Animali

Ecco Come vendiamo le pellicce ai russi – Risposta LAV

Pubblico una nota della Lega Anti Vivisezione in merito all’articolo: “Ecco come vendiamo le pellicce ai russi” pubblicato il 12.2.2008 su “Il resto del Carlino”, Forlì Economia, p. 11.

La LAV Lega Anti Vivisezione Onlus, sede Territoriale di Forlì-Cesena, critica duramente le dichiarazioni rese da Cristina Bacchi, titolare della ditta di ‘Lavorazione pelli Gentili’ a Teodorano di Meldola e della linea ‘Pellicceria Cristina e altre idee’, a difesa delle pellicce di derivazione animale, incominciando da quella secondo cui “la vera pelliccia ecologica” sarebbe “quella animale, perché ecologico non significa animalista “.
A prescindere dal falso e totalmente improprio impiego, registrato dalla LAV, della parola “ecologica” in riferimento ad una pelliccia animale, la LAV ricorda come l’edulcorata descrizione delle proprie attività commerciali fatta dalla signora Bacchi ometta un dato fondamentale: la sofferenza animale, dei milioni di animali che ogni anno vengono allevati e uccisi per la propria pelliccia, tra una vita di privazioni e una morte atroce che prevede metodi quali la camera a gas, la rottura delle ossa cervicali, la corrente elettrica, per non parlare poi delle pellicce provenienti dalla Cina, dove gli animali vengono scuoiati vivi.
Una pelliccia è un capo di abbigliamento che nasconde la sofferenza di tanti animali: per confezionare una pelliccia di visone sono necessari fino a 54 animali, per una di volpe 24, per gli ermellini si arriva fino a 200 esemplari.
E nulla vale il ricordare che la ditta Bacchi si servirebbe di pelli “in accordo con la Convenzione di Washington” sulle specie in via di estinzione: forse che quelle di visoni ,conigli, procioni, volpi non sono vite da rispettare?
Per quanto riguarda poi i conigli (i “lapin” della signora Bacchi), la LAV ha recentemente diffuso le immagini di un video shock (visionabile sul sito www.lav.it) sui metodi del loro allevamento: essi sono sottoposti a riproduzione forzata (ogni fattrice viene utilizzata per al massimo due anni, durante i quali partorisce circa 160 piccoli, una cucciolata ogni 45 giorni), venendo fatti crescere in gabbie minuscole e sporche per poi, giunta la crescita del pelo a “maturazione”, venire gettati in casse di plastica, ammassati sui propri consimili e trasportati verso il macello, dove verranno poi tramortiti con una cinghia, sgozzati e infine scuoiati vivi.
“Tutto il discorso della signora Bacchi è una vera e propria orazione pro domo sua, a difesa del proprio interesse economico, noncurante delle torture inflitte a visoni, volpi, conigli e a tutti gli altri animali uccisi per la loro pelliccia, di cui si serve la sua azienda-commenta Valentina Turchi, Consigliere Direttivo della sede LAV forlivese -.Ma forse l’accorata apologia di un business che lucra nel vero senso della parola sulla pelle degli animali è tanto più veemente quanto maggiori sono le difficoltà di questo settore in Italia, ove sempre crescente è il numero dei cittadini sensibili ai diritti degli animali e alle loro sofferenze. E in questi cittadini, le pellicce della signora Bacchi non troveranno certo acquirenti”.

Tamara Donà mi ha intervistato per R101

Oggi dalle 13 alle 15 andrà in onda una mia intervista, fatta da Tamara Donà per il suo programma radiofonico in onda su R101.
Il tema è il sito animalisenzacasa.org (abbiamo cambiato il nome ad adottami.org, entrambi gli indirizzi portano allo stesso sito).

Venerdì scorso è uscito un articolo sempre sullo stesso progetto sul Venerdì di Repubblica, che ci ha fatto avere un picco di 8500 visite in una giornata.

Questa pubblicità ci sta aiutando a dare in affidamento gli animali inseriti nel nostro database, ma non è mai abbastanza, quindi diffondete ancora l’iniziativa!

Adottami.org!

Devo ringraziare Marcello Saponaro che mi sta aiutando moltissimo nel lancio del portale delle adozioni AnimaliSenzaCasa.org. Ricordo brevemente come funziona: le associazioni e gli enti che hanno animali da adottare possono richiedere la password per inserire gratuitamente i propri annunci, che vengono visualizzati casualmente in tutti i siti dei sostenitori che vogliono darci una mano (iniziano ad essere tanti).
Sul sito è poi possibile fare ricerche dettagliate, per selezionare gli annunci, e richiedere informazioni direttamente alle associazioni di riferimento che hanno la custodia dell’animale.
I blogger, i webmaster e i proprietari di siti internet possono sostenere Animali Senza Casa .org inserendo una finestrella con un annuncio. In cambio saranno inseriti nei link dei sostenitori del sito.

Alex si è smarrito

AlexInoltro un messaggio che mi è arrivato che riguarda un gatto smarrito nel centro di Forlì.

Buongiorno,
mi chiamo Ravaioli Carla, abito nel centro storico di Forli e da martedì 6 novembre ho perso le tracce del mio gatto Alex.
Alex è un gatto grosso, maschio, castrato, nero con zampe e petto bianco… il muso è nero con la mascherina bianca, nasino rosa e occhi verdi, ha l’orecchio destro sbeccato.
Ha circa 5 anni ed è stato smarrito IN VIA TRENTO (traversa di corso diaz).

Non era solito allontanarsi quindi pensiamo che qualcuno abbia potuto prenderlo o allontanarlo da casa volontariamente oppure che Alex possa essere salito a bordo di un qualche furgoncino di un elettricista o idraulico e portato erroneamente lontano.
Vi chiedo per favore se avete modo di fare un piccolo annuncio.
è molto importante per me… potete pubblicare il mio numero di cellulare nel caso qualcuno volesse contattarmi…Ravaioli Carla 3802596079

Il canile di Forlì e la Voce di Romagna

In questi giorni sono apparsi diversi articoli riguardanti il canile. Qualche giorno fa la Voce di Romagna scriveva che le associazioni lamentavano un eccesso di burocrazia negli affidi dei cani, imputabile alla direzione del canile. Il giornalista titolava quindi che l’assessore dei Verdi veniva smentito da alcune associazioni animaliste.
Oggi in un articolo viene descritta la prova fatta dal quotidiano per l’adozione di un cane. Nel giro dello stesso pomeriggio l’adozione si è compiuta correttamente. Il giornalista scrive che questo cambio di procedure è giustificabile grazie all’intervento del quotidiano sul tema, e che nel frattempo per lo stesso motivo sarebbero aumentati anche i volontari all’interno della struttura.
In realtà la procedura non è cambiata di una virgola ed i volontari sono gli stessi di un mese fa.. Lo posso dire per esperienza diretta, avendo adottato dalla stessa struttura un cane con la mia famiglia.
Ci sono solo alcuni casi particolari nei quali è necessario aspettare un paio di giorni, per vaccini o sterilizzazioni.

Certo, sarebbe stato più difficile scrivere che probabilmente le informazioni pubblicate qualche giorno fa sulla base di una intervista e non su dati oggettivi non erano corrette, smentendo le pesanti accuse rivolte strumentalmente all’assessore ed alla gestione del servizio. Però forse sarebbe stato più corretto, no?

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