Month: Ottobre 2007

Con Tutor evitata una strage di Bologna

Spinto dalla richiesta di approfondimento di un amico ho cercato di approfondire i dettagli delle statistiche pubblicate dal Codacons sulla riduzione degli incidenti stradali che risulta da un anno di applicazione di Tutor.
Ad oggi Tutor è stato applicato nei 1120km più pericolosi delle nostre autostrade, attraverso 76 postazioni.

Dal sito di Autostrade per l’Italia SPA scopro che i km di autostrade gestite da questa azienda sono 3413, circa tre volte il totale dei km protetti da tutor.

Poi sono andato a vedere i dati degli incidenti del 2005 rilevati nelle autostrade dalla Polizia Stradale, li ho divisi per tre e successivamente ho applicato le percentuali di riduzione pubblicate da Repubblica.
Da questi calcoli ho trovato che, grazie a Tutor, si sono risparmiate circa 88 vittime della strada, 2300 feriti e 3000 incidenti.

Si è evitato più o meno il bilancio di morti della strage di Bologna.

Chiaramente sono dati approssimativi, nessuno sa quali sarebbero stati gli incidenti se Tutor non fosse stato attivato, ma rendono l’idea di quanto sia grave il bilancio annuale delle vittime della strada, e della potenzialità di questi strumenti nella prevenzione degli incidenti, a partire da quelli più gravi.

Raddoppiato il fotovoltaico anche grazie al conto Energia

Ogni tanto serve qualche dato che ci riporti alla realtà, che ci faccia ben sperare per il futuro e che ci mostri che non è vero che sono tutti uguali.
Anche grazie al Conto Energia, fortemente voluto dai Verdi, in un anno c’è stato un raddoppio della potenzialità di pannelli fotovoltaici installati in Italia, che sono passati da 51MW a circa 100.
Stiamo parlando di cifre ancora basse se confrontate con le produzioni delle altre fonti, ma è il primo importante passo per un cambiamento che in altri paesi con meno sole di noi, come la Germania, hanno fatto qualche anno fa. Con l’aumento dell’installato aumentano le imprese che lavorano nel settore, diminuiscono i prezzi degli impianti, si mostra una buona pratica a tutti i vicini, si crea nuova occupazione.

Elezioni dei comitati di quartiere circoscrizione 1 Forlì

Domenica 28 Ottobre si terranno le elezioni dei comitati di quartiere del centro storico. Il centro non ne ha mai avuti, che io sappia, e questo mi pare già un dato positivo. Serve, però, che la gente vada a votare e scelga i candidati che ritiene più idonei.
Il Passatore ha pubblicato la lista. e gli indirizzi dei Seggi. Chi non sa a quale quartiere appartiene può chiamare la circoscrizione 1 al numero 0543-24013 oppure 0543-712301.

Detto questo, voglio indicarvi chi voterei io se fossi un residente del centro, in due quartieri:
Per Schiavonia/San Biagio voterei Stefano Oronti, Alberto Bravi, Carla Lamponi
Per Ravaldino C1 voterei Claudio Malmesi
Per San Pietro voterei Notari Luigi

Quindi se siete residenti in questi quartieri andate a votare uno di loro, e se conoscete qualcuno che possa votare passate parola.

Con tutor dimezzate le morti

In un anno nei tratti di autostrada dove è presente il Tutor, il tasso di incidentalità è calato del 22%, i feriti del 34,75% ed i morti del 50,83%.

Questi dati sono importanti. Dimostrano la validità dello strumento per la riduzione degli incidenti e soprattutto della loro gravità. Se la priorità è la salute dei cittadini, quindi, è necessario espandere la sua applicazione e provvedere a sistemi simili anche nelle strade più pericolose del tratto non autostradale.

Il parere legale sul ricorso Mengozzi

Ho ricevuto il testo del parere legale del WWF sull’esito del ricorso contro l’ampliamento dell’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Mengozzi, che conferma in sostanza che la Provincia non è obbligata ad autorizzare 28’000 tonnellate annue di incenerimento (dalle 16000 autorizzate in questo momento).
Con l’accoglimento del Ricorso del Comune e del WWF contro l’atto autorizzativo della Provincia, infatti, è stato annullato l’atto, e conseguentemente riparte l’iter del privato per richiedere l’autorizzazione dell’ampliamento dalle 16’000 attuali. Quindi se la provincia autorizzerà 28’000 tonnellate lo farà a sua discrezione, giudicando sostenibile in tutti i sensi la richiesta.

Forse questo sarà il primo atto nelle mani del nuovo assessore all’ambiente, Alni, che avrà quindi una prima occasione per dimostrare se intende perseguire le scelte della precedente amministrazione in merito oppure se cambiare rotta, dedicandosi finalmente alla tutela della salute dei cittadini di Forlì.

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