Month: Febbraio 2007

Wikipedia su Matarrese

Ogni tanto, ingenuamente, mi stupisco del Mondo in cui viviamo. Matarrese ha dichiarato, sull’onda dell’omicidio dell’agende di Polizia Racciti (per il quale lunedì in Consiglio Comunale abbiamo deciso di osservare un minuto di silenzio), «Il calcio non può chiudere, i morti sono parte del sistema».

Wikipedia, aggiornata quotidianamente, scrive:

Di recente è stato aspramente criticato per alcune affermazioni sull’omicidio Raciti. Infatti ha asserito che i morti a causa della violenza sportiva sono parte del sistema calcio. Tali affermazioni a detta di molti sono da considerare ciniche e lesive della memoria del poliziotto scomparso. Poco dopo in realtà egli stesso ha puntualizzato che l’affermazione sua precedente non fosse stata compresa in toto. Risulta comunque condannabile a priori una dichiarazione come quella sua affermata soprattutto perchè il contesto ed il momento storico vedono come anacronistico e danneggiante la sua figura.

Peraltro Matarrese è e continua ad essere un elemento disgregante nel mondo del calcio e dello sport tutto poichè appare visibile quanto nella sua storia egli stesso abbia male operato essendo stato accusato – e non a torto- colluso con la malavita barese.

Ecco, forse bisognerebbe partire con l’espellere figure come Matarrese, per ricominciare a vedere nel calcio ancora uno sport.

Respinto il ricorso di Riguzzi: non è più nei Verdi

RIGUZZI NON E’ PIU’ NEI VERDI

Rigettato il suo ricorso – Il Giurì nazionale ha confermato il diniego al suo tesseramento – Sia ora ristabilita la rappresentanza politica in Provincia

Il Giurì nazionale della Federazione dei Verdi, organo di garanzia interna al Partito, ha rigettato il ricorso di Roberto Riguzzi contro il non accoglimento da parte della Federazione della sua richiesta di tesseramento a suo tempo motivata per aver arrecato “…grave danno alla politica e all’immagine dei Verdi”.

Il Giurì nazionale ha ritenuto infondato il ricorso di Riguzzi per diversi motivi tra cui quello che “non è possibile avere dubbi sulla gravità del comportamento tenuto dal ricorrente che può dirsi il più lesivo per una associazione di natura politica per la quale è essenziale la coerenza fra le decisioni espresse dagli organi ed i comportamenti degli associati, specialmente ove questi esplichino mandati all’interno delle istituzioni”.

L’esecutivo provinciale dei Verdi, nel prendere atto della decisione del Giurì nazionale, chiede che in Provincia sia ora ristabilita la rappresentaza politica decisa negli accordi elettorali del 2004.

Forlì, 5 febbraio 2007

Aggiornamento – Ecco il testo integrale decisione del giurì in merito al suo ricorso

Pista Nera: Evitato inutile scempio, saggia la valutazione dei ministeri

E’ stata bocciato il progetto di posta nera in Campigna (FC).
Basandosi sulle posizioni contrarie del Corpo Forestale dello Stato di Roma, all’ufficio Biodiversità CFS di Pratovecchio ed alla Soprintendenza di Ravenna l’Ente Parco ed i Ministeri competenti hanno dato una valutazione negativa al progetto. Una risposta concreta a chi diceva che tutte le amministrazioni erano favorevoli al progetto: evidentemente i problemi più volte sollevati dal WWF e dai Verdi erano fondati.

Segue il comunicato del WWF Italia.

