collaborazione

60° Anniversario della LIBERAZIONE DI FORLÌ (10-11 Novembre 2004)

Mercoledì 10 novembre 2004
ore 16,00 – Salone Comunale – “I Diari di Antonio Mambelli negli anni di guerra” Relatore dott. Mario Proli in collaborazione con AUSER

Giovedì 11 novembre 2004
ore 16,30 – Salone Comunale – Presentazione volume: “Territori contesi – Guerra antipartigiana e Resistenza nell’Europa nazista”
Interverranno: Nadia Masini Sindaco di Forlì Maurizio Ridolfi Docente dell’Università della Tuscia, Lutz Klinkhammer Docente dell’Istituto Germanico/Università della Tuscia.
Liviana Zanetti Assessore alla Partecipazione Civica

60° Anniversario della LIBERAZIONE DI FORLÌ (9 Novembre 2004)

Martedì 9 novembre 2004
ore 9,30 – Viale Salinatore 24 – Scoprimento lapide ex I.P.I.
ore 10,30 – Piazza Saffi – Deposizione corone d’alloro ai lampioni di Piazza Saffi ed al Sacrario partigiano nel Chiostro di S. Mercuriale
ore 11,00 – Salone Comunale – Saluto del Sindaco di Forlì Nadia MASINI. Discorso celebrativo di Raimondo RICCI Vice Presidente ANPI Nazionale Presidente Istituto Ligure per la Storia della Resistenza
ore 17,00 – Salone Comunale – Concerto della Banda “Città di Forlì” diretta dal M.o Roberta FABBRI
ore 10/16 Atrio Salone Comunale
Attvazione Ufficio Postale con l’annullo speciale figurato: 9.11.2004 – 60°Anniversario Liberazione di Forlì – 1944- – 2004 per la manifestazione in collaborazione con il Circolo Filatelico Numismatico Forlivese stampa di tre cartoline-ricordo

Fattorie Aperte – 16 e 23 Maggio 2004

Avvicinare i cittadini alla campagna, guidarli nel riscoprire il legame che esiste tra la terra e la tavola attraverso la conoscenza delle nostre produzioni agroalimentari: è stato questo l´obiettivo, nel 1999, del progetto “Fattorie Aperte”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le Amministrazioni provinciali e Osservatorio Agroambientale, oggi alla sesta edizione.

Le 256 fattorie aderenti apriranno le loro porte, mettendo in vetrina saperi e sapori e facendoci riscoprire assieme ai prodotti la figura dell´agricoltore che in nome di quella ´multifunzionalità´ che sta cambiando il volto delle nostre aziende agricole, non solo coltiva, ma spesso confeziona, ospita e insegna. Molte di esse seguono metodi di coltivazione biologica (122 le bio) 78 sono aziende agrituristiche, 182 vendono direttamente i loro prodotti, 135 sono fattorie didattiche accreditate.

Un´apposita guida indica le aziende suddivise per provincia, segnalando le fattorie biologiche con una coccinella, riportando indirizzi, caratteristiche produttive e attività che si possono svolgere al loro interno in queste due giornate. Una “mappa” della produzione agroalimentare ed enogastronomica del territorio, suddivisa in nove itinerari provinciali, da Piacenza a Rimini presenta proposte e percorsi alla scoperta delle fasi di produzione e trasformazione dei prodotti tipici del territorio: i salumi, il Parmigiano Reggiano, l´Aceto Balsamico di Modena e Reggio Emilia per l´area emiliana; il vino, l´olio, l´ortofrutta per l´area romagnola.

La guida “Fattorie Aperte” è reperibile presso gli Assessorati Agricoltura della Regione e delle Province e presso la Regione Emilia-Romagna – Urp

http://www.fattorieaperte-er.it/

Varsavia 1944 – 17 Maggio ore 21 Aula Magna Mazzini

L’Associazione Universitaria Gocce ha organizzato una lezione serale in occasione delll’anniversario della distruzione di Varsavia ad opera del regime nazista. Ecco il loro comunicato ed in allegato la locandina.

Varsavia 1944

È possibile narrare o raccontare una storia facendo una lezione universitaria?
In occasione del 60° anniversario della distruzione di Varsavia ad opera del regime nazista, la Facoltà di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli” – nell’ambito del ciclo di Conferenze di Facoltà 2003-2004 – presenta lunedì, 17 maggio, alle ore 21,00 presso l’Aula Magna Mazzini (Corso della Repubblica, 88/A) una lezione progetto dal titolo Varsavia 1944. La distruzione di una città. Racconto, immagini, suoni, proposta e animata da Paolo Colombo, docente di Storia contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano, e Claudio Sinatti, vj, regista e artista video.
La suggestione che ha fornito lo spunto inziale per questa lezione è originata dal confronto con un tema, quello della distruzione di Varsavia nell’agosto del 1944, che ha immediatamente comunicato la sensazione di non poter essere raccontato semplicemente a parole, di avere bisogno per essere compreso dell’ausilio di fonti altre rispetto a quelle tradizionali usate dagli storici.
La collaborazione tra uno studioso di storia, Paolo Colombo, e un vj, Claudio Sinatti, ha permesso di superare questa difficoltà e ha contribuito a dettare le linee essenziali per una ricerca che si è così svolta su molte fonti classiche (libri, enciclopedie, documenti di archivio), ma anche tramite l’individuazione di fonti alternative, quali documenti filmici e fotografici dell’epoca, che ci permettono di narrare in modo nuovo e diverso non solo la storia della città di Varsavia, ma anche la nostra storia.

Torna su