Month: Febbraio 2007

L’incenerimento dei rifiuti non è recupero di energia

Il Parlamento europeo ha adottato oggi, in prima lettura, il rapporto della deputata Caroline Jackson (Regno Unito, popolari) sulla proposta di nuova direttiva quadro sui rifiuti. Sono stati adottati una serie di emendamenti presentati dal gruppo dei Verdi che, insieme a quelli presentati dal gruppo socialista e dalla sinistra unitaria europea, rafforzano la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.

In particolare l’incenerimento dei rifiuti non può più essere considerato un recupero, evitando quindi di fare passare questa pratica come un processo virtuoso che permette di recuperare energia e poter quindi accedere, come accade ancora in vari Stati membri tra i quali anche l’Italia, a soldi e incentivi che dovrebbero essere destinati alle vere energie rinnovabili.

Di fondamentale importanza è inoltre l’adozione di una gerarchia di 5 livelli chiaramente distinti l’uno dall’altro e con un ordine di priorità ben preciso, all’interno del quale gli Stati membri devono impegnarsi prima di tutto per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, poi il riutilizzo, poi il riciclaggio e altre forme di recupero e solo infine per lo smaltimento (naturalmente sicuro ed ecologico) dei rifiuti.

Molto importante infine è l’aver stabilito che tutti gli Stati membri dovranno adottare tutte le misure necessarie per stabilizzare la propria produzione globale di rifiuti entro il 2012 rispetto alla propria produzione annuale di rifiuti del 2008. Un primo passo concreto per ridurre la montagna di rifiuti che ogni anno si produce nel nostro continente (534 kg di rifiuti domestici per ogni europeo in un anno!).

Libera Chiesa in Libero Stato – Gli estremisti di centro

Oggi il Cardinal Ruini ha detto che verrà diramata una nota meditata, ufficiale e soprattutto impegnativa per tutti coloro che “accolgono il Magistero della Chiesa”, riguardante la legge sui Diritti dei conviventi (Di.Co., ex PACS).
Tutto questo non ha precedenti storici, neppure guardando indietro fino alle leggi sull’aborto ed il divorzio.

Gli estremisti di centro della coalizione ora si trovano nella difficoltà di dover scegliere se rispettare il volere delle gerarchie ecclesiastiche e votare contro una legge che ci avvicina al resto del mondo occidentale, oppure dimostrare che veramente politica e fede sono su due piani diversi, incrociati certamente sui valori, ma non ciecamente sovrapposti.

Intanto l’Istat dice che i matrimoni sono in calo, dimezzati negli ultimi trent’anni, ed i bambini nati fuori dal matrimonio sono il doppio rispetto a 10 anni fa.

La società sta già cambiando, soprattutto a causa della mutazione del rapporto delle persone con il lavoro ed all’evoluzione avvenuta sul fronte della parità di diritti tra i sessi.

Possiamo accompagnare e regolamentare con calma e progressività questi cambiamenti, magari incentivando veramente chi decide di assumersi la responsabilità di creare un nucleo familiare, oppure opporci radicalmente senza fare il necessario dall’altra parte per ostacolarne la tendenza.
Così come viene ancora fatto nei confronti dei contraccettivi, argomento sul quale per fortuna ben pochi, anche tra i Cattolici, sono attenti osservanti.

Perché non discutere sui dettagli dei diritti e dei doveri da estendere, invece di opporsi ciecamente alla sola idea di garantire diritti anche a chi decide di non sposarsi?

Chi è radicale ed estremista?

Voto unanime del Consiglio dei Ministri sul Cip6

Dal blog di Pecoraro Scanio: Governo unanime sui Cip6

Voi tutti sapete che, sulla questione dei Cip6, preferivo la strada del decreto legge, per ripristinare il testo frutto dell’accordo raggiunto al Senato. Comunque sia l’approvazione del disegno di legge – da parte del Consiglio dei Ministri di oggi – e’ un passo avanti. Confido ora in una rapida approvazione parlamentare del provvedimento. Nel video qui sopra potete ascoltare le parole del sottosegretario Letta, nella conferenza stampa di questa sera: il voto del Governo è stato unanime e questo fa ben sperare che si riescano a superare le resistenze emerse in Parlamento. E’ evidente che dobbiamo mettere la parola fine all’aggiramento delle norme comunitarie e della truffa ai danni delle fonti rinnovabili.

