Month: Marzo 2008

Energia: Appello di docenti e ricercatori per decisioni sagge.

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Appello dei docenti e ricercatori delle Università e Centri di ricerca Italiani ai Candidati alla guida del paese, affinché vengano prese decisioni sagge e coraggiose per la politica energetica italiana

Who else, if not the scientists, is responsible for setting guidelines for defining progress and for protecting the interests of future generations? (Richard R. Ernst, Nobel per la Chimica, 1991)

Sullo scandaloso piano Faunistico della Provincia FC

Il 14 Marzo la capogruppo dei Verdi in Regione Daniela Guerra ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale relativamente al prossimo Piano Faunistico Venatorio che la Provincia di Forlì-Cesena sta elaborando e alle prevedibili proposte di aprire alla caccia una parte del demanio regionale in cui tale attività è vietata per legge.

Ai sensi dell’art. 21 della Legge 157/92 e dell’art. 25 della Legge Regionale n. 8/94 l’utilizzo a fini faunistici ed eventualmente venatori dei terreni del demanio regionale è stabilito dalla Giunta regionale, sentito l’Istituto Nazionale Fauna Selvatica, su richiesta della Provincia territorialmente interessata. Questo perché, sempre secondo le norme nazionali, nelle foreste demaniali la caccia è vietata tranne in quelle che “non presentino condizioni favorevoli alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica”.

“In una recente delibera di Giunta provinciale (la n. 94 del 26/02/2008) – dichiara Daniela Guerra – il presidente-cacciatore Bulbi e i suoi colleghi hanno preso atto che la percentuale di aree soggette a protezione della fauna selvatica risultano insufficienti rispetto alla Superficie Agro-Silvo-Pastorale complessiva della provincia. Con il Piano faunistico, che per il momento tengono chiuso in un cassetto, invece di aumentare semplicemente la superficie destinata ad Oasi di Protezione della Fauna o a Zona di Ripopolamento e Cattura, si sono inventati un trucchetto per cui “proteggono” una serie di aree urbanizzabili di scarso valore ambientale limitrofe ai principali centri abitati e, contemporaneamente, aprono alla caccia una parte delle foreste demaniali che si trovano in aree di grande pregio naturalistico ai confini con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.”

“Questa richiesta della Provincia non è affatto nuova – prosegue Guerra – è stata avanzata alla Regione anche negli anni scorsi ed è sempre stata respinta. Del resto è noto a tutti che la maggior parte dei circa 23.000 ettari di aree demaniali non furono inseriti a suo tempo nel Parco Nazionale per non scontentare la lobby venatoria e sempre per lo stesso motivo una parte di queste aree non è stata tabellata con i cartelli di divieto di caccia per impedire l’attività di controllo del bracconaggio da parte del Corpo Forestale e degli altri organi di vigilanza.”

“La mia interrogazione – conclude l’esponente del Sole che ride – oltre a chiedere per quale motivo tali aree demaniali, in precedenza gestite dalla disciolta Azienda Regionale delle Foreste e attualmente dalla Provincia, non siano mai state tabellate con i regolamentari cartelli, chiede alla Regione di respingere in maniera decisa e definitiva la manovra della Provincia perché nelle foreste del demanio regionale non sono certamente venuti meno i valori di rilevante interesse naturalistico che le caratterizzano.”

No alla riclassificazione dell’incenerimento: lettera a membri Commissione ambiente

Il 2 aprile la Commissione Ambiente, Salute e Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo dovrà votare il “PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE” relativo alle nuove linee guida sui rifiuti, definendo gli emendamenti al testo riproposto dal Consiglio, da sottoporre al voto in seduta plenaria del P.E. previsto per maggio – giugno. Se venisse fatta questa riclassificazione dell’incenerimento dei rifiuti con alta efficienza di recupero energetico, questo tipo di trattamento non verrebbe più considerato una forma di smaltimento, bensì una forma di recupero, elevandola quindi ad un livello non molto dissimile dal riciclaggio.

Per questo vi sollecito ad esercitare un pressing sui membri della commissione, affinché respingano la proposta di riclassificazione dell’incenerimento e confermino l’attuale gerarchia dei rifiuti, in cui l’incenerimento, indipendentemente dal grado di efficienza del recupero energetico, è classificato una forma di smaltimento e non una forma di recupero.

In allegato trovate l’indirizzario dei membri, e due lettere (in Italiano ed Inglese) dalle quali prendere spunto.
dear-member-of-the-environmental-committee-of-the-european-parliament.doc
lettera-ai-componenti-comm-ambiente-pe.doc
pe-membri-commissione-ambiete.txt

Il Comune di Forlì contro la repressione in Tibet

Ieri il Consiglio comunale di Forlì ha approvato all’unanimità un documento sulla repressione cinese contro la popolazione tibetana e lo ha inoltrato al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e all’Ambasciata Cinese a Roma.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FORLÌ

PREMESSO CHE
in Tibet sono in corso da diversi giorni manifestazioni di protesta contro la presenza cinese nella regione;
sono già avvenuti diversi scontri con le forze di polizia cinesi che hanno causato numerose vittime;
il Governo cinese ha intimato ai dimostranti tibetani la resa entro la giornata di oggi, lunedì 17 marzo 2008;

CONDANNA
la repressione cinese in atto e chiede di porre immediato termine alla stessa;

INVITA
il Governo cinese a riprendere i negoziati con i rappresentanti del popolo tibetano, a cominciare dal Dalai Lama, al fine di promuovere una soluzione pacifica e condivisa alle istanza di autonomia della popolazione tibetana.

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