strage di Bologna.

Chiaramente sono dati approssimativi, nessuno sa quali sarebbero stati gli incidenti se Tutor non fosse stato attivato, ma rendono l’idea di quanto sia grave il bilancio annuale delle vittime della strada, e della potenzialità di questi strumenti nella prevenzione degli incidenti, a partire da quelli più gravi.

Raddoppiato il fotovoltaico anche grazie al conto Energia

Ogni tanto serve qualche dato che ci riporti alla realtà, che ci faccia ben sperare per il futuro e che ci mostri che non è vero che sono tutti uguali.
Anche grazie al Conto Energia, fortemente voluto dai Verdi, in un anno c’è stato un raddoppio della potenzialità di pannelli fotovoltaici installati in Italia, che sono passati da 51MW a circa 100.
Stiamo parlando di cifre ancora basse se confrontate con le produzioni delle altre fonti, ma è il primo importante passo per un cambiamento che in altri paesi con meno sole di noi, come la Germania, hanno fatto qualche anno fa. Con l’aumento dell’installato aumentano le imprese che lavorano nel settore, diminuiscono i prezzi degli impianti, si mostra una buona pratica a tutti i vicini, si crea nuova occupazione.

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