Month: Luglio 2006

Alba jazz sulla spiaggia di Cesenatico

Fra luglio e agosto Cesenatico (FC) propone concerti jazz in riva al mare e musiche con arpa, pianoforte e violino. Sveglia (o ritrovo) alle 6 per un appuntamento e suggestivo:

Domenica 9 luglio, spiaggia di Zadina, “Tolga Trio” gipsy jazz con chitarre e contrabbasso;
Domenica 23 luglio spiaggia di ponente, “Gruppo Ocarinistico Budriese” con “Suoni dalla terracotta”;
Domenica 30 luglio spiaggia dei Diamanti, “La Galopa”, musiche della tradizione popolare romagnola;
Domenica 6 agosto spiaggia di Valverde, “Quartetto Kletz”, viaggio musicale attraverso l’Europa dell’Est;
Mercoledì 16 agosto molo di Levante, “Pinguini Innamorati”, spettacolo in ricordo dello swing italiano

Sulla Serata di James Brown a Forlì

Venerdì scorso sono andato al concerto di James Brown in Piazza Saffi. Un evento straordinario per la nostra città, che ha ospitato uno dei padri del soul ed inventore del funky senza quasi accorgersene. Solo 2000 le persone presenti, con piazza mezza vuota, è il bilancio della serata.

Due batterie, un percussionista, due bassi, tre chitarre, 4 coriste, due sax ed un trombettista, una voce di spalla ed il presentatore, il tutto diretto e sorretto dal mitico James, che con i suoi 73 anni ha una energia da vendere.

Dubito che il bilancio economico della serata sia stato positivo, aggravato inoltre dai precedenti concerti di Garfunkel (andato quasi deserto) e di Burt Bacharach (andato meglio, ma con spettatori insufficienti per l’evento).

Riflettendo sull’organizzazione, a mio parere sarebbe stato meglio differenziare ancora di più l’offerta, pensando alle varie fasce d’età: vista l’inerzia dei forlivesi, poco abituati a concerti importanti, avrei chiamato anche un gruppo che potesse attirare i ragazzi più giovani, come fa radiobruno.

Quattro concerti così vicini tra loro si sono divisi il target locale, dal momento che il prezzo (30€ + diritti di prevendita per ogni concerto) non incentivava ad assistere a tutti e quattro gli eventi di 4Live. Sarebbe stato interessante poter acquistare anche un biglietto unico con uno sconto per chi decideva di fare il poker, credo che diverse persone ne avrebbero approfittato e Forlì avrebbe fatto una figura migliore davanti ad artisti così impoortanti.

Chissà se il concerto di Cocciante andrà meglio, come penso, e se gli organizzatori decideranno di ripetere l’evento, magari con qualche modifica, anche l’anno prossimo.
Altrimenti Forlì avrebbe perso l’ennesima occasione.

LIDL e wikipedia

Grazie ad un post sul blog di Beppe Grillo ho scoperto due cose interessanti: primo, che la LIDL non si comporta in maniera umanamente accettabile con i suoi dipendenti (e questo me lo immaginavo), e secondo che wikipedia aveva già un bel resoconto sul problema.

Nessun’altra enciclopedia potrebbe pubblicare qualcosa del genere, ed ancora una volta capisco quanto questo strumento di conoscenza sia importante per il nostro futuro.

Le piazze sono parcheggi?

Rispondo ad una lettera inviata alla stampa da Buccioli intitolata “Perché sottrarne al centro storico”, nella quale si chiede il perché del potenziamento dei parcheggi pubblici posti immediatamente al di fuori del centro storico, dichiarando che la valorizzazione del centro storico passa obbligatoriamente per l’aumento dei posti auto nelle piazze cittadine.

Ancora una volta si dimostra, a mio parere, l’anomalia tutta forlivese di volersi vedere privati di importanti spazi di aggregazione sociale e culturali quali sono le piazze pubbliche, che sono purtroppo quasi totalmente adibite a parcheggio.

A chi verrebbe mai in mente di avvicinarsi ad un immenso parcheggio? Se ci priviamo del piacere di vivere la città, di passeggiare per i negozi e le attività, di prendere un caffè all’aperto senza rumore e ad aria inquinata, come pensiamo di incentivarne la vivibilità?

Spesso si sente fare il confronto tra centro storico e centri commerciali, e chi giustamente si preoccupa per le piccole attività commerciali trova spesso una falsa soluzione nella sovrapposizione fisica del parcheggio alla destinazione. In nessun centro commerciale si può viaggiare in auto tra le vetrine, in mezzo ai pedoni, ed evidentemente se questo fosse possibile i negozi sarebbero meno accessibili e frequentati.

Sempre più spesso, inoltre, gli ipermercati diventano anche uno spazio di aggregazione, grazie anche alle iniziative che vengono organizzate per attrarre nuovi visitatori. Che il futuro stia nei centri commerciali che diventano piazze mentre le piazze che diventano parcheggi?

Il centro storico è un ipermercato naturale, che ha già tutte le caratteristiche per attrarre e diventare molto piacevole, se non si guarda alla sua rivitalizzazione solo in termini di quantità secca di posti auto e distanza parcheggi – vetrine. Se vogliamo migliorare questa zona della città dobbiamo da un lato facilitarne l’accesso per l’utenza debole, allargandone la zona pedonale e ciclabile, e riconsiderare caso per caso l’uso degli spazi a disposizione, guardando alla mobilità personale con serietà e scientificità e non con ceca unidirezionalità.

Le esperienze nelle altre città e gli eventi organizzati questa estate dimostrano chiaramente che con una buona programmazione, un arredo urbano adeguato ed una gestione migliore di spazi ed orari i cittadini si riavvicinano al centro. Sempre che la destinazione non venga interamente e permanentemente occupata dalle auto vuote.

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