Oggi si è evitata una ulteriore ferita al territorio dell’Appennino tosco-romagnolo, a cavallo tra Forlì e Arezzo, grazie a una corretta e coerente posizione dei Ministeri (Ambiente, Agricoltura e Foreste, Beni Culturali) rispetto al ruolo che le Aree protette devono avere e alla necessità di valutare i singoli progetti in un’ottica di pianificazione. Così è stata accolta dal WWF Italia la notizia del parere negativo dei Ministeri sopracitati alla realizzazione della “pista nera” di Campigna in Provincia di Forlì ai confini con la Toscana, che avrebbe interessato il Parco delle Foreste Casentinesi e della Riserva Naturale Biogenetica di Campigna. Pareri che hanno contribuito all’esito negativo della odierna conferenza di servizi.
“Si tratta di una scelta razionale e di buon senso” – dichiara Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia che nei giorni scorsi si era rivolto al Ministro per chiedere una particolare attenzione al progetto – che apporta una risposta adeguata alle esigenze di tutela ambientale e di sviluppo socio
economico del territorio interessato dalle opere”. Il bilanciamento degli interessi può essere raggiunto solo se le singole opere vengono ricondotte in un’ottica strategica, ad oggi assente; gli interventi decontestualizzati da una più generale pianificazione, sono fallimentari per la natura e per lo sviluppo.

Correttamente i Ministeri hanno sostenuto che dovrebbero essere presi in considerazione non solo gli impatti immediati dell’opera sulla natura (in questo caso devastanti), ma anche quelli prevedibili come ad esempio quelli dovuti ai mutamenti climatici che renderanno ordinario il ricorso
all’innevamento artificiale, i cui impatti sono noti e documentati anche nel dossier del WWF “Turismo invernale, una relazione da rivedere” .

Il WWF Italia, nei giorni scorsi, ha inviato ai Ministri competenti un dossier per denunciare la gravità e l’inutilità dello scempio annunciato, che avrebbe avuto alti costi ambientali a carico della collettività e benefici limitati a pochi. “Abbiamo denunciato già da tempo – dichiara Gioacchino Pedrazzoli, Presidente del WWF Emilia Romagna – la scelta delle amministrazioni locali, incapaci di cogliere opportunità di carattere strategico ed economico per le comunità. Senza trascurare poi i gravi danni all’ambiente naturale, protetto perché interno al Parco delle Foreste Casentinesi e alla Riserva Naturale Biogenetica di Campigna, ma anche in quanto SIC e ZPS: anche l’Europa infatti riconosce in questa area la presenza di importanti habitat e specie che costituiscono patrimonio della collettività.”

Evitato lo scempio, ora è necessaria l’attivazione degli strumenti di programmazione dell’Ente Parco, ispirati alla tutela delle risorse e al raggiungimento della conservazione e valorizzazione della biodiversità e dell’ambiente naturale. Ed in questo senso si sono espressi oggi i Ministeri
competenti, ed in particolare quello dell’Ambiente che, riappropriandosi della funzione ad esso deputata, ha fatto una scelta a garanzia dei valori e delle risorse presenti nel Parco. “L’area è considerata prioritaria nel processo di conservazione Ecoregionale del WWF per gli elevati livelli di
biodiversità che questo presenta e che richiedono prioritarie azioni di tutela – conclude Pratesi – Questo motiva il lavoro quotidiano e la dedizione degli attivisti che hanno particolarmente a cuore le sorti del Parco”

Roma, 5 febbraio 2007
Ufficio stampa WWF Italia

Trasformiamo i costi energetici in lavoro!

Questo è l’articolo che ho appena inviato per il prossimo numero di Comune Aperto, sul piano energetico ed ambientale del Comune di Forlì:

Trasformiamo i costi energetici in lavoro!