Il risparmio energetico nella finanziaria 2007

L’assessorato regionale alle attività produttive dell’Emilia Romagna ha prodotto un riassunto degli interventi della Finanziaria 2007 a favore del risparmio energetico, della cui importanza ho scritto molto recentemente.

Scaricatelo, è molto interessante:

La finanziaria 2007 per il risparmio energetico

Riguzzi Fuori dai Verdi – Rassegna stampa e commenti

La rassegna stampa di oggi è piena di articoli sulla decisione del Giurì nazionale dei Verdi di respingere il ricorso di Riguzzi e confermare così la decisione dell’Esecutivo Nazionale, che aveva respinto la sua richiesta di adesione.

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In particolare non sono d’accordo con l’impostazione data dall’articolo su La Voce. La richiesta dell’esecutivo dei Verdi è molto chiara ed assolutamente coerente: i Verdi hanno sostenuto con i loro voti la Giunta di Bulbi ed in base agli accordi delle forze politiche hanno diritto ad una rappresentanza che permetta di portare avanti le politiche dei Verdi in Provincia.
Una rappresentanza che sia coerente con le politiche dei Verdi, così come accade nel Comune di Forlì e nel Governo Prodi. E’ giusto che esistano differenze tra i partiti, che siano visibili anche agli elettori, e che si facciano battaglie anche all’interno delle coalizioni affinché queste posizioni diventino maggioritarie.

Se così non fosse, esisterebbero solo due partiti e non ci sarebbe dibattito politico: la maggioranza farebbe le sue proposte e l’opposizione voterebbe contro. Ma le posizioni si appiattirebbero, e non si vedrebbero grosse differenze tra i due schieramenti, sempre impegnati a raccogliere i voti degli indecisi, come in America ed in Gran Bretagna.

Per me è giusto che si dibatta sui temi più importanti, anche all’interno delle maggioranze, e che i cittadini possano partecipare alla discussione. Non è un segno di debolezza, ma di estrema forza: le scelte vengono poste al giudizio delle persone.

Così come la Margherita in Comune a Forlì ha fatto la sua battaglia assieme all’opposizione contro le case popolari di via dei Girolimini, i Verdi stanno continuando a fare la loro sulla raccolta differenziata contro la scelta dell’incenerimento, raccogliendo durante il percorso il consenso anche di persone che inizialmente la pensavano diversamente.

Questa è democrazia.

Quindi la richiesta di essere rappresentati nella giunta provinciale è legittima, non di comodo. La maggioranza della Provincia potrà scegliere se continuare il percorso con i Verdi, lasciando però anche ai Verdi la facoltà di fare le proprie legittime battaglie, oppure procedere senza una delle forze politiche che hanno contribuito all’elezione di questa Giunta. Ricordando, però, che non sono solo i Verdi a differenziarsi su alcune delle scelte della maggioranza. Se in parlamento ci sono differenziazioni su aspetti importanti del programma di Prodi, come ad esempio sulle coppie di fatto, non si capisce il motivo per il quale nella Provincia di Forlì non si possa fare una battaglia contro un inceneritore che non era inserito nel programma della coalizione.

Gli accordi tra le forze politiche si fanno attraverso i programmi, con i quali si chiede il voto dei cittadini. Questi contengono le sintesi tra le diverse posizioni dei singoli partiti. E’ normale che sull’applicazione del programma si apra un dibattito, anche aperto alla cittadinanza, evitando demagogie che non portano risultati concreti. Non c’è democrazia senza dibattito, ed è giusto che ci si confronti su posizioni serie, che vadano al di là degli slogan elettorali.

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