Month: Settembre 2013

La famiglia secondo Barilla

Dopo l’allucinante intervista di Guido Barilla, che parla non solo di omosessuali ma anche della sua vision del ruolo della donna nella società, alcuni parlano di boicottare il marchio.

Del resto è proprio il caro Guido a dire:

Se ai gay piace la nostra pasta e la comunicazione che facciamo mangeranno la nostra pasta, se non piace faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un’altra

Siccome oltre alla pubblicità, anche le interviste fanno parte della comunicazione, ognuno tragga le conseguenze che vuole. Io penso, ad esempio, che ognuno sia libero di dire quello che pensa, e tutti siano liberi di pensare quello che vogliono su chi dice quello che pensa in pubblico.

Comunque chi pensa di boicottare Barilla comprando De Cecco (che è la brand di qualità e prezzo più elevato dello stesso gruppo) fa un favore a Guido, anzichenò.

Questi sono i marchi del gruppo Barilla:

academia_barilla

yemina-vesta

wasa

voiello

pavesi

Mulino_Bianco

misko

LogoBarillaSchedaBrand

logo_filiz_new

Harrys_logo_01

DxOFilmpack 3 gratis

dxofilmpack

Sul sito della DXO è disponibile una versione gratuita del programma DxOFilmpack 3, la versione precedente all’ultima, che permette di emulare su fotografie digitali i colori e gli effetti di alcune famose pellicole 35mm.

E’ un bel programma, vi consiglio di scaricarlo prima che la disponibilità di questa licenza gratuita finisca.

http://www.dxo.com/intl/sony

Il mondo reale di Bellini

Alberto Bellini

L’Assessore Bellini di Forlì ha abbandonato Facebook, a causa delle critiche che ha ricevuto in merito alle sue scelte di amministratore.

“Buona navigazione a tutti. Ci vediamo nel mondo reale”.

Ora, anche io non uso Facebook per tutt’altro motivo, ma questa cosa merita un minimo di riflessione. Quando si ricopre un ruolo pubblico, come quello di un Assessore all’Ambiente o un Sindaco, la comunicazione con i cittadini ricopre un ruolo molto importante, fondamentale. Confrontarsi con loro sulle scelte che si decidono di attuare è un dovere istituzionale.

In passato questo ruolo era intermediato dalle commissioni, dalle riunioni pubbliche, dalle circoscrizioni, dai quotidiani.
Oggi parte di questo confronto si è spostato su internet, con due principali vantaggi. Il primo, è che la comunicazione è più veloce, diretta. Il secondo, è che la storia rimane (*) sempre disponibile, volendola cercare.

Non ci sarebbe nulla di male a ritirarsi da un luogo di dibattito su internet, a patto che se ne creino altri. La storia del mondo reale è veramente buffa. Internet è fatta di persone reali, il web è un mezzo di comunicazione tra persone reali.

Il mezzo di comunicazione cambia, la realtà che rappresenta no. E’ come il fax, il telefono, il microfono dell’intervistatore, la carta del giornale.

Possono piacere o non piacere le modalità di comunicazione, ma non si può liquidare il tutto come se fosse qualcosa di virtuale, irreale.
Quello che non piace forse all’Assessore è la mancanza di intermediazione, non la a-fisicità del contatto.

Perché altrimenti tutti i giorni dedicherebbe un’oretta del suo tempo di assessore a rispondere pubblicamente a domande e critiche dei cittadini. In televisione? Va benissimo, solo più scomodo.

Se non lo fa, allora il problema non sta nel mezzo, ma nella comunicazione stessa.
Le buone idee si difendono bene, attraverso qualsiasi mezzo.

Fonti:
Resto del Carlino: Attacchi su Facebook Bellini: “Mi cancello”
ForlìToday – L’assessore Bellini lascia Facebook: “Minori strumentalizzati. Perso il contatto con la realtà
4Live – L’Assessore che sega gli alberi e pure Facebook

Il mercato delle auto in Italia

repubblica-automobili

In prima pagina su Repubblica.it le due notizie una sopra l’altra.
Gli Italiani comprano meno automobili, ma il numero pro capite è ancora molto superiore alla media europea. Quindi il calo delle vendite è fisiologico, e dal punto di vista della sostenibilità positivo. Ovviamente se accompagnato da un aumento dell’utilizzo della mobilità leggera, dei mezzi pubblici, del car pooling e car sharing.

E’ permesso aumentare su Ebay i prezzi facendo offerte con altro account?

Sulla carta, sarebbe un no.
In realtà, però, è una pratica molto diffusa. Troppo diffusa, ed abbastanza tollerata da Ebay.

Sto parlando di quelle persone diversamente oneste che inseriscono un annuncio di vendita su ebay, inseriscono un prezzo basso per non pagare grosse commissioni al sito, e poi con altri account si alzano il prezzo.

Spesso sono anche diversamente furbi, perché dopo un giorno rimettono l’articolo, che dovrebbe essere stato venduto, di nuovo in vendita.

Ebay potrebbe bloccare molto semplicemente queste operazioni, dal momento che conosce sia gli indirizzi ip di chi offre (che è lo stesso di chi vende) sia la percentuale di offerte a quel venditore rispetto al totale.

Cliccando sulle attività di offerta, potrete vedere uno schema di questo tipo:

( feedback, di solito pochi )
Feedback positivi: 100% (del resto il venditore è lui stesso, perché dovrebbe darsi un foto negativo?
Descrizione dell’oggetto: Bla bla bla
Offerte per l’oggetto: 6 (un numero elevato significa spesso che alza dal basso, un po’ alla volta)

Riepilogo per 30 giorni
Offerte totali: 34 (numero elevato)
Oggetti per i quali è stata fatta un’offerta: 7
Percentuale di offerte con questo venditore: 100% (significa che di 34 offerte dell’ultimo mese, ha sempre offerto su oggetti dello stesso venditore!!!)

In più, vedrete spesso in tempi brevi ricomparire l’annuncio dell’oggetto unico, in vendita per la seconda volta.

Io di solito segnalo queste attività fraudolente, ma l’impressione è che serva a poco. Raramente ho visto sparire questi annunci, e mai ho visto cancellare account di venditori diversamente onesti.

Per farlo basta cliccare su “Segnala inserzione” e compilare questi campi:
Categoria della segnalazione: Procedure di inserzione
Motivo della segnalazione: Attività di vendita fraudolente
Ulteriori dettagli sul motivo: Il venditore utilizza altri account per aumentare il prezzo di vendita.

Ebay potrebbe accorgersi di queste attività e vietarle, ma il suo interesse è fare soldi sulla percentuale di vendita, quindi queste attività che alzano la cifra dell’asta non sono poi così fastidiose, evidentemente.

Però è una visione miope, perché un sistema migliore attira alla lunga più gente, ed il rispetto per le regole manterrebbe più fiducia nei clienti, e garantirebbe quindi business a lungo termine.

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