Alla fine dello scorso gennaio il Consiglio Comunale di Forlì ha votato l’adozione del piano energetico ed ambientale. Un documento molto corposo, che contiene le misure più importanti che la nostra amministrazione intende realizzare per diminuire gli sprechi energetici e l’impatto dell’uso dei combustibili fossili per ambiente e salute dei cittadini. Un documento che non contiene previsioni di nuovi impianti di produzione di energia.
Oggi il territorio comunale consuma circa 320’000 tonnellate di petrolio equivalente. Una spesa enorme sia dal punto di vista dell’economia locale, costretta ad importare dall’esterno le fonti di energia, sia dal punto di vista ambientale, dal momento che la produzione ha un suo fortissimo impatto in termini di emissioni di inquinanti.
La priorità di oggi è quella di ridurre i consumi, perché gli investimenti su questo settore sono quelli che danno ritorni economici più immediati.
Ridurre gli sprechi energetici è una priorità mondiale e locale allo stesso tempo, dal momento che ad ogni intervento si sostituiscono ai costi per le fonti fossili di energia, estratte altrove, costi inferiori sostenuti per la manutenzione e ristrutturazione degli edifici.
Così, banalmente, parte di quello che oggi spendiamo in gas potremmo investirlo in lavoro di persone che vivono sul territorio, incrementando l’economia locale e riducendo il nostro impatto ambientale allo stesso tempo. Questi investimenti, infatti, si trasformano direttamente in lavoro per gli installatori (elettricisti, muratori, idraulici) ed in minori spese per i proprietari degli edifici.
Per questo motivo da tempo, attraverso mozioni ed ordini del giorno, spingo affinché sul nostro territorio si diffonda la consapevolezza di questa possibilità di risparmio per l’amministrazione e per i cittadini, attraverso l’istituzione degli strumenti adeguati.
Uno per tutti, che ho citato più volte nei miei interventi in Consiglio Comunale, sono le ESCO, società che realizzano a proprie spese interventi di ristrutturazione degli edifici, pagandosi i costi attraverso il risparmio energetico realizzato. Se oggi per un edificio il Comune spende 100, dopo 5-6 anni dall’intervento di questa società l’amministrazione spenderà la metà o ancora meno, a seconda degli sprechi iniziali. I 5 anni di invarianza delle tariffe servono per coprire le spese e finanziare l’opera, mentre per quanto riguarda la dipendenza dal gas e le emissioni in ambiente si ottengono miglioramenti immediati.
Il piano energetico del Comune di Forlì è un buon piano, che segue alcune delle indicazioni che i Verdi propongono da tempo, attraverso azioni pratiche realizzabili in breve tempo: micro cogenerazione e teleriscaldamento, adeguamento alle normative europee per la riduzione dei consumi degli edifici, l’accordo di programma per la mobilità sostenibile, la bioarchitettura, gli acquisti verdi ed altro ancora.
Affinché queste indicazioni abbiano in tempi rapidi una applicazione pratica ho chiesto attraverso un ordine del giorno che sia discusso in commissione l’adeguamento al piano energetico dei nostri regolamenti comunali, a partire da quello edilizio. Lo stesso ordine del giorno chiedeva anche l’adesione del Comune di Forlì all’iniziativa internazionale sul risparmio energetico, promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2.
Il risparmio energetico non è positivo solo per la salute, aspetto che da solo dovrebbe essere sufficiente per giustificare i necessari investimenti, ma anche per l’economia locale: ogni euro risparmiato di GAS e petrolio è un euro che può trasformarsi in lavoro per i forlivesi.
Basta ripensare alle 320’000 tonnellate di petrolio equivalente consumato ogni anno nel nostro Comune per capire su quale fonte di energia e di rilancio dell’economia siamo seduti.

Menzione Speciale per la Tesi di Andrea Zanfini

Un anno fa, il 3 Febbraio 2006, pubblicavo su questo blog la tesi di Andrea Zanfini, un ragazzo che ha studiato le “Valutazione delle emissioni da parte del parco veicolare dell’area Urbana di Forlì”. Poi abbiamo realizzato assieme a lui un aperitivo informativo sul suo lavoro:
aXinfo – Aperitivo tematico sull’inquinamento di Forlì
Materiale aXinfo – Aperitivo tematico sull’inquinamento di Forlì

Oggi scopro che ha ricevuto per questo suo bel lavoro una menzione speciale in occasione del Premio di Laurea Paolo Schmidt di Friedberg 2006, per aver saputo utilizzare in modo chiaro, completo ed ordinato una modellistica consolidata, applicandola ad una problematica di primaria attualità.

Ancora complimenti!

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